Guerra Israele-Hamas, Blinken da Abu Mazen. Abbattuti droni Houthi sul Mar Rosso
Dopo l’incontro con i vertici di Israele e il colloquio “teso” con il premier israeliano Netanyahu, il segretario di Stato USA Antony Blinken oggi farà tappa in Cisgiordania. Intanto le forze americane e britanniche hanno abbattuto droni e missili lanciati dai ribelli yemeniti filo-iraniani Houthi verso il Mar Rosso.
Blinken a Re Bahrein, attacchi Houthi pericolosi
Usa abbattono drone armato a Erbil in Iraq
Il capo dell’Idf dice ai soldati a Gaza: non c’è area in Libano che non si possa smantellare
Israele, slitta alla prossima settimana l’approvazione del bilancio. Malumore nel governo
Il ministro delle Finanze di Israele, Bezalel Smotrich, ha affermato in una nota stampa che l’approvazione del bilancio statale non avverrà più oggi, ma è slittata alla prossima settimana.
Alcuni membri di governo avrebbero espresso critiche verso alcune voci di bilancio cambiate all’improvviso e Smotrich, insieme al procuratore generale, ha deciso di aspettare fino a domenica prossima per le necessarie modifiche.
La guerra contro Hamas ha messo in ulteriore sofferenza il bilancio e la moneta israeliani.
Casa Bianca: “Se i ribelli Houthi non fermano gli attacchi sarà un problema”
Il Consigliere della Casa Bianca per la sicurezza nazionale, John Kirby, parlando alla stampa ha affermato che gli USA non hanno alcun interesse nell’estendere il conflitto Hamas-Israele ad altre regioni del Medio oriente.
Gli USA cercheranno di favorire una coalizione internazionale che affronti la minaccia dei ribelli yemeniti Houthi, che attaccano i convogli internazionali nel Mar Rosso: gli Houthi avranno “conseguenze” se non fermeranno i loro attacchi.
Il gabinetto di guerra israeliano mette al voto la proposta di pace del Qatar
Sviluppo diplomatico dai possibili risvolti importanti oggi in Israele. Il gabinetto di guerra israeliano avrebbe messo ai voti una proposta del Qatar per una tregua fra Israele ed Hamas.
La tregua ruoterebbe attorno a tre punti: esilio dei leader di Hamas, rilascio di tutti i rapiti e ritiro dell’esercito israeliano dalla Striscia di Gaza. Gli ostaggi israeliani verrebbero liberati poco a poco.
Ancora non è dato sapere se la proposta qatariota sarà accettata o meno.
Blinken: “Abu Mazen vuole riformare l’Anp”
Anthony Blinken, segretario di Stato americano, ha risposto a France Press riguardo il futuro di Abu Mazen e dell’Anp:
“Non voglio parlare a nome suo ma ciò che ricavo dal nostro incontro è che lui si è impegnato a farlo e che è del tutto pronto a procedere“.
Blinken si riferisce alle ipotesi di riforma dell’Anp che alcuni attribuiscono ad Abu Mazen.
Egitto e Giordania: “Gaza non sarà separata dalla Cisgiordania”
Al termine dell’incontro tripartito ad Aqaba, Egitto e Giordania hanno dichiarato che non sosterranno alcun piano di Israele che separi Gaza dalla Cisgiordania.
Il re di Giordania Abdallah e del presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi lo hanno affermato in una nota.
Israele rivendica l’uccisone di “numerosi soldati di Hamas”
Israele ha rivendicato l’uccisione di “numerosi soldati di Hamas” a seguito dell’attacco della 5ª Brigata di riserva, che ha “distrutto infrastrutture” del gruppo alla periferia di Khan Younis.
Secondo l’IDF, la Brigata ha demolito “centinaia di siti di Hamas a Khuza’a“: lanciatori di razzi, posti di osservazione, nascondigli di armi, pozzi e reti di tunnel sotterranei.
Palestinesi in manifestazione per ringraziare il Sud Africa
I palestinesi di Ramallah in manifestazione per ringraziare il Sudafrica, che per primo ha presentato la causa contro Israele e che da lungo tempo intrattiene legami la causa palestinese.
