Il Profeta, lo hanno sempre chiamato così tutti i suoi tifosi. Accento brasiliano inconfondibile, talento cristallino, piede educato e la sua classica capriola per festeggiare ogni gol realizzato. Hernanes ha vissuto a Roma, sponda Lazio, gli anni più importanti della sua carriera e ha disputato il debry dei derby: quello che metteva in palio la Coppa Italia nel 2013. Quattro stagioni con la maglia biancoceleste addosso, oltre 100 presenze e quel trofeo, grazie al gol di Lulic, di cui ancora va trementamende orgoglioso. Poi il trasferimento all’Inter. Per commentare il prossimo derby di Coppa Italia, Lazio-Roma, Hernanes è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Lazio-Roma, Hernanes a Tag24 sul derby di Coppa Italia
Archiviata la giornata di campionato e chiuso il girone d’andata di Serie A, adesso la testa di tutti i tifosi della Roma e della Lazio vola alla gara di mecroledì pomeriggio. Fischio d’inizio alle ore 18.00: la Coppa Italia propone il derby della Capitale. La squadra di Sarri e quella di Mourinho saranno una di fronte all’altra per una gara da dentro o fuori. Chi vince va in semifinale, chi perde è eliminato. I biancocelesti stanno vivendo un buon momento, sono reduci dalla terza vittoria consecutiva in campionato e puntano dritto verso la stracittadina, con la speranza è quella di poter recuperare anche Luis Alberto e Immobile. I giallorossi invece arrivano dall’1 a 1, con parecchie polemiche, dopo la sfida con l’Atalanta. Per commentare Lazio-Roma, Hernanes, che di derby nella sua carriera ne ha vissuti molti, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Tra due giorni Lazio e Roma si affronteranno nel derby di Coppa Italia. Sarà una partita diversa rispetto a quanto abbiamo visto in campionato?
“Penso che il derby di Coppa Italia sia vissuto in maniera diversa rispetto a quello di campionato perché quando si associa questa partita, a questo trofeo, non si può non pensare alla gara del 26 maggio. I tifosi della Roma possono viverla un po’ come una sorta di rivincita, ma non sarà mai la stessa cosa. Questo lo dico per quel che riguarda l’aspetto ambientale. Per quel che riguarda invece la parte tecnica, nell’avvicinamento al derby è difficile dire quale delle due squadre stia meglio. Capita spesso che quella che sta giocando meglio possa far male e viceversa. Non si può mai sapere. Sono due squadre che stanno sullo stesso livello, e in questo momento lo dimostra anche la classifica. Partita diversa quindi, rispetto a quella di Serie A, ma molto equilibrata dal punto di vista tecnico e tattico. Vedremo chi arriverà più carico, dal punto di vista emotivo”.
Immobile e Luis Alberto stanno provando a recuperare. Pensi che Sarri possa decidere di schierarli in campo dal primo minuto o si affiderà ancora ai nuovi che stanno facendo bene?
“Immobile e Luis Alberto sono due giocatori importanti per questa squadra, due che possono fare la differenza in qualunque momento. Lo spagnolo soprattutto, comanda e guida i compagni. Quando la palla arriva a lui, il gioco si illumina. È tanta roba e mi auguro possa recuperare ed essere titolare mercoledì. Immobile è altrettanto importante. Ha ricominciato a segnare, è un diamante raro. Nel suo caso però, è anche vero che chi lo sostituisce sta facendo molto bene. Castellanos ha dimostrato di essere all’altezza, ed è cresciuto molto. La Lazio viene da tre vittorie consecutive e adesso c’è entusiasmo”.
Il campionato, la Coppa Italia e poi la Supercoppa. Quello di gennaio può essere per la Lazio un mese decisivo?
“Gennaio sarà un mese molto impegnativo per la Lazio. Tante partite, tutte faticose sia dal punto di vista fisico che mentale. Può essere decisivo, e molto passerà anche dal derby. Se la Lazio dovesse riuscire a vincere con la Roma, è chiaro che acquisirebbe carica anche per le partite successive. Anche perché in campionato nessuno ti regala niente, e non esistono partite facili”.
A cosa dovranno stare più attenti i biancocelesti e quali sono i pericoli della Roma?
“Lukaku e Dybala sono le preoccupazioni più grandi per la Lazio. La Roma è una squadra forte e competitiva, in cui qualunque calciatore può essere pericoloso e quindi non si deve sottovalutare nessuno. Loro due però sono quelli che trascinano la squadra. L’argentino è dotato di una tecnica incredibile e insieme al belga forma una coppia straordinaria”.
Il passato e il Brasile
Hai giocato uno dei derby più importanti della storia, quello del 26 maggio: cosa ti ha lasciato?
“Quel derby ha lasciato in me un ricordo indelebile. È una delle partite più emozionanti che io abbia mai giocato. La tensione era altissima e nei giorni precedenti al match, ognuno di noi, viveva delle ansie incredibili. Bellissimo poterlo giocare, poterlo vivere. Mi ha lasciato dei ricordi difficili anche da descrivere. Ogni singolo momento, ogni singolo dettaglio, fino ad arrivare alla partita, porterò tutto con me a vita”.
In questi giorni si era parlato tanto della possibilità di vedere Mourinho sulla panchina del Brasile, mentre alla fine è stato ufficializzato Dorival Junior. Che ne pensi?
“Il Brasile ha scelto il suo allenatore e sono felice così. Junior lo conosco, mi ha allenato e sono molto contento per lui. Gli faccio un grosso in bocca al lupo per questa tappa della sua carriera. Sono molto felice sia stato scelto lui, perché lo merita. È una grande persona e un grande allenatore”.