Cos’è Peregrine? Peregrine è un lander lunare, che esclude il trasporto di astronauti, costruito dalla società privata di robotica spaziale Astrobotic Technology.
Il progetto è stato selezionato nell’ambito del progetto commerciale Lunar Payload Services (CLPS) istituito dalla NASA.
Peregrine sarà dunque il primo dispositivo spaziale in grado di allunare dopo il programma Apollo, chiuso ufficialmente nel 1972. 52 anni dopo il termine del progetto Apollo, l’umanità potrà così di nuovo arrivare sulla Luna.
Non solo, si tratta in assoluto del primo lander interamente costruito un’azienda privata statunitense.
Cos’è Peregrine: caratteristiche tecniche
Le dimensioni del Peregrine sono di circa 2,5 metri di larghezza e 1,90 metri di altezza. Le ridotte dimensioni permettono comunque di trasportare un carico utile fino a 265 kg.
La carlinga di questo velivolo spaziale è interamente costituita in lega di alluminio, mentre la sua struttura è riconfigurabile a seconda dell’obiettivo della singola missione.
La propulsione del Peregrine è fornita da un gruppo di cinque moduli, tutti realizzati dalla Frontier Aerospace.
Ognuno di essi è in grado di esercitare una spinta di 667 N, valore necessario per garantire la forza translunare necessaria, ma anche permettere correzioni della rotta e la discesa al suolo.
Con questo sistema, Peregrine può trasportare un dispositivo orbitante sulla Luna, realizzando un allunaggio graduale automatizzato su quattro gambe.
La stabilità dell’assetto è invece garantita da ben 12 propulsori, ognuno dei quali capace di dare una spinta di 45 N.
Il lander è alimentato da una miscela di propellente ipergolico, trasportata in quattro serbatoi della capacità complessiva di 450 kg.
Il sistema elettrico invece è alimentato da una batteria agli ioni di litio che si ricarica grazie all’energia solare attinta da un pannello.
Per il momento il Peregrine non è dotato di sistemi di riscaldamento, motivo per cui almeno in fase teorica non sarebbe in grado di resistere alle rigide temperature della notte lunare.
Sulla Luna, giorno e notte si alternano in periodi di 14 giorni, pertanto le missioni dovranno rispettare questa finestra. Non è però escluso che in futuro il lander venga dotato di contromisure per superare questo vincolo.
L’obiettivo di Peregrine Mission One
Il progetto Peregrine ha avviato la così battezzata Mission One con il lancio avvenuto Lunedì 8 gennaio 2024. Grazie al vettore spaziale di ultima generazione Vulcan della United Launch Alliance, il lander ha abbandonato la Terra dalla base statunitense di Cape Canaveral in Florida.
Il volo inaugurale è stato un successo e la missione prevede di arrivare su suolo lunare il 23 febbraio 2024. Prima di dirigersi verso il nostro satellite, infatti, Peregrine dovrà compiere una manovra di rivoluzione attorno alla Terra. Poi allunerà nell’area polare meridionale.
Per capire cos’è Peregrine è importante sapere che l’obiettivo della missione è quello di raccogliere nuovi campioni del terreno lunare per approfondire la conoscenza dei questa parte di satellite.
Peregrine trasporterà sulla Luna 15 carichi utili commerciali e cinque sponsorizzati dalla NASA. Non tutto il materiale sarà dunque di tipo scientifico.
Alcuni di essi infatti sono costituiti da capsule del tempo. Diversi Paesi, tra cui Stati Uniti, Argentina e Giappone hanno partecipato alla missione con molti oggetti terrestri da destinare al suolo lunare.
L’obiettivo è lasciare traccia della spedizione umana ma anche dare luogo ad alcune stravaganti cerimonie. In particolare saranno sparsi sulla Luna le ceneri dei resti cremati di diverse persone tra cui l’ideatore di Star Trek Gene Roddenberry.
L’iniziativa ha suscitano non solo curiosità ma anche sollevato polemiche sull’eticità del gesto.
Per quanto riguarda l’aspetto scientifico, attraverso il proprio sito internet, la NASA fa sapere che Peregrine Mission One dovrà setacciare la zona di arrivo alla ricerca di molecole d’acqua oltre a misurare il tenore di gas, valutare le radiazioni e raccogliere ulteriori informazioni sull’esosfera lunare.