Un enorme “Grazie Sudafrica”, come riporta al Al Jazeera. Il corrispondente Hoda Abdel-Hamid si trova sul luogo della manifestazione e vicino alla folla radunata intorno alla statua di Nelson Mandela a Ramallah.
Il sindaco di Ramallah ha detto che il Sudafrica rappresenta un “faro di speranza” per i palestinesi, ricordando che le relazioni radicate tra il Sudafrica e i palestinesi risalgono ai tempi di Nelson Mandela.
Erdogan minaccia Israele: “Vedrà di cosa è capace la Turchia”
Israele vedrà di cosa è capace la Turchia
Così il presidente Recep Tayyip Erdogan si è scagliato oggi contro lo Stato ebraico.
Abbiamo dato una risposta netta e sventato la minaccia di un nido di spie. Ovviamente in Israele sono rimasti a bocca aperta, non si capacitavano di come avessimo fatto. Sappiano che questo e’ solo il primo passo. Vedranno di cosa e’ capace la Turchia
L’invettiva è stata pronunciata in occasione dell’anniversario della fondazione dei servizi turchi, dopo che 40 persone sono state arrestate con l’accusa di lavorare per il Mossad, la scorsa settimana.
Blinken avverte gli Houthi: “Ci saranno conseguenze”
Da Bahrein, il diplomatico americano Blinken ha avvertito gli Houthi sui continui attacchi:
Ci saranno conseguenze
Il diplomatico ha denunciato gli attacchi alle navi che transitano sul Mar rosso, aggiungendo che il Paese continuerà a lavorare per sventarli.
Blinken ha affermato che gli attacchi stanno “avendo un impatto reale sulla gente” sotto forma di un aumento del prezzo dei beni di consumo a causa dell’effetto che hanno avuto sull’interruzione del trasporto marittimo.
Mezzaluna Rossa Palestinese: “Morti 4 sanitari di un’ambulanza nel bombardamento di Deir el-Balah”
La Mezzaluna Rossa Palestinese ha dichiarato che 4 membri dell’equipaggio di una ambulanza sono stati uccisi dopo che le forze israeliane hanno preso di mira il veicolo in via Salah al-Din, all’ingresso di Deir el-Balah.
🚨Four members of the Palestine Red Crescent ambulance crews 🚑martyred due to the targeting by the occupation of an ambulance vehicle on Salah al-Din Street at the entrance of Deir al-Balah in the middle of the Gaza Strip.#NotATarget ❌#IHl#Gaza
— PRCS (@PalestineRCS) January 10, 2024
Qatar: “Esiliare comandanti di Hamas da Gaza”
Il Qatar ha annunciato un nuovo piano per incentivare il rilascio degli ostaggi: esiliare i leader di Hamas da Gaza.
In questo modo, Israele potrebbe ritirare completamente le proprie truppe dalla Striscia.
La proposta del Qatar è stata riportata da Channel 13 News, che ha anticipato anche della discussione di tale piano questa sera.
Israele, ricorda l’emittente, non smetterà di combattere finché non avrà distrutto la presenza del gruppo terroristico Hamas a Gaza.
Ucciso giornalista nel bombardamento a Gaza
È morto il giornalista Ahmed Badir nel bombardamento israeliano della casa adiacente all’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir el-Balah.
Badir lavorava per la testata Al-Hadaf.
Breaking: Moment of the Israeli occupation shelling at the entrance of Shuhada Al-Aqsa Hospital, resulting in the death of dozens, including the journalist Ahmed Badir. pic.twitter.com/9KqgZrkpJD
— Ramy Abdu| رامي عبده (@RamAbdu) January 10, 2024
Fadlun: “Israele domani all’Aja. Situazione inconcepibile”
Il Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun, ha espresso il suo disappunto sulla presenza di Israele davanti all’Aja domani.
È surreale e insultante che Israele domani debba rivendicare all’Aia il proprio diritto a difendersi contro l’assalto terroristico e genocida mosso da Hamas il 7 ottobre, che continua oggi con gli attacchi a Israele e la recidiva detenzione degli ostaggi.
