Per gli autonomi forfettari, dal 1° gennaio 2024 è d’obbligo l’utilizzo della fattura elettronica, a prescindere dal volume di ricavi conseguito. Infatti, fino a tutto il 2023, le partite Iva a regime forfettario con volume di ricavi e di compensi entro i 25.000 euro, riferito all’anno 2021, erano esonerati dall’utilizzo del documento elettronico.

A iniziare da inizio di quest’anno tutte le partite Iva hanno l’obbligo di utilizzare la fattura elettronica in formato Xml mediante l’utilizzo del Sistema di interscambio (Sdi) dell’Agenzia delle entrate. Pertanto, per ogni operazione effettuata non ci saranno più esclusioni soggettive. A tal proposito, il contribuente partita Iva a regime forfettario deve utilizzare determinati codici, inclusi in quattro passaggi principali.

Ulteriori situazioni sono da tener presente nel caso in cui si superi il regime di flat tax, ovvero il tetto dei ricavi e compensi di 85.000 euro o, addirittura, quello di 100.000 euro, che comporta l’uscita immediata dal forfettario.

Fattura elettronica forfettari dal 1° gennaio 2024, quali sono i codici da utilizzare?

È scattato dal 1° gennaio scorso l’obbligo di utilizzo della fattura elettronica per tutti i contribuenti partita Iva in regime forfettario. Da quest’anno, dunque, nessuna partita Iva è esclusa dall’obbligo di fatturazione elettronica, a prescindere dal regime fiscale di appartenenza e dal volume di ricavi e di compensi.

È previsto l’utilizzo di alcuni codici da riportare sulle fatture. In primis, chi ha una partita Iva a regime forfettario deve utilizzare il codice RF 19 nel campo 1.2.1.8. Dal momento che i forfettari effettuano le operazioni non applicando l’Iva, è previsto l’utilizzo del codice N2.2 relativo alle “Operazioni non soggette – altri casi”.

Fattura elettronica forfettari codici e bollo da pagare in maniera virtuale

Inoltre, un’altra informazione è prevista in quanto i ricavi e i compensi realizzati da una partita Iva a regime forfettario non sono soggetti a ritenuta di acconto del sostituto d’imposta. Nei campi 2.1.1.11 e 2.1.16 deve essere indicato la non applicazione della ritenuta d’acconto alla fonte.

Infine, per le fatture di importo eccedente i 77,47 euro, le partite Iva a regime forfettario devono applicare l’imposta di bollo del valore di 2 euro. A tal proposito, si deve utilizzare lo spazio 2.1.1.6 (Dati Bollo). Il pagamento deve essere effettuato in via telematica in base a quanto prevede il decreto ministeriale del 17 giugno 2014.

Partite Iva a regime forfettario, qual è il limite di flat tax?

Ulteriori novità sono state spiegate dall’Agenzia delle entrate con la circolare numero 32/E del 5 dicembre scorso. In particolare, l’amministrazione tributaria ha spiegato il funzionamento di uscita dal regime forfettario per il superamento del tetto di ricavi e di compensi di 85.000 euro, fissato dalla legge di Bilancio 2023 e innalzato rispetto ai 65.000 euro vigenti fino al 31 dicembre 2022. In caso di superamento del tetto, è prevista la fuoriuscita dal regime forfettario a partire dall’anno susseguente a quello di superamento della soglia.

Fuoriuscita dal regime forfettario a quello ordinario per sforamento dei limiti: cosa fare?

Tuttavia, la stessa legge di Bilancio prevede un secondo tetto di ricavi e di compensi pari a 100.000 euro. In caso di superamento, l’uscita dal regime forfettario è immediata. Infatti, in quest’ultimo caso, si fa riferimento all’operazione e alla fattura che ha determinato lo sforamento. L’eventuale emissione di fatture nel momento in cui si sia già superato il tetto di 100.000 euro non fa sorgere obblighi Iva e di ritenuta per i fornitori. Dovrà essere il contribuente ex forfettario a emettere una nota di variazione indicando l’Iva a debito e la ritenuta d’imposta che saranno dovuti, nell’immediato.

Inoltre, la fuoriuscita dal regime forfetario (o il passaggio inverso, ovvero l’entrata dal regime ordinario), comporta una rettifica nei limiti dei beni e dei servizi non ancora venduti o usati. L’adempimento va fatto in un’unica soluzione nella dichiarazione Iva del periodo susseguente all’uscita stessa.