Sindaco di Palma Campania e vicecommissario provinciale di Fratelli d’Italia a Napoli: chi è Nello Donnarumma, da oggi 9 gennaio 2024 agli arresti domiciliari.

È accusato di corruzione e turbata libertà degli incanti, falso in atto pubblico, depistaggio e subappalto irregolare nell’ambito di un’inchiesta della procura di Nola, in cui sono coinvolti anche due dipendenti comunali e cinque imprenditori.

Chi è Nello Donnarumma, il sindaco di Palma Campania da oggi agli arresti domiciliari

Aniello Donnarumma, da tutti conosciuto come Nello, è nato ad Avellino: ha 38 anni ed è stato eletto primo cittadino del comune in provincia di Napoli nel 2018. Consigliere comunale dal 2013 con una lista civica, ha poi aderito a Fratelli d’Italia.

Attualmente è al suo secondo mandato: infatti è stati riconfermato alla guida di Palma Campania la scorsa primavera, con il 64,2% dei voti.

Nel suo profilo Twitter si definisce “un giovane sognatore innamorato della sua terra”.

Nel 2019 ha fatto discutere un piano di incentivi all’apertura di nuovi negozi nel centro storico della cittadina, che aveva tra i requisiti la conoscenza della lingua italiana, le insegne in italiano e la vendita di prodotti del territorio per quanto riguarda i generi alimentari, considerando che le attività commerciali erano di proprietà di immigrati.

Le accuse

Il provvedimento cautelare è arrivato al termine di un’indagine, condotta tra il 2021 ed il 2022, del Nucleo Investigativo con l’ausilio della Stazione di Carbonara di Nola. L’accertamento era nato nel 2020 nell’ambito di un procedimento per inquinamento ambientale e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.

Secondo gli inquirenti alcuni appalti sarebbero stati assegnati irregolarmente con la sua approvazione, in favore di alcuni imprenditori amici. Tra questi appalti, anche quello relativo ai lavori di riqualificazione di piazza Umberto I, per un valore di 250mila euro. Stando ai pm si sarebbe avvalso della complicità di Salvatore Felice Raia, un dipendente comunale, e di Monica Ventura, responsabile unico del procedimento.

Alla ditta che si è aggiudicata il bando, la Mo.Bi Costruzioni, l’offerta tecnica era stata creata proprio negli uffici comunali. Altre due ditte, registrate sulla piattaforma, non avevano presentato alcuna offerta. Anche un terza, sempre d’accordo con il gruppo, ne aveva presentata una leggermente inferiore a quella del Mo.Bi.

Il gip: “Voleva allargare la base del suo consenso politico”

Secondo l’indagine, Donnarumma avrebbe garantito il proprio appoggio ad alcuni imprenditori della zona per ottenere dei voti. Come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare, il sindaco avrebbe chiesto assunzioni presso alcune ditte e in una catena di discount, offrendo in cambio dell’affidamento di servizi e lavori che in realtà venivano già portati avanti dal Comune.

Diversi i servizi dell’ente finiti nell’indagine: ad esempio i buoni spesa durante il Covid-19, i contributi per gli affitti, le pulizie e i servizi di igiene ambientale.

Secondo il documento, Donnarumma si sarebbe speso per un incarico nella polizia municipale. Avrebbe inoltre spinto per l’apertura di un punto vendita di una catena di supermercati, ottenendo poi delle assunzioni, in cambio della promessa di “elargizioni”.