Sulla vicenda dell’adunata di ieri, 7 gennaio, in via Acca Larentia, arriva la risposta di Fratelli d’Italia. Nessuna condanna al saluto romano da parte del partito di governo, quel gesto definito invece “rito del ‘presente’“. L’unica al centro delle critiche è “la sinistra“, definita ipocrita.
Fratelli d’Italia: “Su Acca Larentia sinistra ipocrita”
Su Acca Larenzia – scrive il partito della premier Giorgia Meloni – si abbatte la solita ipocrisia della sinistra. È dal 1978 che su quel piazzale si commemorano, anche con il rito del “presente”, dei ragazzi uccisi da un commando terroristico di estrema sinistra. Un caso rimasto senza giustizia. In tutto questo tempo la sinistra è stata varie volte al potere, ma finge solo oggi di scoprire la commemorazione di Acca Larenzia.
Nella seconda parte della nota, allora, il ritorno a quell’episodio di 46 anni fa, nel quartiere romano di San Giovanni, con la morte di Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta e, più tardi in quella giornata, Stefano Recchioni.
Finora, anche sotto i governi PD, si è reputato di non intervenire per impedire la commemorazione. Curioso che la sinistra abbia cambiato idea solo ora. Utilizzare il ricordo della tragica morte di tre ragazzi ammazzati dall’odio comunista per fare bieca propaganda è squallido e vigliacco.
Rampelli: “Noi non facciamo saluti romani”
Non una condanna al saluto romano nemmeno da parte di Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera. Semmai una presa di distanza.
Noi non facciamo saluti romani, nessuno di noi ne ha fatti, per scelta e non per convenienza, da sempre e non da oggi perché stiamo al governo. Iniziammo a disertare la manifestazione serale che si svolge nel piazzale frontistante l’ex sede del Msi prima ancora che nascesse Alleanza nazionale. La Schlein dovrebbe documentarsi prima di fare altre gaffe, proprio perché già all’epoca avevamo un’altra natura e ben diversi obiettivi. Fare saluti romani non ci appartiene. Non si tratta di una semplice dichiarazione, che non si nega a nessuno, ma di una decisione tangibile.