I dollari che arrivano dai fondi del Delaware salvano i debiti della Roma: la società Romulus and Remus interviene per ridurre il deficit patrimoniale della società giallorossa.

La Roma riceve i fondi dal Delaware per rimediare ai debiti

Direttamente dalla società Romulus and Remus dei Friedkin, in Delaware, arrivano i fondi che mettono in salvo almeno temporaneamente i debiti della Roma.

Che la situazione economica del club non sia delle migliori è cosa nota, ma ad allarmare tutti è l’analisi di Deloitte che emerge e sottolinea il deficit in aumento per la società giallorossa che adesso ha bisogno di altri introiti.

Secondo l’edizione odierna de La Repubblica, l’emergenza è stata rimarcata in seguito al deposito del bilancio della scorsa stagione presentato alcuni giorni fa. Nell’ultima assemblea societaria, però, non si è vista l’ombra di un solo membro dei Friedkin così a presidiare la riunione ci ha pensato l’avvocato e CEO Lina Souloukou.

I risultati messi sul tavolo? Una perdita di 102,8 milioni di euro per un patrimonio in negativo di 436 milioni, mentre i debiti finanziari sono arrivati fino a 448, 125 in più rispetto agli ultimi progressi registrati dalla società.

Dati che non sono passati inosservati ai revisori. Questi ultimi hanno evidenziato, così, il preoccupante incremento del deficit patrimoniale con tanto di notevole fabbisogno finanziario. È chiaro che per mettere a posto i conti giallorossi non basterà un intervento immediato sulla squadra e una svolta nei risultati – seppur necessari per dare respiro alle casse societarie.

Nemmeno lo stadio Olimpico rappresenta una soluzione, laddove l’unico artefice del destino della Roma è il suo proprietario: Dan Friedkin. Solo la volontà dell’imprenditore statunitense sarà utile a ricoprire le attuali perdite.

A fare la differenza, infatti è la società Romulus and Remus, situata a Delaware negli Stati Uniti d’America. L’azienda americana appartenente a Friedkin è stata fondata nel 2020 in un vero e proprio paradiso fiscale dove avvengono continui passaggi in denaro volti.

In questo caso la holding del magnate americano ha funto da paracadute con le sue erogazioni e i suoi finanziamenti volti a sanare i debiti della Roma. Si contano già 395,4 milioni di euro per supportare le esigenze finanziarie della società giallorossa.

I dati, inoltre, sono usciti fuori a ridosso del via libera per la costruzione del nuovo stadio che dovrebbe essere edificato a Pietralata. Secondo le iniziali previsioni le consegne sarebbero dovute arrivare entro la fine del 2023, ma così non è stato.

A tal punto il deposito dei documenti potrebbe arrivare nelle prossime settimane, nella speranza che arrivi il prima possibile poiché senza di queste sarebbe impossibile proseguire l’iter di approvazione necessario.

In lontananza il progetto per il nuovo stadio a Pietralata

Vista l’immobilità sulla questione nuovo stadio il mercato giallorosso sembra pressoché immobile. Nessun obiettivo dichiarato e continue difficoltà nel portare ulteriori rinforzi stagionali alla squadra di Mourinho. Anche il tecnico, in scadenza a giugno 2024, non sembra attualmente una priorità per la Roma. Nonostante il no al Brasile per il ruolo di Ct.

Restano fondamentali allora il passaggio del turno ai playoff in Europa League e la qualificazione in Champions Leaugue, che attualmente sembra lontana vista la posizione dei giallorossi in classifica e una lotta affollata per i due restanti posti.

A fronte di mancati introiti dal punto di vista dei risultati sportivi il nuovo stadio sembra fondamentale: il Comune di Roma ha ricevuto in autunno il dossier sul progetto e sta procedendo con l’analisi in vista di un responso per il 30 gennaio.

Un rendering sul suolo di Pietralata che sarà oggetto di discussione e sul quale il Comune della capitale presenterà i risultati utili alla Roma per valutare le giuste modifiche e ripresentare il progetto definitivo nel rispetto dei tempi che attualmente non sembrano in ritardo.