Se siete appassionati di street food e amate le focacce, ecco quello che fa per voi: la ricetta dello sfincione palermitano. Morbido e soffice, condito con tanto sugo di pomodoro, acciughe e abbondante caciocavallo, è il protagonista indiscusso delle panetterie e delle rosticcerie della città, assieme naturalmente al mitico arancino!
Chiamato in siciliano sfinciuni o spinciuni, il nome di questo sofficissimo impasto deriva dal latino “spongia” (spugna), perché la sua consistenza ricorda proprio quella di una spugna. Chi lo ha inventato non è certo, ma pare sia nato per opera delle suore del monastero di San Vito.
Scopriamo quindi come si prepara.
Gli ingredienti
Partiamo subito con gli ingredienti necessari per realizzare la ricetta dello sfincione palermitano:
- Acqua tiepida 330 g
- Farina 00 500 g
- Lievito di birra secco 4 g
- Malto 5 g
- Olio extravergine d’oliva 45 g
- Sale fino 10 g
- Pomodori pelati 700 g
- Cipolle dorate 300 g
- Acqua 50 g
- Olio extravergine d’oliva 40 g
- Caciocavallo siciliano 100 g
- Pangrattato 20 g
- Pecorino grattugiato 70 g
- Acciughe sott’olio 40 g
- Origano
- Sale fino
Come si prepara la ricetta dello sfincione palermitano
Cominciate la ricetta dello sfincione palermitano dedicandovi per prima cosa all’impasto. In una planetaria munita di gancio versate la farina setacciata, il lievito disidratato e il malto, quindi azionate a velocità media e versate l’acqua tiepida a filo.
Lavorate l’impasto per almeno 10 minuti. Quando risulterà completamente incordato al gancioaggiungete 35 grammi di olio a filo e lasciate andare la planetaria finché l’olio sarà stato completamente assorbito e l’impasto nuovamente incordato. Mentre la planetaria è ancora in funzione aggiungete da ultimo il sale e poi trasferite il vostro impasto su un piano da lavoro leggermente infarinato.
Impastatelo brevemente con le mani e formate una palla. Mettetela in una ciotola, copritela con della pellicola trasparente e infine mettetela a lievitare in forno spento con luce accesa per almeno 3 ore: dovrà raddoppiare di volume.
Il condimento per la ricetta dello sfincione palermitano
Intanto che l’impasto lievita, dedicatevi al condimento, che ha un ruolo fondamentale nella ricetta dello sfincione palermitano. Mondate e affettate una cipolla, quindi stufatela a in padella a fiamma bassissima insieme a 20 g di olio e 50 grammi d’acqua. Dopo 10 minuti aggiungete i pelati, regolate di sale e di pepe e lasciate cuocere per circa mezz’ora, mescolando di tanto in tanto. Se volete rendere il sugo di un rosso più acceso, potete aggiungere anche 30 grammi di concentrato di pomodoro. Quando il sugo sarà pronto, lasciatelo raffreddare a temperatura ambiente.
Tagliate a cubetti il caciocavallo e tenetelo da parte. Tostate il pangrattato in una padella con 20 grammi di olio per qualche minuto mescolando spesso.
A questo punto ungete con l’olio una teglia da forno e versateci dentro l’impasto. Allargatelo bene con le dita in modo da distribuirlo su tutta la superficie della teglia. Lasciatelo infine lievitare ancora per mezz’ora sempre in forno spento, ma con la luce accesa. Una volta trascorso il tempo, cospargete la superficie con il pecorino grattugiato, i cubetti di caciocavallo e i filetti di alici, scolati dall’olio di conservazione e spezzettato a mano.
Versate poi il sugo di pomodoro, distribuendolo bene su tutta la superficie, e infine cospargete la superficie con l’origano ed il pangrattato tostato. Cuocete in forno statico preriscaldato a 200° per circa 50 minuti. Una volta cotto tagliatelo a quadretti e… buon appetito!
Come conservarlo
Ora che avete realizzato la ricetta dello sfincione palermitano dovete sapere che, se non lo consumate subito, potete conservarlo in frigo per un paio di giorni, ben coperto. Prima di servirlo ricordatevi di scaldarlo in forno per pochi minuti. Lo sfincione può essere anche congelato: l’importante è che sia completamente freddo. Per consumarlo dovete lasciarlo a temperatura ambiente fino a completo scongelamento.