Damiano Zenoni ha legato a doppio filo la sua carriera all’Atalanta. L’ex esterno della Dea, fratello gemello di Cristian, è cresciuto nelle giovanili e poi ha collezionato 209 presenze, vestendo la maglia nerazzurra per ben 10 stagioni, ancora giovanissimo, dal 1994 al 1996 e poi da protagonista dal 1998 e al 2005. Conta anche sei convocazioni e una presenza con la maglia della Nazionale. L’attuale tecnico della Primavera della Feralpi Salò è rimasto ovviamente legato all’ambiente, a questa maglia e alla sua tifoseria e non perde occasione per seguire la squadra di Gasperini. Per commentare la sfida dei quarti di finale di Coppa Italia, Milan-Atalanta, Zenoni è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Milan-Atalanta, Zenoni a Tag24

I quarti di finale di Coppa Italia entrano nel vivo. La prima squadra a centrare la semifinale è stata la Fiorentina, ma alla viola sono stati necessari i calci di rigore per eliminare il Bologna. Oggi due big match: prima il derby della Capitale, Lazio-Roma e poi Milan-Atalanta, alle 21.00. La squadra di Pioli è in netta ripresa e il 3 a 0 dell’ultima giornata di campionato contro l’Empoli, ha dato al mister la possibilità di respirare e conquistare terreno. La formazione di Gasperini invece viene dall’1 a 1 di Roma, contro i giallorossi. Un pareggio combattuto ma che ha dimostrato ancora una volta che la Dea sta bene. Stasera saranno una di fronte all’alttra, per una sfida da dentro o fuori. Per commentare la gara di Coppa Italia, Milan-Atalanta, Zenoni, che con la maglia nerazzurra ha vissuto ben 10 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Big match tra Milan e Atalanta per i quarti di finale di Coppa Italia. Che tipo di gara ti aspetti e chi arriva meglio a questa sfida?

“Sicuramente, come abbiamo già visto ieri sera, sarà una partita vera. Arrivati a questo punto non c’è più spazio per turnover o scelte diverse da parte degli allenatori e infatti mi aspetto di vedere in campo tutti i titolari, perché arrivati alle fasi finali, nessuno vuole perdere. È una gara secca, mentre l’eventuale semifinale si gioca su 180 minuti e con tre partite fatte bene puoi vincere un trofeo. Credo che sarà una bella partita, perché l’Atalanta sta bene, ma anche il Milan è in netta ripresa. Entrambe le squadre giocheranno per vincere e conoscendo la Dea, pur giocando fuori casa, proverà a fare la partita. Non credo sarà un match bloccato, con due squadre impaurite per la possibilità di perdere, ma una sfida divertente”.

D’altronde l’Atalanta è una squadra che gioca bene e difficilmente si snatura. Può essere la partita di De Ketelaere, che a Milano non è riuscito ad esplodere e a Bergamo sta trovando un ambiente più sereno?

“Ti dico la verità, da uno come De Ketelaere mi aspettavo qualcosa di più. In questa prima parte di stagione ha fatto vedere qualcosa di più rispetto a la delusione di Milano, ma penso non sia ancora arrivato al suo massimo livello. È chiaro che per lui, quella di stasera, può essere l’ennesima sfida della rivincita. Con i rossoneri non è riuscito ad esprimersi, ed è stato praticamente mandato via. A Bergamo invece ha trovato un ambiente più tranquillo, in cui crescere e maturare, e in cui può esprimersi al meglio. Da tifoso e appassionato però, ammetto che continuo ad aspettarmi qualcosa di più da lui”.

L’Atalanta ha la forza per vincere questo trofeo?

“Arrivati a questo punto tutti vogliono arrivare fino in fondo e provare a vincere il trofeo. Anche perché quando si riesce ad arrivare in finale, anche la squadra meno forte può riuscire a vincere la Coppa. È chiaro che per l’Atalanta non è all’ordine del giorno, come può essere per il Milan, e anche per questo può essere l’obiettivo principale in questa stagione. Sappiamo bene che Gasperini tiene tantissimo al campionato, e vuole tornare in Europa, ma può comunque fare bene anche in Coppa Italia. È una squadra molto competitiva e ormai ha grandi ricambi in tutti i reparti, soprattutto davanti”.

Il Milan ha vissuto un forte momento di crisi, ma adesso sembra star meglio. Cosa deve temere di più l’Atalanta, dei rossoneri?

“Il Milan ha tanti infortunati, ma è sempre una squadra super competitiva e molto difficile da battere. Non c’è un singolo a cui fare attenzione. E’ vero che Pioli è stato un po’ in discussione, ma secondo me i risultati gli stanno dando ragione. Li ho seguiti nell’ultima partita di campionato e contro l’Empoli mi hanno fatto davvero una bella impressione. Anche per questo mi aspetto una bella partita e speriamo che l’Atalanta riesca a fare un buon risultato”.

L’ultima domanda te la faccio su Gasperini, che a fine stagione sembra sempre pronto a partire, ma che poi trova costantemente stimoli nuovi per fare bene. Ti piace il mister?

“Devo ammettere che anche io, più volte in questi anni, mi aspettavo che lui potesse decidere di cambiare strada. Se è rimasto a Bergamo è perché gli hanno dato la possibilità di fare bene e soprattutto gli hanno fatto delle promesse e gli hanno costruito sempre una squadra competitiva, altrimenti sarebbe andato via. I risultati continuano ad essere a sua favore, e sono davanti agli occhi di tutti. L’Atalanta lotta sempre per essere tra le prime quattro e ormai anche i tifosi della Dea ci hanno fatto l’abitudine. Magari non è ancora completamente a livello dei top club italiani, ma è diventata una realtà importante per l’Europa. È chiaro che per i tifosi è molto affascinante. Grande merito di questa crescita esponenziale va dato al mister, che resta un grande valore aggiunto”.