Guerra Israele-Hamas, raid su campo profughi nel centro di Gaza: almeno 8 morti
Giorno 94 nella guerra tra Israele-Hamas, raid su campo profughi nel centro di Gaza: 8 persone, tra cui un bambino, sarebbero state uccise. Bombardamenti anche a Khan Younis. Attaccati obiettivi di Hezbollah in Libano da parte dell’esercito israeliano
Come riferito da al-Jazeera, l’esercito israeliano ha condotto attacchi su Deir al-Balah, uccidendo 8 persone. Raid anche su Khan Younis. Oggi il segretario di Stato americano Antony Blinken sarà negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita, prima di spostarsi in Israele, dove domani 9 gennaio incontrerà le autorità. Tutti gli aggiornamenti di oggi 8 gennaio 2024
Gaza, arrivati 202 camion di aiuti umanitari
Secondo fonti locali, a Gaza sono entrati 202 camion umanitari nella giornata di oggi. Dopo l’ispezione, i militari israeliani hanno dato il proprio benestare a far introdurre nella Striscia cibo e medicinali.
L’ONU però lamenta che gli israeliani rallentano il flusso di aiuti ponendo troppi paletti e controlli.
Israele, inizia oggi la visita di Blinken
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken è atterrato poco fa in Israele. Domani incontrerà diversi esponenti del governo israeliano per discutere del futuro della Striscia di Gaza.
L’obiettivo primario della visita è convincere l’apparato politico israeliano di diminuire i morti civili palestinesi.
Blinken: “Gli stati arabi sono interessati a normalizzare i rapporti con Israele”
Il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha affermato, nel suo viaggio in Medio Oriente, che diversi stati arabi sarebbero interessati nel continuare il loro processo di normalizzazione dei rapporti con Israele.
A Riad Blinken ha affermato:
“Ne parliamo ad ogni tappa, anche ovviamente qui in Arabia Saudita, e posso dirvi che c’è un chiaro interesse nella regione a raggiungerla“.
Il Papa: “Cessate il fuoco e liberazione ostaggi a Gaza”
Il pontefice esprime riflessioni sulla via della pace, ricevendo in udienza il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede per gli auguri per il nuovo anno:
“Auspico che la Comunità internazionale percorra con determinazione la soluzione di due Stati, uno israeliano e uno palestinese, come pure di uno statuto speciale internazionalmente garantito per la Città di Gerusalemme, affinché israeliani e palestinesi possano finalmente vivere in pace e sicurezza”.
Responsabile di Hamas ucciso con il lancio dei razzi dalla Siria
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno comunicato di aver ucciso Hassan Akasha,considerato il dirigente di Hamas responsabile del lancio di razzi dalla Siria contro lo Stato ebraico. A riportarlo è il Jerusalem Post, che ha citato una nota dell’esercito, secondo cui Akasha, ucciso a Beit Jann, dall’inizio del conflitto aveva guidato “cellule terroristiche” addette agli attacchi missilistici.
Netanyahu e Gallant: “Il conflitto continuerà per molti mesi”
Non ci sono buone notizie dal premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che ha dichiarato, insieme al ministro della Difesa, Yoav Gallant, che il conflitto a Gaza “continuerà per molti altri mesi”.
E’ successo mentre si incontravano con i parlamentari del Likud, a diffondere la notizia una nota dell’ufficio stampa del primo ministro:
“Per continuare a portare avanti la guerra per molti altri mesi, abbiamo bisogno del sostegno internazionale e stiamo lavorando per garantirlo“.
Esercito Israele: “Una nuova fase della guerra è iniziata”
Israele entra in una nuova fase del conflitto a Gaza contro Hamas. Daniel Hagari, portavoce militare, lo ha dichiarato al New York Times:
“E’ iniziata una fase nuova, meno intensa, dei combattimenti”.
Hagari precisa che ci sarà una minore azione di forze di terra e attacchi aerei.
