Una vita interamente dedicata al calcio e fatta di tante esperienze importanti che ne hanno condizionato e arricchito la carriera. Lorenzo Amoruso è nato a Bari ma è grazie alla maglia della Fiorentina che ha spiccato definitivamente il volo. Difensore roccioso e affidabile, con la viola ha vissuto due stagioni da assoluto protagonista, vincendo anche una Coppa Italia, prima di trasferirsi in Scozia per vestire la maglia dei Rangers Glasgow e diventare leggenda. Per commentare il prossimo match della squadra di Italiano, Fiorentina-Bologna, Amoruso è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Fiorentina-Bologna, Amoruso a Tag24
Archiviata l’ultima gara del girone d’andata del campionato, è già tempo di tornare in campo. Il mese di gennaio sarà molto intenso per tante squadre, impegnate ancora su più fronti. Questa sera andrà in scena il primo match dei quarti di finale di Coppa Italia e allo stadio Artemio Franchi, con fischio di inizio alle ore 21.00, si affronteranno le due formazioni rivelazione di questa prima parte di stagione: Fiorentina da una parte, Bologna dall’altra. Italiano e Thiago Motta hanno già scelto chi mandare in campo dal primo minuto, con l’obiettivo dichiarato di vincere questa gara per arrivare in semifinale. Giunti a questo punto, nessuno vuole essere eliminato. In ballo c’è il primo trofeo della stagione. Per commentare la prossima sfida di Coppa Italia, Fiorentina-Bologna, Amoruso, che con la viola ha vissuto due stagioni e a cui è rimasto molto legato, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Due squadre che sono state la rivelazione di questa prima parte di campionato, stasera si affrontano in Coppa Italia. Che sfida pensi sarà, quella tra Fiorentina e Bologna?
“Sono squadre che hanno fatto molto bene finora, anche se non stanno attraversando un buon momento. Il Bologna ha subìto una brutta sconfitta a Udine e poi ha fatto un pareggio interno, in cui probabilmente il Genoa meritava anche qualcosa di più. La Fiorentina invece era reduce da tre vittorie consecutive, ma non troppo belle. Fisicamente e mentalmente non sta benissimo, e con il Sassuolo si è visto, nonostante un buon secondo tempo. La viola ha tante lacune e tante problematiche, soprattutto davanti dove non riescono a far gol. Quella di questa sera è una partita molto difficile da valutare, potrebbe essere molto bella, ma anche molto contratta. Entrambe le squadre sanno di non essere al 100%”.
Cosa non ti convince della Fiorentina?
“La fase difensiva della Fiorentina è da valutare e soprattutto bisogna capire cosa riuscirà a fare, questa squadra, lì davanti. Sottil e Nico Gonzalez sono indisponibili e Kouame è impegnato in Coppa d’Africa; Bonaventura non è al massimo della forma. Questo ti porta a capire che Italiano dovrà trovare delle soluzioni alternative in attacco se vuole rendersi pericoloso”.
Per la Fiorentina, la Coppa Italia può essere un obiettivo stagionale?
“Deve essere un obiettivo per tutte le squadre, non solo per la Fiorentina, che lo scorso anno ha sfiorato il trofeo. All’inizio quasi tutte snobbano questa competizione, ma quando si arriva ai quarti di finale tutti si svegliano. Sarebbe bene prenderla con più serietà sin dall’inizio, perché è un trofeo importante, che ti può portare tante certezze, oltre alla possibilità di competere in un’altro trofeo come la Supercoppa. Gare del genere ti abituano anche a rispondere alle pressioni, ti fanno capire se sei o meno un giocatore o ubn allenatore pronto per determinati palcoscenici e ti aiutano a migliorare. Tra l’altro, per le squadre che arrivano nei primi posti in campionato, con cinque partite fatte bene vinci un trofeo. La Coppa Italia va affrontata in modo differente, anche se negli ultimi anni una piccola svolta in questo senso c’è già stata”.
Proprio per questo, pensi che non ci sarà occasione di fare turnover questa sera?
“Assolutamente no, anche se visti gli indisponibili, Italiano alcune scelte ce le ha obbligate. Entrambe le squadre non vengono da risultati positivissimi e vincere vorrebbe dire arrivare in semifinale. Arrivati a questo punto, l’obiettivo è quello di lottare per conquistare la finale. E non sottovalutiamo il fatto che chi dovesse riuscire a vincere, approderebbe in Europa League. Non mi aspetto molti cambi, ma formazioni titolari, perché entrambe puntano alla semifinale”.
Italiano da una parte e Thiago Motta dall’altra, due allenatori su cui i top club hanno puntato gli occhi. Sono pronti per il grande salto?
“Si tratta di due allenatori che stanno facendo molto bene già da un po’, almeno da due o tre stagioni. Però quando si passa in un grande club, è tutta un’altra storia. Non penso che non abbiano il valore adeguato, ma è diverso quando ti trovi a lavorare con tanti campioni, e soprattutto quando devi far fronte a pressioni molto più forti. Sono aspetti che possono fare la differenza e penso che un paio di anni ancora, in società medie, farebbero bene ad entrambi. Poi sta a loro capire quale possa essere il momento opportuno. Capisco però che ci sia voglia di andarsi a confrontare anche con realtà più importanti”.