Contributi, prestiti e fondi, oltre a novità normative, per l’agricoltura, l’ambiente e l’energia nella legge di Bilancio 2024: ecco quali sono le misure approvate nella recente Manovra di fine anno.

Per quanto concerne l’agricoltura, il governo ha previsto la concessione di prestiti cambiari per le piccole e medie imprese del settore dell’ortofrutta e il Fondo per le emergenze agricole; per l’ambiente e l’energia sono in partenza alcuni fondi, tra i quali quello per il reddito energetico, la normativa comunitaria per le batterie e il riciclo, l’Iva agevolata sul pellet, la proroga del contributi del bonus elettrico, le modifiche al contributo per il caro bolletto, lo slittamento della plastic tax e le novità in tema di deforestazione.

Contributi, prestiti e fondi per agricoltura, ambiente ed energia: quali sono nella legge di Bilancio 2024

Contributi, prestiti e fondi, oltre a novità normative, per l’agricoltura, l’ambiente e l’energia nella legge di Bilancio 2024. Per le piccole e medie imprese operanti nel settore dell’ortofrutta arrivano i prestiti cambiari del valore del 50 per cento rispetto ai ricavi ottenuti nell’anno 2022. Il tetto è fissato in 30.000 euro. Il rimborso dovrà avvenire entro cinque anni a partire dai due anni dopo l’erogazione del prestito stesso.

In agricoltura sarà attivo il Fondo per le emergenze nel triennio dal 2024 al 2026. Il governo ha stanziato 100 milioni di euro per far fronte a eventi non prevedibili.

Contributi e prestiti, agricoltura e ambiente: i fondi per combattere il caro prezzi delle bollette

Sul fronte dell’ambiente e dell’energia, la legge di Bilancio 2024 prevede la partenza del Fondo per il reddito energetico che consentirà alle famiglie di disporre di contributi per realizzare un impianto di energia rinnovabile fotovoltaica. Nel biennio 2024-2025 gli incentivi andranno alle famiglie fino a 15.000 euro di quoziente reddituale o fino a 30.000 euro per le famiglie numerose (più di tre figli). Più risorse sono destinate alle regioni del Sud Italia.

Fino a tutto febbraio si potrà acquistare il pellet con l’Iva del 10%. Da marzo l’imposta tornerà al 22%. Inoltre, fino a tutto marzo si potrà beneficiare del bonus elettrico, il contributo a favore delle famiglie con Isee entro i 15.000 euro o con più di tre figli.

Tra le novità del 2024 in Manovra, rientra anche la rimodulazione del contributo di solidarietà per gli alti costi delle bollette. Il contributo ha ammontare uguale al beneficio che si ottiene riducendo la base imponibile. Due sono le date di versamento del contributo: la prima il 30 maggio 2024, la seconda il 30 ottobre.

Slitta la plastic tax e regolamento europeo sui prodotti contro la deforestazione

Riguardo alla normativa della legge di Bilancio 202 su ambiente ed energia, la Manovra fa slittare l’inizio della plastic tax per gli oggetti monouso a partire dal 1° luglio prossimo. Le norme derivano dal recepimento di quanto prevede il regolamento europeo numero 1115 del 2023.

Inoltre, è attesa per fine anno l’entrata in vigore delle nuove norme relative ai produttori contro la deforestazione. Si tratta di nuovi obblighi – tra i quali la due diligence – ai quali dovranno adeguarsi i commercianti che immettano nel mercato unico europeo prodotti contro la deforestazione. Ci sarà bisogno, dunque, di una dichiarazione sui prodotti immessi in vendita. Tra i prodotti sui quali si dovrà prestare particolare attenzione rientrano il caffè, l’olio di palma e il legno. Nella due diligence, le imprese dovranno prestare attenzione anche a saper classificare il rischio di ciascun prodotto interessato.

Raccolta e riciclo delle batterie: ecco quali sono le regole in arrivo

Sempre dalla normativa comunitaria arrivano nuovi obblighi relativi all’economia circolare delle batterie. Le imprese che immettono nel mercato comune le batterie, in particolare, dovranno fornire l’impronta del carbonio con scadenza al 18 febbraio del prossimo anno. Inoltre, le batterie dei mezzi di trasporto dovranno essere dotate di una sorta di “passaporto digitale” a seconda della propria capacità.

Infine si stabiliscono nuovi target di raccolta delle batterie usate con obiettivo del 63 per cento entro il 2017 e di 10 punti percentuali in più entro il 2030. Per le batterie di mezzi di trasporto leggero gli step prevedono una raccolta fino al 61 per cento entro il 2031.