Lazio – Roma di Coppa Italia torna ad essere una partita in gara secca da dentro o fuori, ed anche se sulla carta sono i biancocelesti a giocare in casa lo Stadio Olimpico è praticamente diviso in parti uguali. Una sfida infuocata anche dalle coreografie meravigliose di entrambe le squadre, che si affidano al talento di Felipe Anderson e di Dybala oltre che ai gol di Lukaku e Castellanos. Una sfida dove arrivano con tante assenze sia José Mourinho che Maurizio Sarri, ma con la voglia di regalare un sogno alle due tifoserie che li hanno eletti capo popolo. TAG24 segue dalla Tribuna Stampa la sfida.
Lazio – Roma la cronaca del primo tempo con i biancocelesti in dominio del campo
Una partita che sembra subito giocata a viso aperto da entrambe le squadre, molto fisica con i primi brividi che sono però tutti per la Lazio. Prima Mancini rischia il rigore per una scaramuccia con Castellanos, ma il VAR lo grazia, poi però è Kristensen a far scendere i brividi lungo la schiena dei tifosi giallorossi con un retropassaggio suicida che dà una grossa opportunità a Castellanos chiuso miracolosamente in calcio d’angolo. Troppe le disattenzioni della Roma, che come sempre si affida quasi esclusivamente all’estro della Joya in attacco. Intanto in panchina il tecnico portoghese si sbraccia più del solito, sintomo che la mancanza di attenzione non può fargli piacere.
La Lazio sembra più in palla, una squadra organizzata con una chiara identità di gioco ed un pressing incessante che sembra quasi sorprendere la Roma che non riesce quasi mai ad uscire palla al piede affidandosi sulla sponda di Lukaku. Ancora brividi per la difesa romanista quando Lazzari veste i panni di Alberto Tomba, si beve due avversari e dal vertice sinistro dell’aria di rigore lascia partire un tiro a giro murato in calcio d’angolo. Un primo tempo dove ai punti la Lazio avrebbe decisamente meritato il vantaggio, sfruttando soprattutto la fascia destra da cui ha creato più di un problema alla difesa romanista ed uno Zalewski parso in grave difficoltà nell’uno contro uno.
Secondo tempo
Il secondo tempo si apre sulla falsariga del primo con un autentico miracolo di Rui Patricio che con un grande riflesso respinge un colpo di testa potente, anche se centrale di Zaccagni. La svolta però è sul successivo calcio d’angolo con un fallo nettissimo da rigore di Huijsen su Castellanos, Orsato se lo perde ma il VAR prontamente lo salva. Realizza proprio Zaccagni con un tiro centrale che spiazza l’estremo difensore portoghese e dedica il gol alla compagna Chiara Nasti in dolce attesa del secondo genito. La Roma accusa il colpo e la Lazio sfiora subito il raddoppio prima con Vecino, salvato da Rui Patricio e poi con Zaccagni murato da Kristensen. Poco dopo è ancora l’ex Inter a tirare a rimorchio su splendida palla di Lazzari sfiorando il palo.
La Roma prova a reagire, ma lo fa in maniera disordinata e neppure l’ingresso di Pellegrini sembra dare maggiore qualità in campo. Spinazzola prova a dare maggiore dinamismo sulla fascia sinistra e mostra sicuramente di stare meglio rispetto a Zalewski, ma è davvero poca cosa rispetto a quanto servirebbe per recuperare la partita. Lukaku solo in area di rigore al 72′ tira addosso al difensore. I giallorossi non hanno mai impegnato il terzo portiere biancoceleste Mandas, questo la dice lunga sulla prova dei ragazzi di José Mourinho.
Episodio da stigmatizzare quando Bove uscito dal campo al 75′ viene colpito da una bottiglia tirata dai tifosi della Lazio in Tribuna Tevere. C’è anche il giallo nel finale con José Mourinho che sembra sia stato espulso da Orsato per la grafica, ma in realtà si tratta di un altro membro dello staff tecnico romanista. Nel finale all’87’ arriva il primo tiro in porta della Roma con Belotti che impegna seriamente Mandas con una conclusione deviata, poi è strepitoso il riflesso dell’estremo difensore laziale che si rialza e anticipa il tap in di Lorenzo Pellegrini. Nonostante un recupero infinito di 7′ non succede molto altro, ad esclusoome di un principio di rissa che porta all’espulsione di Pedro che sarà così costretto a saltare la semifinale. Poco prima della fine rosso anche per Azmoun, che da domani sarà in Coppa D’Asia con l’Iran. Cala il sipario sul derby, che anche stasera si tinge di bianco celeste. La Coppa Italia resta indigesta ai giallorossi.
Tabellino
LAZIO: Mandas; Lazzari (67′ Lu. Pellegrini), Patric, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Cataldi (67′ Rovella), Vecino; Felipe Anderson, Castellanos (77′ Isaksen), Zaccagni (67′ Pedro).
A disp.: Sepe, Magro, Kamada, Luis Alberto, Casale, Hysaj, Basic, Gila, Fernandes.
All.: Sarri.
ROMA: Rui Patricio; Kristensen, Mancini, Huijsen (81′ Belotti); Karsdorp (57′ Azmoun), Cristante, Paredes, Bove (75′ El Shaarawy), Zalewski (57′ Spinazzola); Dybala (46′ Pellegrini), Lukaku.
A disp.: Marin, Svilar, Llorente, Celik, Kumbulla, Pagano, Pisilli.
All.: Mourinho.
Arbitro: Orsato. Assistenti: Imperiale-Rossi. IV uomo: Manganiello. Var: Irrati. Avar: Abbattista.
Marcatori: 51′ rig. Zaccagni.
Ammoniti: Cristante (R), Castellanos (L), Mancini (R), Guendouzi (L), Pedro (L). Espulsi: Nuno Santos (R).