Lo ha fatto dopo poche ore rispetto all’arrivo in Israele del segretario di Stato americano Antony Blinken.
Onu: l’uccisione dei giornalisti a Gaza è preoccupante, bisogna indagare
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani si è definito “molto preoccupato” l’elevato numero di giornalisti palestinesi uccisi a Gaza.
In un post su X ha scritto:
“Gli omicidi di tutti i giornalisti devono essere oggetto di un’indagine approfondita e indipendente per garantire il rigoroso rispetto del diritto internazionale e le violazioni devono essere perseguite”.
Germania, Israele ha il dovere di difendere i palestinesi in Cisgiordania
Il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, in visita a Ramallah, ha affermato che Israele deve difendere i palestinesi in Cisgiordania.
La situazione nei Territori occupati palestinesi è peggiorata ancora di più da quando è iniziata la guerra contro Hamas a Gaza: almeno 330 sono stati uccisi da forze di sicurezza israeliane e coloni.
IDF: aerei dal Libano, sirene in nord Israele
L’esercito israeliano, su Telegram, ha dichiarato di aver intercettato “aerei ostili” da parte del Libano nel Nord del Paese; nelle ultime ore le sirene sono suonate a più riprese in alcune aree.
Stamattina invece un missile anticarro è stato lanciato dal Libano verso Har Dov (nel nord di Israele) e in seguito a questo i militari hanno colpito il lanciarazzi e altri obiettivi nel sud. Un aereo militare IAF ha infine colpito, fra gli altri target libanesi, un sito militare di Hezbollah.
Libano, pronti a applicare risoluzione Onu
Il Libano è pronto ad attuare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza Onu, secondo cui le forze di Hezbollah non saranno schierate a sud del fiume Litani e l’esercito libanese controllerà tutto il Paese, fino al confine con Israele.
Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib, evidenziando però che Israele deve attuare la risoluzione allo stesso modo, ritirandosi completamente e fermando gli attacchi.
Netanyahu, ripristineremo sicurezza a nord
Il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu ha assicurato che farà qualsiasi cosa “per ripristinare la sicurezza nel nord“, in modo da permettere ai residenti al confine con il Libano di tornare a casa.
Naturalmente preferiamo che ciò avvenga non con una vasta campagna, ma questo non ci fermerà. Abbiamo dato loro un esempio di ciò che sta accadendo ai loro amici del sud. Questo è ciò che accadrà qui al nord. Faremo di tutto per ripristinare la sicurezza
ha ribadito il premier incontrando i soldati di stanza al confine.
Lapid a Gantz: Lascia governo, così legittimi Netanyahu
Il leader dell’opposizione israeliana, Yair Lapid, ha invitato Benny Gantz, Gadi Eizenkot e Gideon Saar a lasciare il governo guidato da Netanyahu.
L’esecutivo non è in grado di guidare il Paese e Netanyahu non è adatto a guidarlo
ha affermato, evidenziando che i tre sono entrati nel governo credendo fosse per il bene del Paese, ma non possono sostenerlo.
Finché sono lì, finché siedono sotto Netanyahu, gli danno legittimità
ha detto.
Blinken cerca di evitare l’espansione della guerra
Antony Blinken si recherà in Israele per chiedere un allentamento della guerra a Gaza, impedendo inoltre che il conflitto dilaghi in Libano, dove un attacco israeliano ha ucciso un leader militare della Hezbollah.
Al termine della tappa in Qatar del suo tour nella regione, il Segretario di Stato americano- Paese che sostiene Israele- ha avvertito che il conflitto potrebbe “facilmente metastatizzare”.
Blinken intende evitare che il Libano venga coinvolto in una guerra, spingendo Israele a entrare in una nuova fase per contenere il numero delle vittime civili e a impegnarsi in un dialogo sul periodo postbellico.
Ha assicurato inoltre ai leader arabi che Washington si oppone allo spostamento forzato dei palestinesi da Gaza oppure dalla Cisgiordania.
