Matteo Salvini chiama e Roberto Vannacci risponde. Dopo che il leader della Lega, ospite della trasmissione Quarta Repubblica, aveva indicato il nome del generale come candidato ideale del suo partito alle Europee 2024, Vannacci oggi confessa al quotidiano Il Messaggero di essere possibilista, anche se con qualche cautela. “In politica sono un dilettante” afferma schernendosi, aggiungendo che si prenderà del tempo prima di accettare l’offerta del capo del Carroccio.

Salvini elegge Vannacci a candidato ideale: “Vittima della sinistra radical chic”

Che Matteo Salvini sia un grande sostenitore di Roberto Vannacci non è una novità. “Leale e coraggioso servitore dell’Italia e degli italiani”, così lo definiva il capo del Caroccio agli inizi di dicembre, quando il generale venne nominato nuovo Capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri. Dopo aver escluso una sua partecipazione alle future elezioni europee, il vice premier ha espresso il desiderio di vedere in lista proprio il generale.

Mi piacerebbe Vannacci come candidato“, ha proclamato senza mezzi termini Salvini durante l’ultima puntata della trasmissione Quarta Repubblica. Oltre alla stima e a un terreno comune di valori da difendere, il leader della Lega empatizza con il militare in quanto sarebbe “Un’altra vittima della sinistra radical chic contro le libertà”.

Vannacci risponde a Salvini: ” In politica sono un dilettante, ma ci penserò”

Dalle pagine de Il Messaggero, Vannacci fa sapere che si prenderà del tempo per capire se l’offerta di Salvini possa essere una scelta opportuna, essendo un militare e non un politico. Nonostante il generale non sia nuovo a ruoli diversi da quelli ricoperti nelle Forze armate, come la pubblicazione del suo primo libro, Il mondo al contrario, dimostrerebbe, entrare in politica richiederebbe a suo dire maggiori competenze.

Ieri sera, il generale è stato accolto da una grande folla all’hotel Flor di Castelfranco Veneto, dove ha presentato la sua fatica letteraria. Mentre all’esterno una contromanifestazione, voluta da movimenti femministi e Pd con la locale libreria Ubik, protestava contro le sue posizioni in materia di patriarcato, l’autore driblava le domande del vicedirettore della Verità, Francesco Borgonovo, che presentava l’evento, sulla sua eventuale discesa in politica. “Intanto faccio il soldato” ha chiuso la questione Vannacci, almeno per il momento.

Ho solo un cruccio: passare da un settore in cui sono un professionista affermato, l’esercito e il mondo militare, a un settore come la politica, in cui sono un dilettante. Io ho grande esperienza nella carriera militare. Sono e resto un soldato. Di politica invece non mi sono mai occupato, e dunque mi prendo del tempo e ringrazio chi mi ha offerto un’alternativa

Roberto Vannacci, Capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri