Per quanto tempo viene erogata la Naspi? Prima di rispondere alla domanda va chiarito che la NASpI, acronimo di Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (precedentemente nota come ASpI ed ex disoccupazione ordinaria con requisiti ridotti), rappresenta un sostegno finanziario fornito dall’INPS per aiutare i lavoratori che hanno perso il loro impiego in modo involontario dal 1° maggio 2015. Questo sussidio di disoccupazione offre un aiuto economico mentre il lavoratore cerca una nuova occupazione dopo la perdita del lavoro dipendente.

I beneficiari di questa prestazione includono i lavoratori dipendenti, che comprendono anche apprendisti e membri di cooperative. Tuttavia, i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni e gli operai agricoli sono esclusi da questa forma di sostegno al reddito. Per ottenere l’indennità di disoccupazione, il lavoratore deve soddisfare determinati requisiti oggettivi:

  1. Stato di disoccupazione, indicante la perdita involontaria del lavoro.
  2. Requisito contributivo: aver versato contributi per almeno tredici settimane nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.

Naspi, per quanto tempo viene erogata nel 2024?

La durata della NASpI varia in base alla storia contributiva di ciascun individuo. L’indennità viene erogata per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni, con un massimo di 24 mesi.

Nonostante la precedente previsione di ridurre la durata a 18 mesi a partire dal 2017, la durata iniziale di 24 mesi è stata confermata. Questo cambio è stato effettuato considerando l’eliminazione dell’indennità di mobilità e il fatto che la NASpI è diventata, dal 2017, la principale forma di sostegno al reddito. È importante notare che l’importo dell’indennità non rimane costante per tutto il periodo, ma si riduce mensilmente dopo alcuni mesi.

Quanto dura la Naspi per i lavoratori stagionali?

L’unica eccezione alla durata standard della NASpI è rappresentata dalla specifica categoria conosciuta come Naspi stagionali. Per questi lavoratori, è previsto un periodo di disoccupazione leggermente prolungato per affrontare le sfide particolari legate a questo tipo di impiego.

Consideriamo, ad esempio, i lavoratori impiegati nei settori del turismo estivo e invernale. In queste attività, l’occupazione è limitata a pochi mesi all’anno, rendendo difficile trovare un altro impiego immediatamente dopo la fine della stagione. Pertanto, si è deciso di estendere, in determinate circostanze, la durata della disoccupazione per un ulteriore mese, al fine di fornire un supporto adeguato a chi affronta queste specifiche difficoltà lavorative.