È surreale perché contro l’unica democrazia di quell’area viene brandita la Convenzione sul genocidio, che ha la sua storica ragion d’essere proprio nello sterminio degli ebrei. Ci troviamo di fronte a un inconcepibile ribaltamento della verità.
E a dimostrazione del radicato e persistente odio antisemita dietro quelle accuse, il Sud Africa sceglie di farsi rappresentare fra gli altri dall’ex leader dei laburisti britannici, Jeremy Corbyn, allontanato dal suo partito per la vergogna delle ‘discriminazioni e vessazioni’ ai danni degli iscritti ebrei.
E aggiunge:
Un comportamento frutto di una cultura, nel Labour di allora, che nel migliore dei casi ‘non ha fatto abbastanza per prevenire l’antisemitismo e, nel peggiore, sembrava accettarlo’, come stabilito dalla Commissione dei Diritti umani del Regno Unito. Se tutto è genocidio, niente è genocidio. E confondere le vittime con i carnefici è la vera ipocrisia, criminale in quanto sminuisce e perpetua l’infamia della Shoah
Gantz: “Hamas non controlla più Gaza”
Il ministro Benny Gantz, membro della Knesset israeliana, ha dichiarato che Hamas non controlla più gran parte di Gaza.
Ora il focus è sul riportare a casa gli ostaggi. Lo riporta il quotidiano Times of Israel. Il Ministro del gabinetto di guerra ha dichiarato in conferenza stampa a Tel Aviv:
I risultati dell’Idf continuano a crescere. In gran parte della Striscia, Hamas di fatto non ha più il controllo. Dobbiamo continuare; se ci fermiamo ora, Hamas riprenderà il controllo. Siamo nel bel mezzo dello smantellamento delle infrastrutture del terrorismo. Abbiamo determinazione e pazienza. I nostri nemici devono sapere che la nostra determinazione è infinita
Bombardamento israeliano vicino a ospedale a Gaza
Il governo di Gaza ha fatto sapere di un bombardamento israeliano vicino all’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir el-Balah.
L’attacco avrebbe colpito una casa nel centro di Gaza, in un’area che l’esercito israeliano aveva dichiarato essere “sicura“.
Questo è il proseguimento degli inganni e delle falsificazioni da parte dell’esercito di occupazione ‘israeliano’ per fuorviare l’opinione pubblica
Nel bombardamento sono morte più di 40 persone e feriti. Questo, secondo il governo di Gaza, implica che nessuna area sia davvero sicura, come sostenuto da Israele.
L’ufficio stampa ha fatto sapere che il governo di Gaza:
Condanniamo con la massima fermezza i continui massacri e i crimini dell’occupazione contro il nostro popolo palestinese e chiediamo al mondo intero di fermare la guerra genocida condotta contro i civili
Fonti: delegazione Israele al Cairo per ripresa colloqui
Una delegazione israeliana è arrivata oggi al Cairo per nuovi colloqui con l’Egitto su un possibile scambio di ostaggi di Hamas con prigionieri palestinesi in Israele.
Lo ha riferito un funzionario egiziano, secondo quanto riporta il Jerusalem Post. L’Egitto, insieme al Qatar e agli Stati Uniti, ha svolto il ruolo di mediatore tra Israele e Hamas nelle trattative precedenti.
Houthi: attacco a nave Usa che sostiene Israele
I ribelli yemeniti filo-iraniani Houthi hanno lanciato un attacco contro una nave americana, colpevole di “fornire supporto” a Israele con un gran numero di missili balistici e droni.
Il portavoce del gruppo non ha specificato se ci sono stati danni. Ha però sottolineato che che si tratta di una “risposta preliminare” a un raid Usa, in cui sono morti 10 miliziani Houthi.
Abu Mazen: Gaza parte inseparabile dello Stato palestinese
Abu Mazen, presidente dell’Autorità nazionale palestinese, ha ribadito che
Gaza è una parte inseparabile dello Stato palestinese e non permetteremo alcun tentativo di sradicare il nostro popolo in Cisgiordania, Gerusalemme e nella Striscia.
Durante l’incontro con Blinken ha anche sottolineato
la necessità dell’immediato sblocco delle entrate fiscali, perché il loro congelamento è contrario agli accordi (con Israele) e al diritto internazionale, che dà priorità alla Striscia di Gaza.
