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Guerra a Gaza, Israele accusato di genocidio: al via l’udienza all’Aja

Giorno 97 della guerra in Medio Oriente. L’esercito isareliano ha definito “agenti terrorismo” i due giornalisti Al-Jazeera uccisi in un attacco aereo a Gaza. Mentre Israele valuta la nuova proposta che arriva dal Qatar sugli ostaggi, l’Onu approva la bozza che condanna gli attacchi Houthi nel Mar Rosso.

I due giornalisti, Hamza Wael Dahdouh e Mustafa Thuria, sono stati uccisi in un raid domenica 7 gennaio. Secondo l’IDF, l’intelligence ha confermato che facevano parte entrambi di organizzazioni terroristiche. Netanyahu afferma che Israele “non intende occupare Gaza permanentemente”. Oggi 11 gennaio iniziano le udienze alla Corte internazionale di giustizia all’Aja per le accuse di genocidio nei confronti di Israele. Tutti gli aggiornamenti dalla Striscia

Israele, i tunnel di Hamas costati decine mln dollari

22:18
Negli ultimi mesi, le Forze armate israeliane hanno operato per smantellare le centinaia di chilometri di tunnel scavati sotto la Striscia di Gaza dall’organizzazione terroristica di Hamas.

L’Iran sostiene il processo all’Aja contro Israele

20:25

Il ministero degli Esteri iracheno ha pubblicato una breve nota, nella quale indica il suo appoggio all’azione legale promossa all’Aja dal Sud Africa, che accusa Israele di genocidio.

L’Iran, come altri paesi arabi, è convinto che il paese israeliano abbia in diverse occasioni ucciso civili palestinesi senza alcun motivo fondato.

Usa: “Il processo dell’Aja contro Israele è infondato”

19:20

John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, in una nota stampa ha criticato la decisione del Sud Africa di accusare di genocidio al tribunale dell’Aja Israele.

Il processo è iniziato oggi e ha attirato molta attenzione. Kirby ritiene che le accuse sudafricane siano “infondate“: “Non c’è assolutamente alcuna indicazione che Israele sia coinvolto in azioni genocide“.

Kirby ha poi affermato che gli USA non sosterranno alcun progetto israeliano di occupazione militare di Gaza: “Non sosteniamo una rioccupazione di Gaza da parte delle forze militari israeliane; non supportiamo alcuno spostamento forzato del popolo palestinese fuori Gaza perché quella è casa e loro hanno tutto il diritto di tornare, vivere, lavorare e prosperare lì“.

Gli Usa chiedono il rilascio di una petroliera sequestrata in Oman

18:54

Continuano i problemi per il commercio internazionale.

Una petroliera è stata sequestrata al largo delle coste dell’Oman. Per gli Usa ciò è stato fatto su istigazione dell’Iran.

Come afferma un portavoce del dipartimento di Stato americano, “Il governo iraniano deve immediatamente liberare la nave e il suo equipaggio. Questo sequestro illegale di una nave commerciale è solo l’ultimo comportamento iraniano o consentito dall’Iran volto a interrompere il commercio internazionale“.

Netanyahu sulle accuse di genocidio: “Follia, è come il mondo al contrario”

17:50

Il processo che si è aperto da poco all’Aja, presso la Corte internazionale di giustizia, ha posto al centro dell’attenzione mondiale l’accusa sudafricana che Israele stia commettendo un genocidio a Gaza.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu respinge nettamente queste accuse, tacciando il Sud Africa di ipocrisia nel formulare quest’accusa:

Israele sta combattendo i terroristi assassini che hanno commesso crimini brutali contro l’umanità. Bambini, donne, anziani e giovani massacrati, violentati, bruciati, mutilati, decapitati. L’organizzazione terroristica che ha commesso il crimine più atroce contro la nazione ebraica dai tempi dell’Olocausto, ora viene difesa in nome dell’Olocausto. Che faccia tosta. Il mondo è sottosopra“.

8 morti a sud di Gaza per un attacco israeliano

17:47

Nel quartiere di al-Manara a Khan Yunis (sud di Gaza) sono morte 8 persone a causa di un attacco dell’esercito israeliano.

L’auto sulla quale viaggiavano è stata colpita, provocando la morte dei passegegri.

