Sono iniziate le proteste dei coltivatori tedeschi contro il piano del governo di tagliare i sussidi agricoli. Il vicecancelliere e ministro dell’Economia, Robert Habeck, ha avvertito del rischio che le proteste agricole possano essere manipolate da gruppi estremisti.

Proteste coltivatori tedeschi: manifestazioni di 8 giorni iniziate in tutta la Germania

I coltivatori tedeschi si sono uniti ai trasportatori di merci e ai ferroviari per le proteste sui salari e tagli dei sussidi. La loro ricerca di giustizia ha alimentato le fantasie populiste del partito di estrema destra, Alternativa per la Germania (AfD).

Le manifestazioni degli agricoltori dureranno fino al 15 gennaio e con i loro veicoli hanno già bloccato le strade di diverse città in tutta la Germania. I coltivatori hanno bloccato Monaco di Baviera e Berlino. Stamattina, circa 550 persone hanno protestato intorno alla porta di Brandeburgo.

Numerosi agricoltori hanno manifestato nelle città Amburgo, Brema, Dusseldorf e anche nelle aree rurali.

Le proteste degli agricoltori hanno bloccato la produzione in una fabbrica Volkswagen di Emden impedendo al personale di raggiungere il posto di lavoro.

Afd ha annunciato il sostegno alle manifestazioni

Vari gruppi politici hanno espresso il loro sostegno alle proteste dei coltivatori, fra queste la coalizione conservatrice di opposizione Cdu/Csu, i populisti di destra Elettori Liberi e l’estrema destra Alternativa per la Germania.

L’AfD ha cominciato una campagna contro il governo tedesco e lo attacca sulla gestione dell’economia attraverso i suoi canali social. Il partito è alla ricerca di sostegno attraverso il suo programma sull’agricoltura.

In diverse città come Bonn e Stoccarda, i sostenitori dell’Afd esprimono la loro solidarietà ai manifestanti e chiedono lo svolgimento di nuove elezioni.

Anche altri gruppi di estrema destra sono riusciti a infiltrarsi in diverse città.

Il vicecancelliere tedesco mette in guardia contro l’estremismo

Robert Habeck ha avvertito sul pericolo che le proteste dei contadini possano essere strumentalizzate da forze estreme e ha sottolineato l’importanza di preservare la democrazia:

Circolano appelli con fantasie di colpo di stato. Si stanno formando gruppi estremisti, i simboli nazionalisti vengono apertamente mostrati. Sta diventando chiaro che negli ultimi anni qualcosa ha cominciato a vacillare, limitando la legittima protesta democratica e la libertà di espressione.