Esploreremo gli avvincenti dettagli del finale di Aquaman, famoso film del 2018 diretto da James Wan e interpretato da Jason Momoa: come finisce?
Come finisce “Aquaman”? Il finale
Dopo aver convocato il Karathen e radunato un esercito di creature marine, Aquaman si lancia in un duello epico contro Orm, il mezzo-fratello desideroso di conquistare il regno di Atlantide. Nel culmine dello scontro, Arthur riesce a sconfiggere Orm, ma al contrario delle aspettative, decide di risparmiargli la vita, ponendo fine alla devastante guerra sottomarina.
Orm, pur essendosi calmato dopo aver visto la madre Atlanna viva, viene arrestato dalle guardie di Atlantide.
Con la guerra conclusa, Atlanna fa ritorno sulla terra ferma potersi riunire con Thomas, suo marito, e proprio con Arthur, il figlio. Il gesto eroico di quest’ultimo nel salvare Atlantide lo consacrerà come il nuovo sovrano del regno sottomarino e assumerà il ruolo di re.
Scena post credit di Aquaman, dopo i titoli di coda
Arriva un colpo di scena dopo i titoli di coda: vediamo Black Manta, l’antagonista sopravvissuto, che viene soccorso dal dottor Stephen Shin, un uomo ossessionato dalla ricerca di Atlantide.
Shin, determinato a raggiungere le profondità marine, forma un’alleanza con Black Manta per guidarlo nelle profondità dell’oceano in cambio della sua sete di vendetta contro Aquaman.
Il significato del finale
Il finale di Aquaman ci parla sicuramente di responsabilità e perdono. La decisione di Arthur di non uccidere Orm, nonostante le gravi offese subite, dimostra la sua maturità e di sicuro la volontà di rompere il ciclo di vendette che ha caratterizzato la storia di Atlantide. Il fatto che sia diventato re ci anticipa senza dubbio un cambiamento positivo nel regno.
La scelta di risparmiare il nemico da parte dell’eroe ci ricorda sicuramente il finale di Batman Begins. Come sappiamo, l’uomo pipistrello, ha tutta una sua filosofia del non uccidere.
Ecco tutte le informazioni sul sequel di Aquaman.