Come finisce “Autumn in New York”? Ecco tutti i dettagli e la spiegazione del finale del film con protagonista l’iconico Richard Gere e Wynona Rider.
Come finisce “Autumn in New York”?
“Autumn in New York” è il film uscito nel 2000 negli Stati Uniti diretto dal regista Joan Chen. Subito dopo il lancio, la pellicola ottenne critiche prevalentemente negative, ricevendo una candidatura come peggior coppia per i protagonisti Richard Gere e Wynona Rider ai Razzie Awards, la cerimonia – creata sulla falsa riga degli Oscar – che si svolge ad L.A nata dall’idea di riconoscere gli sceneggiatori, i registi, i film e le canzoni peggiori durante la stagione cinematografica.
Il film racconta la storia di Will Keane (interpretato da Gere), un casanova 47enne, che per la prima volta nella sua vita si ritrova a fare i conti con l’amore. Un sentimento sconosciuto per l’uomo che non ha mai deciso di impegnarsi in una relazione seria.
Tutto cambia quando conosce Charlotte, una giovane di 22 anni, appassionata di arte e poesia antica che usa la spensieratezza e la leggerezza per affrontare le difficoltà che la vita le ha messo davanti. La ragazza è malata di cancro, in fase terminale. Una storia d’amore struggente, piena di pathos e malinconia, proprio come l’autunno a New York, la stagione che avvolge la città di romanticismo ma che la rende anche crepuscolare.
Nella scena finale del film, dopo che Will è riuscito a convincere Charlotte a sottoporsi all’operazione che potrebbe salvarle la vita, le condizioni della ragazza peggiorano e così viene ricoverata d’urgenza in ospedale. Per Charlotte, debilitata e stravolta dalla lotta contro la malattia, non c’è più nulla da fare e muore. Nonostante il dolore immenso per la perdita dell’amata, Will alla fine riesce a ritrovare un rapporto con sua figlia.
Significato del finale
Il finale di “Autum in New York” rende il film estremamente drammatico ma allo stess tempo lancia un messaggio di speranza per il futuro: la tragica storia d’amore tra Richard Gere e Wynona Rider commuove gli spettatori, offrendo loro uno spunto di riflessione sull’importanza di saper cogliere tutte le piccole gioie della vita, in ogni momento.
La forza e la tenacia nell’affrontare la malattia e nel non arrendersi davanti alle avversità rendono Charlotte un personaggio esemplare, da cui trarre insegnamento.
Davanti al dolore, l’amore rappresenterà un appiglio e una forza motrice in grado di salvare la vita delle persone: Will ritroverà l’affetto di sua figlia, dopo essere riuscito ad aprire il suo cuore – atrofizzato dai comportamenti da playboy – grazie ai sentimenti che provava per Charlotte.