Roma – Atalanta è un viatico per la stagione dei giallorossi, chiamati a vincere per recuperare punti sul quarto posto e per riguadagnarne sul Napoli caduto a Torino ma la prestazione maiuscola si infrange sulla sforutna e termina 1-1. Una sfida nella quale José Mourinho va sul sicuro scegliendo i più in forma e potendo anche contare sul talento di Dybala e i gol di Lukaku davanti. Massima attenzione al reparto difensivo guidato da Mancini e con un inedito Kristensen come terzo a dimostrazione del sacrificio richiesto dal tecnico portoghese ai suoi ragazzi. ancora una volta da lo specchio dei giallorossi, che quando sono più belli da vedere diventano improvvisamente anche più fragili dietro. L’Atalanta dal canto suo si affida a velocità e coralità.
Roma – Atalanta 1-1 cronaca il primo tempo nel segno degli errori e di Dybala
Uno dei primi tempi migliori della stagione della Roma, capace di giocare un grande calcio con l’Atalanta che fa del bel gioco il suo manifesto. La squadra di Mourinho pur nell’emergenza difensiva si mette in campo meglio rispetto al solito, confermando quanto di buono visto nelle ultime di campionato. Sembra però che la sfortuna sia tornata a bussare alla porta dei giallorossi quando l’Atalanta segna sfruttando una disattenzione con Koopmeiners e successivamente Carnesecchi diventa la reincarnazione di Buffon con una super parata su Lukaku e un salvataggio su Ederson vicino all’autogol.
I giallorossi giocano bene, con fraseggi e inserimenti sfruttando anche un grande lavoro di sponda di Lukaku. Mourinho sembra aver trovato la quadra dalla cinta in su e forse anche un discreto Rui Patricio che salva sul secondo squillo bergamasco di De Keetelare. L’Atalanta però si spegne lì sparendo dal campo. C’è solo la Roma sul campo dell’Olimpico e sfiora ripetutamente il pareggio che non arriva per circostanze quasi soprannaturali, tra salvataggi del sempre miracocloso Carnesecchi e degli stessi difensori bergamaschi sulla linea di porta.
Sembra l’ennesima partita maledetta, l’ennesima notte dei rimpianti. Poi per una volta il Var restituisce vedendo il fallo su Karsdorp a palla lontana, quando il tiro era già partito e salvato sulla linea. A quel punto ci pensa il talento di Paulo Dybala ad illuminare l’Olimpico con un rigore perfetto. Lo fa anche dopo con una grande giocata con il difensore Djimsiti che lo spinge e fa volare a terra, ma l’arbitro non vede neanche questa e qui il Var non c’è. Ci sono però le urla di Mourinho incredulo, che lo portano a prendersi un cartellino giallo e l’applauso ininterrotto della Curva Sud. Un primo tempo con una Roma poco mourinhana e più giochista, che avrebbe forse meritato di più spinta da un eccellente Paulo Dybala e da un ispirato Lukaku anche in versione assistman. Questa è la riprova che il gioco lo fanno i calciatori, il carattere invece lo danno gli allenatori e forse con qualcun altro in panchina i giallorossi non avrebbero reagito così dopo lo svantaggio.
Secondo tempo, una partita colma di rimpianti per la Roma
La sfortuna però ci vede molto bene e l’infortunio di Diego Llorente “costringe” José Mourinho a lanciare nella mischia subito il nuovo arrivato Huijsen. Una situazione ormai emergenziale ai limiti del drammatico per il tecnico portoghese. Il primo squillo del secondo tempo è dell’Atalanta, che sfruttando un’azione di confusione riesce a portare Scalvini alla conclusione che però finisce alta. La sensazione è che i bergamaschi vivano sul caso mentre i giallorossi sul gioco, come dimostrano anche gli squilli di Dybala. Una squadra mai così tanto padrona del campo e sul piano della qualità offensiva forse alla miglior prova della stagione. La sfortuna continua a vederci molto bene in casa giallorossa quando Holm da distanza ravvicinata conclude verso la sua stessa porta e Carnesecchi si esalta nuovamente.
Dall’altra parte ancora un grave errore di Kardsorp che liscia la palla regala un ottimo cross per Scamacca che la mette dentro di testa, ma è netta la spinta su Zalewski. Un’Atalanta che cresce grazie all’ingresso di Scamacca, che permette a Ederson di calciare dal limite in modo molto pericoloso. C’è però sempre la sensazione che la Roma governi il gioco e infatti ancora Dybala porta Carnesecchi ad esaltarsi. Migliore in campo indiscusso l’estremo difensore, in una sorta di ulteriore maledizione per i giallorossi che spesso e volentieri trovano numeri uno particolarmente ispirati in questa stagione. Il numero di occasioni neutralizzate, tra grandi giocate e potenziali autogol è davvero interminabile.
Una Roma che cala alla lunga sul piano fisico, emblematica l’uscita di un ispirato Pellegrini al 70′. Nonostante la stanchezza però i giallorossi continuano a giocare anche di prima e Lukaku fa un lavoro impressionante di sponda aprendo agli inserimenti dei compagni. Il portoghese ha preparato benissimo la gara e continua a provare a vincerla rispetto ad un più conservativo Gasperini. Nel frattempo la lunga serie di infortuni della Roma si arricchisce anche di Rui Patricio, costretto ad essere medicato a palla lontana alla schiena. Sfortuna sotto ogni aspetto, ma una voglia che è quella che contraddistingue da sempre i ragazzi di Mourinho.
Altra fotografia della partita maledetta è nella grande giocata verticale di Bove che manda in aria Spinazzola che serve un pallone forse leggermente arretrato per Lukaku, che dall’altezza del dischetto spara alle stelle. Il numero di gol sbagliati, perché di questo si tratta per la Roma, è davvero impressionante. Bove è un altro di quei simboli della Roma e continua a diventarne sempre più leader. Una squadra davvero impressionante per la qualità del gioco, quanto nella mancanza di precisione quando si tratta di concludere verso lo specchio della porta anche se mai come oggi tanti meriti vanno a Carnesecchi.
Una partita giocata all’arrembaggio dalla squadra della Roma per tutti i minuti di recupero e anche nel finale, con il giallo di Hien che tira la maglia e stende Lukaku. Mourinho non gradisce ancora e viene espulso. L’Olimpico è una bolgia per spingere la squadra, ma la sfortuna ha la meglio e la partita termina con un pareggio colmo di rimpianti per i giallorossi.
Le statistiche della partita
- Possesso Palla 54% e 46%
- Corner 6 a 5
- Tiri in porta 7 a 2
- Tiri Fuori 6 a 4
- Ammonizioni 1 a 6
Tabellino
ROMA: Rui Patricio; Kristensen, Mancini, Llorente (46′ Huijsen); Karsdorp (65′ Celik), Bove, Cristante, Pellegrini (73′ Paredes), Zalewski (65′ Spinazzola); Dybala (84′ El Shaarawy), Lukaku.
A disp.: Svilar, Marin, Belotti, Azmoun, Pagano, Pisilli.
All.: Mourinho.
ATALANTA: Carnesecchi; Scalvini (86′ Hien), Djimsiti, Kolasinac (79′ Palomino); Holm, De Roon, Ederson (65′ Pasalic), Ruggeri (64′ Zappacosta); Koopmeiners; Miranchuk, De Ketelaere (46′ Scamacca).
A disp.: Musso, Rossi, Muriel, Bakker, Zortea, Mendicino, Comi.
All.: Gasperini.