Il secondo giorno di proteste in Germania si è svolto come il primo: gli agricoltori, a bordo dei loro trattori, hanno bloccato diversi ingressi autostradali rallentando la circolazione e sono ancora fermi davanti alla Porta di Brandeburgo.
Gli agricoltori protestano per il taglio dei sussidi al loro settore decisi dal governo di Olaf Scholz e le loro critiche sono arrivate alle orecchie anche di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea: “Capisco le loro preoccupazioni ma l’UE deve affrontare sfide importanti. Abbiamo pronti aiuti per il settore agricolo europeo“.
Germania, gli agricoltori tedeschi vogliono risposte dai politici e von der Leyen ribatte: “Serve dialogo per la digitalizzazione e la protezione del clima”
La teatralità delle proteste in Germania da parte del comparto agricolo non poteva di certo passare inosservata agli occhi non solo dei politici tedeschi, ma anche di chi ai più alti livelli decide come ripartire in Europa le risorse per il mercato agroalimentare.
Ursula von der Leyen, mentre parlava alla Camera di commercio nella regione tedesca dell’Elba-Weser, ha avuto modo di sentire il rumore della protesta che per una settimana (dall’8 al 15 gennaio) causerà diversi disagi in Germania. Poco fuori la sala dove si stava svolgendo la conferenza, infatti, alcuni agricoltori stavano protestando per il taglio che dal 2024 al 2027 dovrà azzerare i sussidi per l’acquisto di diesel nel comparto agroalimentare.
Von der Leyen non è rimasta insensibile a ciò che sta accadendo in Germania e ha usato parole di comprensione verso chi in queste ore sta protestando:
Fuori è un po’ rumoroso, penso che sia giusto. Qui da noi ognuno può esprimere la propria opinione e rappresentare i propri interessi. Capisco molte delle preoccupazioni dei nostri agricoltori. Hanno buoni argomenti dalla loro parte. Garantiscono la nostra sicurezza alimentare, vogliono in cambio un reddito ragionevole. E hanno bisogno di certezza nella pianificazione del loro lavoro. Per questo circa un terzo dell’intero bilancio europeo è riservato ai pagamenti all’agricoltura.
Diversamente dagli agricoltori ungheresi o polacchi, che temono la concorrenza “sleale” dei prodotti agricoli ucraini (più economici), i colleghi tedeschi sembrano al momento poco interessati nell’affrontare le sfide che la transizione ecologica e la digitalizzazione portano anche nel mondo agricolo.
Ciò è sottolineato dalla stessa von der Leyen, che alla comprensione verso le ragioni delle proteste unisce anche il ricordo che l’UE sta puntando decisamente verso un’agricoltura più sostenibile e digitale:
Protezione del clima e digitalizzazione sono parole chiave. E queste sono grandi sfide e dobbiamo superarle insieme. Ecco perché noi come Commissione europea stiamo avviando un dialogo strategico insieme all’agricoltura e all’intera filiera. Si tratta delle grandi domande. Come possiamo garantire che gli agricoltori continuino a guadagnarsi da vivere in futuro grazie al loro prezioso lavoro? Come possiamo migliorare l’impronta ambientale del settore? In che modo l’agricoltura può trarre vantaggio dai progressi tecnologici?
Infine, un monito a non far scadere le manifestazioni in attacchi violenti, rischio paventato da alcuni politici del governo di Scholz:
Spero che riusciremo a chiarire insieme queste questioni importanti e legittime per gli agricoltori. Perché il dialogo costruttivo è il cuore della democrazia. Parlate tra di voi. Siamo d’accordo: attacchi, odio e violenza non trovano posto nella nostra democrazia.