Un giallo sul quale gli inquirenti stanno ancora indagando, quello di Alessio Cini, l’uomo trovato semi carbonizzato ieri mattina davanti la sua villetta a Ferruccia di Agliana, in provincia di Pistoia. La procura del capoluogo ha disposto l’autopsia per accertare le cause della morte.

Disposta l’autopsia di Alessio Cini: suicidio o omicidio?

Il ritrovamento del cadavere semi carbonizzato di Alessio Cini è avvenuto all’alba di ieri mattina, 8 gennaio, davanti la sua abitazione nelle campagne pistoiesi. La villetta tri-familiare si trova a Ferruccia, frazione di Agliana ed è circondata da vivai e dal torrente Brana, per cui, al momento della tragedia, pare non vi fossero testimoni.

Gli agenti hanno aperto un fascicolo, sebbene non abbiano scartato nessuna ipotesi. Infatti, a un primo esame del medico legale, il corpo di Cini mostrerebbe un trauma sulla sommità del cranio. Il cadavere era carbonizzato per metà, in quanto le fiamme hanno avvolto solamente la parte sinistra, prima dell’arrivo dei carabinieri.

Sul luogo, il procuratore capo di Pistoia Tommaso Coletta, il sostituto procuratore di Pistoia Leonardo De Gaudio e i medici legali Ilaria Marradi e Walter Calugi, incaricati dell’autopsia. Allertato anche il personale medico del 118 che non ha potuto far altro che constatare il decesso.

Solo i risultati dell’autopsia potranno chiarire le reali cause del decesso di Alessio Cini. L’uomo di 57 anni lavorava come operaio tecnico presso un’azienda tessile di Prato.

Ieri mattina all’alba, alcuni vicini hanno visto delle fiamme e hanno dato l’allarme. All’arrivo dei vigili del fuoco, del 118 e dei carabinieri, il corpo stava ancora bruciando. La salma è stata portata all’obitorio dell’ospedale San Jacopo di Pistoia.