Regionali ed Europee, il segretario di Forza Italia Antonio Tajani detta la linea del partito in vista dei prossimi appuntamenti elettorali e apre le porte a nuove alleanze sotto il grande cappello del Partito Popolare Europeo.
Parla sia di alleanze “scontate” come quelle con “Noi con l’Italia” di Maurizio Lupi e con l’Udc di Lorenzo Cesa, ma anche di possibili intese “inedite” con realtà quali Alternativa Popolare di Stefano Bandecchi.
Tajani su alleanza Alternativa Popolare: “Non chiudiamo la porta a nessuno”
“Alternativa popolare? Non chiudiamo la porta a nessuno. Nel nostro simbolo c’è la bandiera del partito popolare europeo, un chiaro riferimento al quale possono aderire tutti coloro che si riconoscono nel popolarismo europeo”
ha dichiarato il Ministro degli Esteri rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa indetta presso la sede romana del partito per ufficializzare alcune adesioni a Forza Italia a livello locale tra cui anche l’ingresso di Angelo Tripodi, consigliere regionale del Lazio.
“Certo, naturalmente è necessario fare una trattativa, confrontarsi, ma noi siamo pronti a confrontarci con tutti”
ha spiegato ancora Tajani aprendo però le porte del partito a tutti coloro che si “ispirano al popolarismo europeo” e a domanda diretta non ha escluso la possibilità di avere un confronto con il Alternativa Popolare al fine di instaurare nuove alleanze in vista dei due importanti appuntamenti elettorali in programma nei prossimi mesi.
Elezioni, Tajani: “Parleremo con tutti, ma il nome Berlusconi nel simbolo non è in discussione”
Non chiude nessuna porta, ma allo stesso tempo delinea i confini entro i quali dovranno essere valutate possibili ed eventuali alleanze.
“Ovviamente dovrà esserci un accordo politico e vedremo e parleremo con tutte le forze. Parleremo con tutti e vedremo se ci sono le condizioni. Noi siamo disposti ad aprirci, ma non è che metteremo in lista senza verificare”
ha poi precisato il vicepremier senza sbilanciarsi troppo e chiarendo anche il fatto che la presenza del nome Berlusconi sul simbolo non sarà in discussione:
“È ovvio che non possiamo rinunciare a Berlusconi nel nostro simbolo, siccome già c’è la bandiera del Partito Popolare Europeo nel nostro logo, quello è un chiaro riferimento al quale possono aderire coloro che si riconoscono nel popolarismo europeo. Poi vedremo bisogna fare una trattativa. Noi siamo pronti a confrontarci con tutti.”
Un messaggio chiaro a tutti gli alleati e aspiranti alleati.