Anche il re di Giordania, Abdullah, gli ha espresso la preoccupazione del proprio Paese proprio per la questione degli sfollamenti.
Blinken è arrivato in Giordania sabato sera, ha incontrato Abdullah domenica prima di raggiungere il Qatar per vedere l’emiro Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani e il primo ministro Mohammed Bin Abdulrahman al-Thani.
Il primo ministro del Qatar ha affermato che l’uccisione in Libano di Saleh al-Arouri, numero due di Hamas, ha influenzato la capacità di Doha di mediare tra il gruppo terroristico e Israele. Da parte sua Blinken ha definito l’uccisione di due giornalisti di Al Jazeera in un attacco a Gaza come una “tragedia inimmaginabile”.
Israele sa dov’è Sinwar, ma non può colpirlo per ostaggi
Israele ha posto una taglia di 400 mila dollari sul Yahya Sinwar, numero uno di Hamas a Gaza, che è soprannominato il “macellaio di Khan Younes”. Sa dove si trova: però non può colpirlo perché è insieme a un gran numero di ostaggi.
A riferirlo è il quotidiano Israel Hayom. Ieri la stessa dichiarazione era stata fatta dall’ex capo dell’intelligence militare Amos Yadlin.
IDF: 103 soldati feriti in combattimento, 19 a Gaza
Sono 103 i soldati israeliani, di cui 19 nella Striscia di Gaza, rimasti feriti in combattimento domenica 7 gennaio: tre sono in gravi condizioni.
Gallant, possiamo replicare a Beirut guerra a Gaza
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha avvertito che Israele può “ripetere a Beirut” ciò che sta succedendo nella Striscia di Gaza.
In un’intervista al Wall Street Journal, Gallant ha sottolineato come l’idea che Hamas, Hezbollah e l’Iran possano decidere come far vivere Israele è “qualcosa che non accettiamo”.
Sebbene Israele non abbia intenzione di allargare il conflitto al Libano del sud contro Hezbollah, Gallant ha affermato che “80.000 persone devono poter tornare alle loro case in sicurezza”. Quindi, se il resto dovesse fallire, Israele sarebbe disposto a “sacrificarsi”.
Hamas: bilancio arrivato a oltre 23mila morti
Il ministero della Salute della Striscia, gestito da Hamas, ha comunicato il bilancio aggiornato delle vittime a Gaza: sarebbe arrivato a quota 23.084 morti.
Al-Jazeera: “Omicidio mirato reporter a Gaza”
Al-Jazeera ha accusato Israele di “omicidio mirato” dei due giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza.
Ieri 7 gennaio Mustafa Thuria e Hamza Wael Dahdouh- quest’ultimo figlio del capo dell’ufficio dell’emittente nell’enclave palestinese- sono stati colpiti a morte mentre si trovavano nella loro auto a Rafah, vicino al confine egiziano.
L’esercito israeliano sostiene che i due viaggiassero sul mezzo insieme a un “terrorista che stava manovrando un drone”.
Libano, comandante Hezbollah ucciso in raid israeliano
Un comandante militare di Hezbollah è stato ucciso oggi in un attacco israeliano, mentre si trovava nel suo veicolo nel sud del Libano, nella città di Kherbet Selm. Lo ha comunicato un funzionario della sicurezza libanese citato dall’Afp.
Il leader militare avrebbe avuto “un ruolo di primo piano nella direzione delle operazioni militari nel sud” del Libano.
Borrell in Arabia Saudita: “Fermare la tragedia in corso”
Oggi sono in Arabia Saudita per discutere con il principe Faisal bin Farhan della guerra a Gaza. Dobbiamo fermare la tragedia umana in corso. Serve una pausa umanitaria immediata, che porti a una pausa più sostenibile e al rilascio degli ostaggi. E bisogna agire in fretta: il giorno dopo era ieri.
Lo scrive su X Josep Borrell, l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera.
Today in KSA to discuss with Prince @FaisalbinFarhan the Gaza war.
— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) January 8, 2024
We need to stop the unfolding human tragedy. We need an immediate humanitarian pause, leading to a more sustainable one and for hostages to be released.
And we need to act quickly: the day after was yesterday. pic.twitter.com/SqWprB6CAO
Papa, appello per cessate il fuoco e liberazione ostaggi
Ribadisco il mio appello a tutte le parti coinvolte per un cessate-il-fuoco su tutti i fronti, incluso il Libano, e per l’immediata liberazione di tutti gli ostaggi a Gaza.
Queste le parole di Papa Francesco, che ha ricevuto in udienza il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede in occasione degli auguri per il nuovo anno.
Chiedo che la popolazione palestinese riceva gli aiuti umanitari e che gli ospedali, le scuole e i luoghi di culto abbiano tutta la protezione necessaria
ha poi aggiunto il Santo Padre.
Secondo il Pontefice, la soluzione è rappresentata da due stati:
Auspico che la Comunità internazionale percorra con determinazione la soluzione di due Stati, uno israeliano e uno palestinese, come pure di uno statuto speciale internazionalmente garantito per la Città di Gerusalemme, affinché israeliani e palestinesi possano finalmente vivere in pace e sicurezza.
Hamas: 73 palestinesi uccisi in raid israeliano in 24 ore
Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha riferito di 73 palestinesi uccisi e di 99 feriti dalle forze israeliane e dagli attacchi aerei a Gaza nelle ultime 24 ore.
Il numero di vittime include anche le otto persone morte nell’attacco vicino a Deir Al-Balah.
Polizia disperde i manifestanti di fronte alla Knesset
La polizia israeliana ha caricato e disperso i manifestanti che stavano protestando di fronte alla Knesset, bloccando l’ingresso. Lo riferiscono i media israeliani. Secondo la polizia questa protesta è illegale.
Onlarca Siyonist bu sabah Knesset'e giden yolu kapatarak Gazze ile esir takası anlaşması yapılmasını ve Netanyahu hükümetinin değiştirilmesini talep etti. pic.twitter.com/gMi0gN5mm0
— Hamad Alnajjar 🇵🇸🇹🇷 (@hamad_alnajjar) January 8, 2024
Israele, attaccati diversi obiettivi Hezbollah in Libano
L’esercito israeliano ha colpito diversi obiettivi di Hezbollah in Libano durante la notte.
Gli aerei da combattimento hanno attaccato un complesso militare nell’area del villaggio di Marhavin, ma anche un lanciarazzi e “un’infrastruttura terroristica” nel villaggio di Ayita a-Shaab.
A comunicarlo è stato lo stesso esercito.
Raid su Deir al-Balah, 8 morti tra cui bimbo
L’ emittente al-Jazeera ha riferito che l’esercito israeliano ha condotto attacchi su Deir al-Balah, nel centro di Gaza.
Secondo l’agenzia, otto persone, tra cui un bimbo, che erano insieme in una casa sono state uccise. Inoltre, i palestinesi hanno riferito di pesanti bombardamenti a Khan Yunis.
Proteste dinanzi a Knesset, a decine chiedono “elezioni ora”
Decine di persone stanno protestando fuori dalla Knesset, il Parlamento israeliano a Gerusalemme, chiedendo al governo di indire nuove elezioni.
Gli attivisti sono seduti a terra, bloccando l’ingresso dell’edificio e scandendo lo slogan “Elezioni ora”.
Blinken atteso in Emirati e a Riad, domani in Israele
Antony Blinken, segreratario di stato americano, sarà oggi 8 gennaio negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita.
Domani si sposterà in Israele, dove domani incontrerà le autorità. Continua il tour del capo della diplomazia Usa, che sta cercando di evitare un’espansione regionale del conflitto tra Israele e Hamas.
Domenica 7 gennaio era in Giordania e Qatar. Nei prossimi giorni si recherà anche in Cisgiordania ed Egitto.