Anticipo Tfr 2024, si abbassa il tasso di interesse applicato dagli istituti bancari per le domande degli ex lavoratori del pubblico impiego. L’aliquota è infatti scesa di un punto percentuale, anche se il tasso di interesse è ancora lontano dalla percentuale applicata dall’Inps per l’anticipo del Tfr ai lavoratori statali. Ma si tratta di una riduzione importante, che fa ben sperare per le domande di anticipo del Tfr future, dal momento che non tutte le domande all’Inps sono ammesse. Per il momento, il tasso di interesse sugli anticipi effettuati dalle banche è sceso dal 4,4 per cento medio di ottobre 2023 al 3,4 per cento. A queste percentuali deve essere aggiunta, di norma, la percentuale dello 0,5 per cento a titolo di spread

Anticipo Tfr, nel 2024 costa un punto di interesse in meno: ecco quanto si paga

Scende la percentuale degli interessi calcolati sull’anticipo del trattamento di fine rapporto (Tfr) o di fine servizio (Tfs) applicato dalle banche se la richiesta arriva da un ex lavoratori della Pubblica amministrazione. L’aliquota era iniziata a salire a novembre del 2022 (per un indice del 3,5 per cento), fino ad arrivare al 3,896 per cento. Più di recente, si era superato il 4% di tasso, prima della discesa, iniziata a novembre 2023 e culminata, nello scorso mese di dicembre, al 3,4 per cento di media.

A questi livelli di interessi, rispetto allo scorso mese di ottobre scorso, si arriva a pagare fino a 100 euro in meno di interessi su un anticipo del trattamento di fine rapporto di 10.000 euro. Infatti, per anticipi di questi livelli si pagano mediamente circa 500 euro di interessi all’anno, adesso diminuiti a 400 euro. Al tasso di interesse occorre aggiungere anche lo 0,5 per cento di spread che, di norma, gli istituti bancari applicano all’anticipo. Il risparmio non sposta di certo l’equilibrio tra i prestiti privati e quelli dell’Inps, ma si tratta, in ogni modo, di un incoraggiante inizio di risparmio. 

Anticipo tfr 2024 interesse delle banche: a chi presentare la domanda?

Per la richiesta dell’anticipo del Tfr alle banche, si può far riferimento a una manciata di istituti dei quali il più grande è Unicredit. Si può ottenere un anticipo del Tfr fino a 45.000 euro. Attualmente, si può arrivare a pagare il 3,2% di interessi più lo 0,5% per un totale del 3,7%. Il tasso applicato dipende anche dall’asticella della speranza di vita residua del richiedente. 

Per gli ex lavoratori della Pubblica amministrazione c’è la possibilità di richiedere l’anticipo del trattamento di fine rapporto (Tfr) o di fine servizio (Tfs) all’Inps. La domanda si può porre fino al 100% dell’importo del trattamento di fine rapporto (più dei 45mila euro delle banche private) pagando un tasso di interesse dell’1 per cento. Per la richiesta è necessario essere iscritti al Fondo per la gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. 

Per la misura il governo ha stanziato risorse per 300 milioni di euro, dei quali più o meno la metà sono stati già utilizzati. Ad oggi, risultano inoltrate all’Inps circa 15mila domande delle quali 10mila accettate. L’importo medio di anticipo del Tfr è di circa 66mila euro

Pagamento Inps Tfr e Tfs: ecco i tempi di attesa

Quella del versamento del trattamento di fine rapporto è una questione sulla quale si attendono novità dopo la sentenza della Corte costituzionale del 23 giugno scorso. La Consulta, infatti, ha stabilito che sono troppo lunghi i tempi di pagamento del trattamento di fine rapporto (Tfr) e di fine servizio (Tfs) per gli ex lavoratori della Pubblica amministrazione.

Il monito riguarda i neo pensionati con pensione di vecchiaia, mentre per le pensioni anticipate la Corte costituzionale non ha disposto particolari adempimenti per accorciare i tempi di pagamento del Tfr. Peraltro, vi è una differenza di tempi evidente per quanto concerne gli ex lavoratori del settore pubblico rispetto a quelli del settore privato. Di media, i dipendente del pubblico impiego attendono fino a cinque anni per l’accredito del Tfr. Di recente, è stata depositata in Commissione Finanze della Camera la proposta di legge che riduce i tempi di attesa per il pagamento del Tfs.