Nel 2024, l’Assegno Unico Universale (AUU) esordirà con i pagamenti che partiranno il 17 gennaio, mantenendo però gli importi dell’anno precedente, ovvero quelli del 2023. Tuttavia, si prevede un aumento delle somme erogate nei mesi successivi.
Aumento Assegno unico 2024
Quest’anno, l’Isee minimo per il calcolo dell’Assegno unico è stato fissato a 17.090,61 euro, al di sotto del quale verrà erogato l’importo massimo di 199,40 euro al mese per figlio minorenne. Mentre il tetto massimo dell’Isee è stato stabilito a 45.574,96 euro. È possibile richiedere l’Auu anche con un Isee superiore a questo importo o senza un Isee aggiornato, ma si riceverà automaticamente l’importo minimo di 57,20 euro per figlio, ridotto a 28,50 euro per i figli maggiorenni fino a 20 anni.
Inoltre, come consuetudine, ci saranno delle maggiorazioni: per le famiglie numerose con più di due figli, per le giovani madri sotto i 21 anni, per le famiglie con quattro o più figli in cui entrambi i genitori lavorano, e per i figli con disabilità. Inoltre, ci saranno aumenti per i figli di meno di un anno e per quelli di età compresa tra 1 e 3 anni, ma quest’ultimo solo se la famiglia ha tre o più figli e l’Isee è inferiore alla soglia minima.
I nuovi importi sono stati adeguati per via dell’inflazione dell’anno precedente, stimata al 5,4%. Tuttavia, l’aumento non sarà applicato nella mensilità di gennaio. L’INPS ha precisato che, nell’arco del 2024, gli importi rimarranno quelli del 2023 fino a gennaio e successivamente verranno regolarizzati con un conguaglio nelle mensilità successive.
Assegno unico 2024, simulatore calcolo importo
Per calcolare l’importo dell’Assegno unico 2024, l’Inps mette a disposizione un simulatore sul proprio sito web.
Come fare domanda e quando aggiornare la DSU?
Coloro che desiderano beneficiare di questo sostegno per i figli a carico fino a 21 anni di età (o senza limiti di età nel caso dei figli con disabilità) devono presentare domanda, ma solamente se non lo hanno mai fatto in precedenza. Per coloro che hanno già richiesto l’AUU negli anni precedenti, non sarà necessario rinnovare la richiesta. L’eventuale bisogno di aggiornare la domanda già presentata potrebbe verificarsi solo nel caso di variazioni, come ad esempio la nascita di un nuovo figlio.
Tutti devono assicurarsi di presentare una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata per il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Qualora non venisse aggiornata, a partire da marzo, si percepirà l’importo minimo di 57,20 euro per ogni figlio minorenne. Anche quest’anno, ci saranno aggiornamenti nei requisiti ISEE e nei relativi importi, regolati in base all’inflazione. In tal modo, l’importo massimo mensile raggiungerà quasi i 200 euro.
Non è necessario presentare una nuova richiesta per coloro il cui precedente domanda di Assegno unico è stata accettata. Tuttavia, è importante presentare una Dichiarazione Unica Sostitutiva (DSU) aggiornata per coloro che hanno richiesto l’Assegno unico in passato. In mancanza di tale aggiornamento, a partire da marzo 2024 si percepirà solo l’importo minimo.
Per coloro che non hanno mai richiesto l’Assegno unico, è possibile farlo tramite l’area personale sul sito dell’INPS o tramite un patronato. Sarà necessario fornire un documento d’identità, i codici fiscali dei figli e dell’altro genitore, l’IBAN del richiedente e l’ISEE aggiornato. La richiesta potrà essere effettuata dal 1° marzo al 30 giugno. Se presentata entro giugno, l’assegno sarà valido da marzo, recuperando le mensilità arretrate. Dopo giugno, l’erogazione inizierà dal mese successivo alla richiesta.
Per ottenere l’importo corretto in base all’ISEE, è necessario aggiornare la Dichiarazione Unica Sostitutiva. L’ISEE scade il 31 dicembre di ogni anno, quindi è consigliabile aggiornarlo con una nuova DSU per il 2024 entro il 30 giugno. Tuttavia, coloro che non lo hanno ancora fatto riceveranno solo l’importo minimo dell’Assegno unico a partire da marzo. Se la DSU viene presentata dopo marzo ma entro la fine di giugno, gli arretrati delle mensilità precedenti saranno recuperati.
Per coloro che non hanno un ISEE o una DSU, è possibile rivolgersi a un Caf o utilizzare il Portale Unico ISEE dell’INPS, accessibile tramite Spid o un’altra identità digitale, per inserire le informazioni necessarie.