Veganuary cos’è? Se lo stanno chiedendo in molti perché la parola, di per sé un neologismo, è alquanto strana ma in tendenza tra le ricerche degli utenti. Si intuisce che si tratta di un’unione, una crasi, tra la parola “vegan” e il mese di gennaio in inglese, “january”, ma è importante capire in cosa consista il fenomeno che sta prendendo piede sui social tra i giovani (ma non solo) e quali sono le regole d’ingaggio per partecipare alla challenge. Ecco cosa si sa in merito.

Veganuary cos’è

Si tratta di un’iniziativa dall’afflato internazionale promossa nel nostro paese dall’organizzazione animalista Essere Animalli, che nel mese di gennaio, quello successivo alle festività natalizie, invita e aiuta le persone a provare un’alimentazione a base vegetale con ricette completamente gratuite e consigli quotidiani. Dietro a questa idea ci sono diverse riflessioni tra cui la più evidente, e cioè che abbiamo esagerato con i vizi alimentari e alcolici per cui è prassi di buon senso ripulirci con un periodo di maggiore attenzione. Va anche considerato, in un’ottica meni solipsitica, che ridurre l’impatto della carne significa dare un po’ di respiro al nostro Pianeta, anch’esso messo a dura prova dal Natale e dal Capodanno tra inquinamento alle stelle e bad habits di ogni sorta.

Come si partecipa alla sfida

Una volta compreso il veganuary cos’è è bene entrare nel vivo della questione. In cosa consiste la challenge? Si deve mangiare vegano per tutto il mese di gennaio, possibilmente comprovandolo con foto e video da postare sui diversi social con l’hashtag #veganuary e altri connessi. L’idea, in questo caso, è quello di voler creare un effetto domino tra gli utenti che, un po’ per vincere la gara, un po’ per spirito di emulazione, avranno modo di cambiare stile di alimentazione scoprendo anche nuovi ingredienti come, ad esempio, la farina di tapioca.

Veganuary cos’è, passato e presente

Tecnicamente il trend nasce nello Yorkshire ma ben presto diventa un fenomeno globale. Nel gennaio dell’anno scorso, i numeri dicono che oltre 700mila persone in tutto il mondo hanno deciso di aderire a questa iniziativa. L’Italia ha subito risposto bene e lo dimostra il fatto che la città di Milano nel 2022 si sia posizionata al terzo posto mondiale per numero di adesioni e che ogni anno aumentano i ristoranti e i locali che aderiscono a l trend.

Il filone più interessante e inatteso del Veganuary è legato alle aziende di food delivery, tra cui Just Eat, che confermano quanto quest’anno i clienti ordinino soprattutto pizze, arancini e hamburger vegani. Non solo legumi quindi. Un boom decisamente superiore al 2023 e del tutto imponderabile nel 2022.