Performance di Christian Commisso, in arte Ruttovibe, davanti a Palazzo Montecitorio. Il noto influencer, in vacanza a Roma ha effettuato una serie di eruttazioni nelle zone più suggestive della capitale, tra cui il Colosseo, Fontana di Trevi, il Pantheon e davanti la sede del Parlamento italiano.

Il gesto non è stato apprezzato dai carabinieri ed è stato prontamente identificato dalle forze dell’ordine. Il giovane, dal canto suo, ha specificato che l’atto di natura goliardica non puntava ad offendere nessuno ma soltanto a divertire i suoi followers e le persone presenti nella zona.

Intervista a Ruttovibe sulla performance a Montecitorio

Tag24 ha intervistato Ruttovibe sull’episodio avvenuto davanti Palazzo Montecitorio, sulla sua carriera e traguardi, come la vittoria di un Ruttosound, nota competizione dedicata all’arte del flato.

D. Cos’è accaduto davanti la sede del Parlamento?

R. Oggi mi sono esibito con un rutto da 130 decibel davanti il Parlamento. Dopo il video si sono sentite delle grosse risate nell’ambiente e pochi secondi dopo sono andato via. Ho Sentito una voce, forse un carabiniere che ha esclamato: “fermate quei due, fermateli” e ci ha chiesto i documenti.

D. Come è nata l’idea di ruttare davanti il Parlamento?

R. Perché ho fatto un rutto al Colosseo, al Pantheon, Fontana di Trevi e ho pensato anche al Parlamento, un vero e proprio tour di rutti. Ho evitato il Vaticano perché sono una persona rispettosa e non volevo mancare di rispetto a nessuno, come accaduto anche a Montecitorio.

D. Hai avuto paura quando vi hanno fermato?

R. Ero abbastanza tranquillo perché non rapino, non ho droghe o qualsiasi altra cosa potesse andare contro la legge. Certo, quando le tempistiche si sono fatte lunghe, mi sono messo un po’ paura ma nemmeno troppa.

Il video del rutto con Matteo Salvini: si è divertito?

D. C’è un video di una tua performance accanto a Salvini. Si è divertito o si è offeso per l’eruttazione?

R. L’ho incontrato in aereo mentre ero in viaggio verso Roma, volevo passare un paio di giorni qui. Gli ho chiesto se potessi fargli un saluto e appena si è distanziato ho ruttato “Ciao Capitano!”, in modo goliardico e leggero. Come si vede nel video ha detto “Oh Madonna mia” ma dopo il video vi assicuro che mi ha dato una pacca sulla spalla e ha sorriso.

D. Qual è la reazione di altri politici e quale ti ha divertito di più in assoluto?

R. Tra i politici presenti la Finocchiaro, che è rimasta un po’ scandalizzata e Zingaretti, lui però ha sorriso. Non ho mai incontrato politici in vita mia, soltanto in questi giorni. Anche perché sono sempre inavvicinabili e sono sempre qui a Roma, io abito a Milano.

Come nasce il progetto “Ruttovibe” su TikTok

D. Parlaci della tua carriera, come è iniziato il tuo percorso?

R. Tutto è iniziato due anni fa, per gioco con gli amici. Mi dicevano: rutti così forte, dovresti aprire un canale TikTok ma avevo un po’ paura, a Milano, nella nostra società è ancora visto come un tabù e avevo paura di essere etichettato in una maniera negativa, che potessi rovinarmi la vita. Il primo video è stato la lezione di rutti: ero vestito con maglioncino, cintura e bacchetta in mano. E avevo il televisore con l’immagine del corpo umano: esofago, stomaco e gola. E l’ho fatto parlando e ruttando a comando.

D. Ti alleni per raggiungere determinati decibel con le eruttazioni? Qual è il rutto più grosso che hai mai fatto?

R. E’ iniziato tutto per gioco da bambino, come quando fai il giocoliere e col tempo diventi sempre più bravo. L’unica cosa che consiglio è di non esagerare perché può generarsi il reflusso e ti rovini un po’ la gola. Mi succede quando esagero o vado sotto stress. Il mio rutto più forte è stato al Ruttosound di Reggiolo. Online è presente il video dell’esibizione, il cui ricavato è stato in beneficenza ad un ospedale per la lotta contro la leucemia. Ho raggiunto i 130 decibel e c’è tutta la storia di come ho raggiunto quella potenza. Il rutto più lungo e più forte, ma non specializzato nella prima abilità. Io mi ritengo bravo sul parlato ruttando e il freestyle. A Ruttosound ho cantato l’inno della Champions in inglese e tedesco…

D. Hai partecipato anche a Ruttosound, che esperienza è? Ti sei legato con altri performer?

Ho vinto l’ultima edizione, è un’esperienza mistica dove c’è questo palco dove ci sono diecimila persone che ti guardano e non vedi la fine. Mi sono legato fortemente con Ruttarello e Rutt Mysterio, ma solo noi tre lo facciamo come influencer. Rutt partì ad Italia’s Got Talent con la cover di Bohemian Rhapsody ruttata. Ruttarello è un mio caro amico, avevo 18 anni quando l’ho conosciuto ed eravamo già accomunati da questa passione.

Dato che all’epoca avevo 100.000 followers su TikTok abbiamo fatto un video insieme dove ruttavo nelle trombe di Corso Como ed è andato fortissimo, abbiamo totalizzato 20mln di visual e anche lui ha deciso di aprire il suo canale. Lui è il più punk del rutto, un ibrido tra uomo e tartaruga ninja.