Blinken e al-Sisi: “Bene gli aiuti umanitari per Gaza”

17:11

Una nota del portavoce del Dipartimento di Stato americano ha reso noto che il segretario di Stato Anthony Blinken ha incontrato il presidente egiziano Abdel Fatteh al-Sisi.

Al centro del colloquio gli aiuti umanitari per Gaza, che l’Egitto permette grazie all’apertura di alcuni valichi alla frontiera con la Striscia di Gaza.

Il segretario Blinken e il presidente El Sisi hanno discusso degli sforzi in corso per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti. Il Segretario ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti a garantire che i palestinesi di Gaza non siano sfollati con la forza e a raggiungere una pace regionale che garantisca la sicurezza di Israele e faccia avanzare la creazione di uno Stato palestinese. Il Segretario ha sottolineato l’importanza di scoraggiare gli attacchi degli Houthi contro le navi commerciali nel Mar Rosso e di impedire che il conflitto si diffonda nella regione“.

10 razzi sono partiti dal Libano contro Israele

16:40

Le forze armate israeliane hanno affermato che nella zona dell’Alta Galileia sono stati colpiti alcuni edifici. Responsabile sarebbe stata Hezbollah, che ha lanciato 10 razzi contro Israele.

L’esercito israeliano ha risposto distruggendo alcune strutture del gruppo terroristico in Libano, sempre con un attacco missilistico.

Hamas: “I due reporter uccisi non erano terroristi”

16:37

I parenti dei due giornalisti di Al-Jazeera uccisi in un raid aereo israeliano a Gaza la settimana scorsa hanno contestato, insieme ad Hamas, la tesi dell’esercito israeliano, secondo la quale i due uomini sarebbero stati dei terroristi.

Hamza Wael Dahdouh e Mustafa Thuria sarebbero quindi stati uccisi perché rappresentavano, usando un drone, una minaccia per l’esercito israeliano.

Il padre di Hamza, però, ha affermato:

Queste sono invenzioni. È chiaro che loro stanno tentando di difendersi, giustificare ciò che sta accadendo e sviare la questione“.

Hamas da parte sua afferma che Israele continua ad uccidere persone innocenti, mascherando i suoi crimini con la scusa della propria difesa.

Cisgiordania, ucciso dall’IDF un esponente della Jihad islamica

16:07

L’IDF (Esercito israeliano) ha reso noto di aver ucciso, a Jaba (campo profughi nella Cisgiordania), un importante esponente della Jihad islamica: Majdi Abd al-Latif Fashafsha, 37enne ricercato.

Borrell, inaccettabile parlare di sfollamento forzato Gaza

15:24

Le dichiarazioni di alcuni rappresentanti del governo israeliano di rendere la vita impossibile ai civili di Gaza costringendoli infine ad andarsene sono inquietanti, controproducenti e pericolose. I civili a Gaza devono essere protetti. Le insinuazioni di sfollamento forzato sono del tutto inaccettabili.

Queste le parole su X dell’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell.

Hamas, Corte respinga pressioni e fermi aggressione Gaza

12:39

La giustizia sarà messa alla prova oggi. Chiediamo alla Corte di respingere ogni pressione e di prendere la decisione di criminalizzare l’occupazione israeliana e di fermare l’aggressione a Gaza.

A dirlo è un esponente di Hamas, Sami Abu Zuhri, riferendosi al processo all’Aja su Israele.

Il funzionario, secondo quanto riportato dalla stampa israeliana, ha aggiunto che Hamas sta seguendo questo procedimento con grande interesse.

Tajani, colpita popolazione ma non è genocidio

11:50

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, rispondendo a una domanda sull’udienza di Israele all’Aja a Radio anch’io, ha dichiarato che “il genocidio è un’altra cosa”.

Qui c’è un attacco che colpisce la popolazione civile. Abbiamo detto in tutti modi che non condividiamo gli attacchi alla popolazione, continuiamo a invitare Israele a non superare i limiti della giusta reazione per sconfiggere Hamas

ha detto Tajani, che ha poi aggiunto:

Non si può dimenticare quello che è successo il 7 ottobre quando cittadini israeliani sono stati presi uno per uno con una violenza inimmaginabile.

Seduta della corte a l’Aja al via, decine di manifestanti

10:48

Si è aperto all’Aja il procedimento intentato dal Sud Africa contro Israele, accusato di presunti crimini di genocidio nei confronti dei palestinesi a Gaza.

