La Certificazione Unica è un documento molto importante per i contribuenti italiani, essendo fondamentale sia per la dichiarazione dei redditi sia per il calcolo dell’ISEE. Questo documento contiene tutte le informazioni relative ai redditi percepiti nel corso dell’anno, rendendolo indispensabile per la corretta presentazione del modello 730 o del Modello Redditi per le persone fisiche. La CU ha sostituito il vecchio modello CUD, ma continua a essere essenziale per lavoratori dipendenti, pensionati e, in alcuni casi, per lavoratori autonomi.

La Certificazione Unica è disponibile online sul sito dell’Agenzia delle Entrate: andiamo a vedere qual è la procedura per scaricarla.

Certificazione Unica online: cosa fare in caso di smarrimento o mancata consegna

Nel caso in cui un lavoratore dipendente perda la Certificazione Unica o non la riceva dal proprio datore di lavoro, esistono soluzioni pratiche per recuperarla. La Certificazione Unica 2023 è un documento chiave per la dichiarazione dei redditi e, fortunatamente, può essere facilmente recuperata online attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate. Andiamo a vedere come accedere al proprio Cassetto Fiscale e scaricare la CU, tramite le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.

Come scaricare la Certificazione Unica 2023 online sul sito dell’Agenzia delle Entrate

La Certificazione Unica, che documenta i redditi percepiti da dipendenti, pensionati o lavoratori autonomi, è accessibile online. L’Agenzia delle Entrate offre la possibilità di scaricare il modello CU direttamente dal proprio sito.

Per scaricare la CU dal sito dell’Agenzia delle Entrate, è necessario seguire alcuni semplici passaggi:

  • Accedere al proprio Cassetto Fiscale tramite SPID, CIE o CNS.
  • Nella sezione “Consultazioni e ricerca“, selezionare “Cassetto fiscale personale“.
  • Cliccare su “Dichiarazioni fiscali” e poi selezionare “Certificazione unica“.
  • Scegliere la CU di interesse tra le voci proposte, relative agli ultimi quattro anni.

Questo processo, pertanto, consente ai contribuenti di accedere non solo alla Certificazione Unica 2023, ma anche ai modelli degli anni precedenti.

Utilizzo dei dati della Certificazione Unica nella dichiarazione dei redditi

I redditi indicati nella Certificazione Unica sono fondamentali per la compilazione del modello 730 o del Modello Redditi per le persone fisiche. Queste informazioni sono spesso già incluse nella dichiarazione precompilata dall’Agenzia delle Entrate, ma è importante che il contribuente verifichi sempre la correttezza dei dati prima dell’invio definitivo della dichiarazione.

Accesso alla Certificazione Unica Inps

Per chi necessita della Certificazione Unica Inps, il processo è simile, ma ovviamente avviene tramite il portale dell’Inps. È possibile accedere con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS al servizio “Certificazione unica (Cittadino)“. In alternativa, per chi preferisce dispositivi mobili, è disponibile l’app mobile Inps con il servizio “Certificazione Unica“.

Novità e specificità del Modello CU 2023

Il modello CU 2023 presenta alcune novità rispetto agli anni precedenti. Una di queste riguarda le partite IVA in regime forfettario: dal 2024, la CU non è più necessaria per questi soggetti, poiché i compensi sono notificati con la fatturazione elettronica obbligatoria. Inoltre, la Certificazione Unica non si limita a riportare i redditi da lavoro dipendente, ma include anche redditi da pensione, lavoro autonomo e altre tipologie di reddito.

Nella CU si trovano inoltre anche dettagli importanti come il bonus IRPEF, le detrazioni per familiari a carico non inclusi nell’Assegno Unico e le somme versate nei fondi di previdenza integrativa.

Tra le altre novità presenti nel modello della Certificazione Unica 2024, comunicato dall’Agenzia delle Entrate il 22 dicembre, figurano anche la tassazione agevolata delle mance per i dipendenti del settore turistico, la riorganizzazione del lavoro sportivo, l’aumento a 3.000 euro dei fringe benefit per lavoratori con figli a carico, l’indicazione del trattamento integrativo per il settore turistico e ricettivo, e la rideterminazione della riduzione IRPEF per il comparto sicurezza e difesa.

Certificazione Unica: tutte le scadenze 2024

La Certificazione Unica 2024 deve essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo 2024. Soggetti obbligati includono coloro che hanno effettuato pagamenti con ritenute alla fonte nel 2023, versato contributi previdenziali, assicurativi INAIL o somme assoggettate a contribuzione Inps, titolari di posizione assicurativa INAIL, e amministrazioni pubbliche come sostituti di imposta.

Il modello si divide in tre sezioni:

  • Frontespizio (dati del sostituto e firmatario);
  • Quadro CT (dati per Modelli 730-4);
  • Certificazione Unica (dati fiscali e previdenziali).

Per certificazioni esclusivamente su redditi esenti o non dichiarabili, la scadenza è il 31 ottobre 2024. La presentazione telematica può avvenire direttamente o tramite intermediario, con scadenze variabili a seconda del periodo di invio.