Il Napoli di Walter Mazzarri è sempre più in crisi: la sconfitta contro il Torino ha messo fine a un girone d’andata horror. La squadra che ha dominato nella passata stagione non c’è più – da tempo ormai – e ora anche la qualificazione alla prossima UEFA Champions League è sempre più difficile. Serve in fretta un importante cambio di rotta per evitare di compromettere ancora di più la stagione. Intanto, la contestazione dei tifosi del Napoli è la testimonianza che la squadra è in caduta libera. E i numeri non sorridono affatto alla squadra di Walter Mazzarri.
Girone d’andata horror: il Napoli è in crisi nera
Dallo scudetto di maggio al nono posto alla fine del girone d’andata: la crisi nera del Napoli non sembra avere fine. La squadra di Walter Mazzarri è uscita sconfitta anche dall’Olimpico Grande Torino: terza sconfitta nelle ultime cinque gare. Proprio la sfida contro il Torino ha acceso l’ennesimo campanello d’allarme: il Napoli non c’è più. Walter Mazzarri sembra non riuscire a trovare la quadra, ma anche i calciatori sembrano spenti e senza idee. L’involuzione negativa dei simboli dello scudetto – da Lobotka a Kvaratskhelia – è preoccupante, così come l’impatto negativo dei nuovi. L’espulsione di Mazzocchi, quattro minuti dopo il suo ingresso in campo, è la testimonianza che i calciatori non sono tranquilli e questa situazione si riversa nei numeri e nelle prestazioni.
Il Napoli è naufragato al nono posto, a cinque punti dal quarto posto che significherebbe qualificazione alla prossima UEFA Champions League. Gli azzurri hanno chiuso il girone d’andata a 28 punti: da quando la Serie A è tornata a 20 squadre, il Napoli è la squadra che ha fatto peggio in assoluto da campione in carica. Ben 22 punti in meno rispetto alla passata stagione con Luciano Spalletti in panchina. Sono anche 20 i punti dalla testa della classifica per la squadra che l’anno scorso ha cannibalizzato il campionato. La contestazione dei tifosi è la testimonianza che le cose non vanno per nulla bene.
Mazzarri confermato ma quante criticità
In attesa di qualche colpo dal mercato che possa risollevare le sorti della squadra, i numeri preoccupano. Oltre alla classifica deficitaria, il Napoli ha anche il problema del gol. Soltanto due reti segnate nelle ultime cinque partite giocate in Serie A. L’attacco granitico della scorsa stagione non c’è più. Oltre all’assenza di Victor Osimhen – impiegato in Coppa d’Africa – preoccupa il periodo di appannamento di Kvaratskhelia e Raspadori. Politano, poi, è anche distratto dalle sirene di mercato. Anche i gol subiti sono un’enormità: il Napoli ha già incassato 24 reti, soltanto 4 in meno di quante subito lo scorso anno ma al termine della stagione.
Intanto, però, il Napoli resta aggrappato a Walter Mazzarri: la società lo ha confermato, ma con lui i numeri sono critici. Dal suo arrivo, gli azzurri hanno conquistato 7 punti in 7 partite. Nonostante i numeri, Walter Mazzarri è saldo in panchina almeno fino al termine della stagione (Le ultime su Antonio Conte). Lo ha confermato il direttore sportivo Mauro Meluso:
L’allenatore gode della massima fiducia, non ci sono riflessioni in merito. Che ci sia una situazione diversa all’anno scorso è chiaro. Ma chi gioca nel Napoli è da Napoli, se manca qualcuno altri devono sopperire. Al momento negativo si aggiungono altre negatività“.