Danny Amatullo di Saranno Famosi a Bologna? Tutto vero e non per qualche giorno ma per viverci. E’ quanto è emerso dalle parole della stessa star di “Fame”, iconica serie anni ottanta che fece innamorare tutto il mondo di una scuola d’arte americana e dei suoi studenti. L’attore italo-americano che interpretava un goffo ragazzo dal cuore d’oro il cuore lo ha lasciato in Italia dove, per ragioni sentimentali, ha deciso di trasferirsi. Ecco come sta Amatullo e cosa lo ha spinto a spostarsi dagli Stati Uniti a noi.

Danny Amatullo di Saranno Famosi a Bologna, le ragioni

Negli anni ottanta, quando nelle classifiche del mondo troneggiavano gli Wham! e Prince, la Rai trasmetteva una serie di grande successo dal titolo “Fame – Saranno Famosi“. Oltre all’indiscusso protagonista Leroy e a Joanna Merlin recentemente scomparsa, spiccava nel cast anche Carlo Imperato (così si chiama al secolo Danny) che, al Corriere della Sera, ha voluto raccontare il successo avuto e anche il provino che gli ha spalancato le porte della sua carriera. La parte che più ha colpito di questa chiacchierata, però, è legata alla città di Bologna e al motivo per cui ci vive. Così l’attore lo spiega:

“Ci siamo conosciuti alcuni anni fa grazie ad amici comuni. Da cosa nasce cosa ed eccoci qui a fare avanti e indietro tra Los Angeles e l’Emilia. Vivo a Bologna per amore.”

L’amore per l’Italia

In quanto di origine italiana, il nostro paese era nel destino di Carlo Imperato. Su questo così si è espresso:

“Entrambi i miei genitori sono italiani: mio padre è napoletano e mia madre romana. Amo il calore che c’è, l’importanza che si dà alla famiglia, il cibo è spettacolare, si hanno bei rapporti con i vicini di casa, vai a lavorare tranquillamente. Insomma, è vita vera. Non come a Hollywood.”

Cose belle che, però, ti aspetti da uno statunitense. Invece non ti aspetteresti una grande passione per il Bologna calcio che spesso va a vedersi allo stadio.

Il ruolo in “Saranno famosi”

Il successo di Danny Amatullo di Fame, vissuto a Bologna o a Los Angeles, non ha mai cambiato l’uomo che, anzi, si gode i vantaggi economici e non solo ma restando con i piedi per terra. La sua fortuna è stata la sua solida famiglia, da cui ha imparato che recitare è solo un mestiere che, anche se di successo, non ti rende migliore di nessuno. Lo dimostra anche la scelta controcorrente di non inseguire una vita di dissolutezza ma l’amore che lo ha portato a valicare l’oceano per vivere in un paese che l’ha sempre accolto a braccia aperte.

Chi lo incontra in Piazza Maggiore a Bologna racconta della sua cortesia e disponibilità a scattarsi foto, firmare autografi e scambiare quattro chiacchiere. Sono passati decenni dalla scuola di Fame chiamata “High School for the Performing Arts di New York“, che tra il 1982 e il 1987 durò sei stagioni per un totale di 136 episodi, ma il Danny internazionale è ancora quel ragazzo della porta accanto.