Blinken, servono misure concrete per Stato palestinese
“Gli Stati Uniti sostengono misure concrete per la creazione di uno Stato palestinese”.
Questa la dichiarazione di Antony Blinken, durante l’incontro con il presidente dell’Anp Mahmoud Abbas a Ramallah.
Secondo Blinken
tutte le tasse palestinesi riscosse da Israele devono essere sistematicamente trasferite all’Autorità Palestinese, in conformità con gli accordi passati.
Israele, invece, blocca questi fondi, causando problematiche all’autorità.
Hamas: Blinken dimostra il coinvolgimento degli Stati Uniti in crimini
La visita di Antony Blinken in Cisgiordania e in Israele dimostra come non ci siano stati cambiamenti nella posizione degli Stati Uniti.
Secondo Hamas, la posizione di Blinken
riflette la portata del coinvolgimento degli Stati Uniti in questi crimini e le diffuse violazioni di tutte le leggi internazionali commesse dall’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. I tentativi di Blinken di giustificare il genocidio commesso dall’esercito di occupazione israeliano contro i civili palestinesi – dicendo che la resistenza palestinese è concentrata tra i civili – sono miserabili tentativi di lavarsi le mani dell’occupazione criminale del sangue di bambini, donne e anziani di Gaza.
Media Libano: Blinken domani a Beirut
Antony Blinken domani 11 gennaio 2024 è atteso a Beirut, una tappa non prevista nel suo quarto tour della regione dall’inizio del conflitto in Medio Oriente.
E’ quanto riporta il quotidiano libanese al-Akhbar, secondo cui il capo della diplomazia americana incontrerà il presidente del parlamento Nabih Berri, il primo ministro Najib Mikati e altri esponenti libanesi.
Cina, cessate il fuoco; Israele fermi punizioni collettive
Il ministero degli Esteri di Pechino ha chiesto un cessate il fuoco immediato nella guerra tra Israele e Hamas, esortando il Paese israeliano a Israele a fermare le “punizioni collettive” contro i civili di Gaza.
La Cina ha inoltre invitato le due parti ad attuare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Lo scorso novembre la Cina aveva già chiesto al Consiglio di Sicurezza dell’Onu di formulare un calendario “concreto” per una soluzione a due Stati.
Iniziato incontro Blinken-Abu Mazen a Ramallah
E’ inizato in Cisgiordania, a Ramallah, l’incontro tra il segretario di stato Usa, Antony Blinken, e il numero uno dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas. Conosciuto come Abu Mazen.
Israele, raid aerei in Libano contro obiettivi Hezbollah
Raid aerei israeliani stanno prendendo di mira alcune strutture di Hezbollah nel sud del Libano.
Lo ha riferito l’Idf, precisando che sono stati colpiti il quartier generale militare del movimento nella zona di Kfar Chouba e un edificio militare nell’area di Nakoura.
Durante la notte l’esercito, inoltre, ha distrutto un posto di osservazione di Hezbollah nell’area di Khiam.
Media Libano: Israele teme Hamas sposti ostaggi fuori Gaza
Forze speciali e intelligence israeliane sono al lavoro in Sinai, Libia e Sudan: il timore è che Hamas sposti gli ostaggi da Gaza.
E’ quanto ha riferito Al-Akhbar, quotidiano libanese filo-Hezbollah. Israele avrebbe anche chiesto al Cairo di poter operare sul lato egiziano del confine con la Striscia di Gaza, con l’obiettivo di assicurarsi che non ci siano tunnel da utilizzare per uscire da Gaza.
Truppe israeliane a Jenin e Nablus, 4 arresti e 5 feriti
Le truppe israeliane hanno condotto alcune operazioni in Cisgiordania, arrestando tre persone a Jenin e una a Nablus.
Proprio a Nablus si contano 5 feriti, tra cui un’anziana e un bambino, come riferito dalla Mezzaluna Rossa palestinese. Secondo l’agenzia palestinese Wafa, in un raid in una clinica di un villaggio a est di Betlemme i soldati hanno provocato diversi danni.
A Jenin sono stati distrutti infrastrutture e proprietà palestinesi.