Il Sud Africa ha presentato le sue argomentazioni alla Corte, accusando Israele di aver attuato una “Nakba” nei confronti del popolo palestinese, nonché l’”apartheid” e “genocidi nel contesto dei 75 anni di apartheid”.

Un giudice ad hoc, Dikgang Moseneke, sosterrà le tesi del Sudafrica; mentre Aharon Barak, ex capo della corte suprema del paese, rappresenterà la difesa di Israele.

I team legali avranno lo stesso tempo per presentare le loro argomentazioni, circa tre ore.

Intanto, di fronte all’edificio dove ha sede la Corte, stanno continuando a radunarsi decine di manifestanti, sia pro-palestinesi che pro-Israele.

Sudafrica all’Aja: l’ assalto 7 ottobre non giustifica Israele

10:45

Secondo il Sudafrica- che ha presentato ricorso presso la Corte di giustizia dell’Aja- Israele ha violato la Convenzione di Ginevra: gli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso non giustificano le sue azioni.

Nessun attacco armato al territorio di uno Stato, non importa quanto sia serio, può fornire alcuna giustificazione per violare la Convenzione

ha detto il ministro della Giustizia di Pretoria, Ronald Lamola.

Blinken arrivato al Cairo

10:25

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è atterrato al Cairo.

Si tratta dell’ultima tappa del suo tour in Medio Oriente in merito al conflitto tra Israele e Hamas.

Corte Aja, Israele indagato anche per uccisione reporter

10:10
processo israele

La Corte penale internazionale dell’Aja prenderà in esame anche gli attacchi israeliani che hanno portato all’uccisione di giornalisti.

Questo quanto si legge in una dichiarazione della stessa Corte, riportata dal New York Times.

Secondo il diritto internazionale umanitario e lo Statuto di Roma, i giornalisti sono protetti come civili. Israele non è uno stato membro della Corte e non riconosce la sua giurisdizione, quindi l’impatto delle indagini non è chiaro.

Reporter Senza Frontiere ha presentato due denunce alla Corte nelle ultime 10 settimane, chiedendo di indagare e perseguire i casi di giornalisti uccisi durante il conflitto.

Nella prima denuncia, presentata lo scorso ottobre, si affermava che otto giornalisti palestinesi erano morti in alcuni raid, che avevano provocato danni ingenti ai civili. C’è inoltre il riferimento al decesso di un giornalista israeliano, che si occupava degli attacchi del 7 ottobre, definito “l’uccisione intenzionale di una persona protetta dalle Convenzioni di Ginevra.”

Nella seconda denuncia, presentata alla fine dello scorso mese, si afferma che sette giornalisti palestinesi uccisi potrebbero essere stati presi di mira. L’esercito israeliano ha insistito sul fatto di aver agito in conformità con il diritto umanitario internazionale, affermando di non aver colpito intenzionalmente i giornalisti.

Israele sta combattendo i terroristi di Hamas, non la popolazione palestinese. E lo stiamo facendo nel pieno rispetto del diritto internazionale

ha dichiarato mercoledì 10 gennaio il primo ministro Benjamin Netanyahu, in un video pubblicato sui social.

Dall’inizio della guerra, iniziata lo scorso 7 ottobre, 79 giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi, secondo i dati del Committee to Protect Journalists. Di questi, stando ai dati, 72 erano palestinesi.

Austria e Repubblica Ceca: Israele ha diritto di difendersi

09:48

Austria e Repubblica Ceca sostengono Israele nel procedimento in corso all’Aja, come la Germania.

In un post su X il primo ministro austriaco, Karl Nehammer, ha scritto:

Io e Fiala siamo d’accordo: la Corte è un elemento fondamentale dell’ordine internazionale basato sulle regole e ne rispettiamo l’indipendenza. Il ‘crimine dei crimini’, le accuse di genocidio non dovrebbero mai essere prese alla leggera. Ci opponiamo a qualsiasi tentativo di politicizzare la Corte Internazionale di Giustizia. Israele è una democrazia che ha il diritto di difendersi contro i barbari attacchi terroristici di Hamas contro comunità pacifiche in conformità con il diritto internazionale. Non dimentichiamo che chiunque può essere attaccato da brutali terroristi che si nascondono dietro scudi umani. Dobbiamo restare uniti per opporci alla brutalità del terrorismo in tutto il mondo.

