Possono dei bagni pubblici ispirare uno dei più grandi registi del Nuovo cinema tedesco? Ebbene, per quanto possa sembrare strano e inusuale, la risposta è sì. O, quantomeno, questo è ciò che è accaduto nel caso di “Perfect Days” di Wim Wenders.
Il documentario sui bagni pubblici di Tokyo diventato un capolavoro cinematografico: il caso di “Perfect Days” di Wim Wenders
Il prolifico vincitore dell’Orso d’oro alla carriera al Festival del Cinema di Berlino del 2015, Wim Wenders, è riuscito a trasformare un semplice documentario in un incredibile capolavoro. Infatti, “Perfect Days” doveva essere in realtà un lungometraggio richiesto dal quartiere speciale di Shibuya sul Tokyo Toilet Project, ovvero i bagni pubblici di Tokyo.
L’amministrazione ha coinvolto Wenders in virtù del suo lungo rapporto con il Giappone, nato grazie ai due documentari sul grande cineasta Yasujiro Ozu (“Tokyo-Ga” del 1985) e sullo stilista Yohji Yamamoto (“Appunti di viaggio su moda e città” del 1989). Il regista si è lasciato affascinare dalla splendida architettura dei bagni pubblici di Tokyo, tanto da decidere di creare un film piuttosto che un documentario. Queste le parole dello stesso Wenders:
C’è il forte senso di “servizio” e di “bene comune” del Giappone. E poi c’è l’assoluta bellezza architettonica di questi bagni. Sono stato sorpreso da quanto i bagni possano essere un pezzo della cultura quotidiana e non solo una necessità quasi imbarazzante
Ma da dove parte l’idea? Il progetto Tokyo Toilet è una iniziativa della Fondazione Nippon, che finanzia progetti di welfare in tutto il Giappone e in altri Paesi. Lo scopo del progetto era quello di spingere più persone a usufruirne scardinando l’idea comune che i bagni pubblici fossero luoghi sporchi e pericolosi. Dal 2018, la Fondazione si è rivolta a illustri architetti per disegnare 17 nuovi bagni pubblici funzionali e di alto valore architettonico.
Proprio il 17esimo bagno del Tokyo Toilet Project, inaugurato lo scorso marzo, è quello che gli spettatori di tutto il mondo possono ammirare in “Perfect Days“, candidato agli Oscar 2024.
Il ritmo sereno della quotidianità
Il sessantenne protagonista di “Perfect Days” è Hirayama interpretato da Kōji Yakusho, star internazionale di “Babel“, “Memorie di una geisha” e “L’ultimo ballo“ e vincitore del premio come attore protagonista al Festival di Cannes 2023.
Hirayama si occupa delle pulizie dei bagni pubblici del Tokyo Toilet Project e vive un’esistenza fatta di giorni perfetti di tranquillità, di lavoro in pace, piccole cortesie, buoni libri e musica. Uno spaccato di vita che culla lentamente lo spettatore e lo porta ad ammirare la città, grazie agli scorci e ambienti dove si trovano questi bagni.
Poteva, quindi, il tocco magico di Wim Wenders non creare qualcosa di speciale? Le 2 ore di film riflettono tutto il duro lavoro svolto dallo sceneggiatore Takuma Takasaki e persino dello stesso Yakusho che ha passato due giorni a lavorare come addetto alle pulizie insieme agli operatori del Tokyo Toilet Project, per imparare bene le loro procedure di pulizia.
Forse, è stata la cura dei dettagli a rendere unico un film totalmente privo di fronzoli, ma che mette in risalto la cura e l’attenzione per il bene pubblico, la dedizione al lavoro e il godersi le piccole cose. Wim Wenders non poteva mettere più in risalto di così i 17 bagni pubblici di Shibuya, che spiccano per il loro stile architettonico.
Infatti, la Fondazione Nippon ha coinvolto nel progetto anche Ban Shigeru, vincitore del prestigioso premio Pritzker per l’architettura nel 2014 e autore del celebre bagno dalle pareti di vetro colorato e trasparente, che diventano opache durante l’utilizzo.