Israele rivendica l’uccisione del comandante droni Hezbollah
Il portavoce delle forze armate israeliane, Daniel Hagari, ha rivendicato l’uccisione di Ali Hussein Borghei, avvenuta ieri 9 gennaio 2024.
Il comandante dell’unità droni di Hezbollah è saltato in aria ieri, mentre si trovava nella sua auto nel sud del Libano, poco prima che iniziasse il funerale del comandante della forza Radwan, Wissam Hassan al-Tawil.
Secondo l’IDF Borghei aveva portato avanti diverse attività contro Israele.
Media: contatti Egitto-Hamas per nuovo accordo su ostaggi
Il capo dell’intelligence egiziana, Abbas Kamel, ha avviato contatti con Hamas e la Jihad islamica palestinese in merito a un accordo per un nuovo scambio di prigionieri con Israele.
Lo ha riferito il quotidiano libanese Al Akhbar, legato ad Hezbollah, precisando che il rilancio sarebbe avvenuto dopo la visita, lunedì, di una delegazione israeliana al Cairo.
In quell’occasione è stata presentata una proposta “rivista” che includerebbe nuove clausole relative al cessate il fuoco e alle fasi per gli aiuti umanitari insieme a meccanismi per lo scambio di prigionieri.
Secondo il quotidiano libanese, gli egiziani hanno chiesto ai palestinesi di inviare con urgenza rappresentanti al Cairo e ha comunicato anche con i mediatori del Qatar
Israele, continuano operazioni a Khan Yunis e Maghazi
Le truppe israeliane stanno portando avanti le operazioni contro Hamas nell’area di Khan Younis, nel sud di Gaza, e a Maghazi nel centro della Striscia.
A riferirlo è l’IDF, precisando che nelle ultime 24 ore sono stati effettuati attacchi contro oltre 150 obiettivi del gruppo terroristico. A Maghazi i militari hanno scoperto 15 pozzi per accedere alla rete di tunnel sotterranei.
Inoltre, durante un raid in un sito di Hamas nella zona, sono stati trovati lanciarazzi, razzi, droni ed esplosivi.
Israel's military says forces struck 150 terror targets in Gaza over the past day.
— Israel War Room (@IsraelWarRoom) January 10, 2024
Troops eliminated several terrorists and uncovered more than 15 tunnel shafts in the area of Maghazi in central Gaza.
In southern Gaza’s Khan Yunis, aircraft directed by ground troops eliminated… pic.twitter.com/miJWW3hWRL
Blinken in missione a Ramallah da Abu Mazen
Tappa in Cisgiordania per il segretario di Stato USA Antony Blinken, che vedrà il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen. Su di lui Washington punta per il dopo conflitto a Gaza.
li Stati Uniti hanno ipotizzato uno scenario in cui un’Anp riformata governi sia Gaza che la Cisgiordania.
Israele deve smettere di intraprendere passi che minano la capacità dei palestinesi di governarsi in modo efficace
ha dichiarato ieri Blinken.
L’Autorità Palestinese ha anche la responsabilità di riformarsi e di migliorare la propria governance: questioni che intendo sollevare con il presidente Abu Mazen
ha poi aggiunto.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, tuttavia, non ha mostrato alcun interesse nel rilanciare i negoziati verso uno Stato palestinese, e un piano per il dopoguerra delineato dal ministro della Difesa Yoav Gallant prevede dei “comitati civili” locali alla guida dell’enclave palestinese dopo che Israele avrà eliminato Hamas.
La settimana scorsa, il capo di Hamas Ismail Haniyeh aveva “aperto all’idea” di un’unica amministrazione palestinese a Gaza e in Cisgiordania.
Usa: abbattuti 21 droni Houthi lanciati verso Mar Rosso
Le forze americane e britanniche hanno abbattuto 18 droni e tre missili lanciati dai ribelli Houthi verso le rotte marittime internazionali nel Mar Rosso.
A riferirlo è il Comando Centrale Usa (Centcom), sottolineando che non sono stati segnalati feriti o danni.
A dicembre Washington ha istituito una task force navale internazionale, con l’obiettivo di proteggere le navi commerciali nella rotta in cui transita fino al 12% del commercio globale.