Germania: Israele si sta difendendo

09:45

Israele ha chiarito che sta agendo “in base al suo diritto all’autodifesa contro Hamas, ma non contro la popolazione civile”.

Lo ha dichiarato Annalena Baerbock, la ministra degli esteri tedesca, nel giorno in cui all’Aja è previsto l’inizio del procedimento contro lo Stato ebraico per genocidio. La ministra ha inoltre aggiunto:

il fatto è che il genocidio, per definizione, presuppone l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, i membri di un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso a causa della loro appartenenza a questo gruppo. Non riesco a vedere questa intenzione nell’autodifesa di Israele contro l’organizzazione terroristica armata Hamas.

Israele accusato di genocidio, iniziano oggi le udienze all’Aja

09:00

Si terrà oggi 11 gennaio, presso la Corte internazionale di giustizia (Cig) dell’Aja, la prima udienza del caso presentato dal Sudafrica contro Israele. Si discuterà di presunte violazioni della Convenzione sul genocidio nella guerra in atto a Gaza.

Secondo quanto reso noto dalla Cig, l’udienza si terrà dalle 10 alle 13. Ci sarà l’intervento del Sudafrica e, il giorno dopo alla stessa ora, quello di Israele.

IDF, continua operazione a Gaza: uccisi diversi esponenti Hamas

08:48

L’esercito israeliano, come comunicato su X, sta continuando le operazioni militari contro Hamas a Khan Younis, nel sud di Gaza, e a Maghazi nel centro della Striscia. 

A Maghazi le truppe della Brigata Golani hanno avvistato tre uomini armati di Hamas che uscivano da un tunnel: sono stati colpiti in un raid aereo.

In un altro scontro, l’IDF ha dichiarato che i riservisti della Brigata Yiftah hanno avvistato otto esponenti di Hamas e li hanno uccisi.

Ancora, a Khan Younis, l’IDF afferma che le truppe della Brigata Givati ​​hanno avvistato tre agenti di Hamas uscire da un edificio con delle armi all’interno e hanno ordinato un raid aereo.

Sempre nella zona di Khan Younis, la Brigata Commando ha avvistato due agenti di Hamas, mentre stavano piazzando un ordigno: sono stati entrambi uccisi.

Israele, sventato attacco Isis a Gerusalemme Est

08:12

La polizia israeliana e i servizi di sicurezza interna dello Shin Bet hanno sventato un attacco a Gerusalemme Est, come riportano alcuni media israeliani.

I due sospettati volevano utilizzare ordigni esplosivi contro le forze dell’ordine, ma sono stati arrestati prima che potessero mettere in atto i loro progetti.

La polizia ha dichiarato di avere arrestato un 21enne e un 23enne che risiedono a Jabel Mukaber, a Gerusalemme est.

I due avrebbero guardato contenuti online del gruppo terroristico Isis; sul telefono di uno dei sospettati sarebbe stato ritrovato anche materiale pedopornografico. Sulla questione è stata aperta un’indagine separata.

IDF dichiara ‘agenti terrorismo’ due giornalisti uccisi

06:30

L’esercito israeliano ha affermato mercoledì 10 gennaio che i due giornalisti di Al Jazeera uccisi in un attacco aereo a Gaza erano “agenti del terrorismo”.

Hamza Wael Dahdouh e Mustafa Thuria sono stati uccisi domenica 7 gennaio, mentre stavano svolgendo un incarico per il canale nella città di Rafah.

In una nota l’esercito ha comunicato:

l’intelligence ha confermato che entrambi i deceduti erano membri di organizzazioni terroristiche con base a Gaza, attivamente coinvolte in attacchi contro le forze dell’IDF. Prima dell’attacco, i due operavano con i droni, costituendo una minaccia imminente per le truppe dell’IDF.

Non ci sono state reazioni immediate da parte del canale televisivo, né da parte delle famiglie dei due uomini.

Onu approva la bozza contro gli attacchi Houthi nel Mar Rosso

06:00

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato una bozza di risoluzione che condanna gli attacchi Houthi nel Mar Rosso, chiedendone l’immediata cessazione.

Il testo ha ottenuto 11 voti a favore e 4 astensioni (tra cui Russia e Cina).

Intanto Israele ha affermato di avere le prove che, fra i miliziani di Hamas che hanno preso parte alle stragi dello scorso 7 ottobre, ci fossero anche “dipendenti dell’Unrwa”, ossia l’organizzazione delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi a Gaza.