Congedo parentale, arrivano le istruzioni dell’Inps per la mensilità in più del 2024 con la retribuzione all’80%. L’Istituto di previdenza, infatti, ha fornito informazioni nella circolare numero 4 del 5 gennaio 2024, documento nel quale fornisce le indicazioni in merito alle “principali disposizioni in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro e di sostegno al reddito e alle famiglie” per il nuovo anno.

L’argomento suscita particolare interesse perché riguarda le agevolazioni per le famiglie con figli. Le novità riguardano le modifiche operate dalla legge di Bilancio del 2024 all’articolo 34 del decreto legislativo numero 151 del 2001. La nuova Manovra 2024 stabilisce, infatti, che ai genitori che beneficino del congedo parentale, venga riconosciuta un’indennità pari al 60 per cento della retribuzione per un mese ulteriore rispetto al primo. Tale congedo può essere fruito entro il termine del sesto anno di età del bambino.

Congedo parentale, così la mensilità in più all’80% di retribuzione nel 2024: istruzioni Inps

Limitatamente all’anno 2024, l’indennità gode di una maggiorazione che fa arrivare la percentuale del 60% all’80% della retribuzione. Come stabilisce la legge 30 dicembre 2023, numero 213, infatti, la parola “elevata” rileva l'”alternativa tra i genitori, per la durata massima complessiva di due mesi fino al sesto anno di vita del bambino, alla misura dell’80 per cento della retribuzione nel limite massimo di un mese e alla misura del 60 per cento della retribuzione nel limite massimo di un ulteriore mese, elevata all’80 per cento per il solo anno 2024″.

Congedo parentale Inps 2024, le novità del nuovo anno

Come spiega l’Inps nella circolare numero 4 del 2024 al quarto punto, nell’ambito delle disposizioni in materia di sostegno ai nuclei familiari, il comma 179 dell’articolo 1, della legge di Bilancio del 2024 introduce importanti novità per quanto concerne il congedo parentale.

Il citato comma, infatti, riprendendo l’articolo 34 del decreto legislativo del 26 marzo 2001, numero 151, recante “Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, numero 53”, prevede – per i genitori che fruiscono del congedo parentale – il riconoscimento dell’indennità nella misura del 60 per cento della retribuzione per un mese ulteriore al primo, da fruire entro il sesto anno di vita del bambino. Per il solo anno in corso, la misura dell’indennità sarà pari all’80 per cento della retribuzione.

Indennità maggiorata all’80%

Pertanto l’Istituto di previdenza, con il messaggio di ieri, conferma la nuova percentuale dell’80 per cento di sostegno rispetto alla retribuzione della misura già vigente. La maggiorazione si applica dunque per il mese di congedo parentale fruito entro il sesto anno di età del bambino.

“La nuova misura di sostegno – si legge ancora nella comunicazione numero 4 del 5 gennaio 2024 – che si aggiunge alla disposizione che prevede un’indennità pari all’80 per cento della retribuzione per un mese entro il sesto anno di vita del bambino, trova applicazione con riferimento ai lavoratori dipendenti che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità, successivamente al 31 dicembre 2023“. Ecco quando bisogna presentare domanda all’Inps.

Periodo di determinazione del congedo del 2024

Importante, dunque, è la corretta determinazione del periodo di fruizione del congedo parentale. Infatti, la nuova disposizione introdotta dalla legge di Bilancio 2024 prevede che si possa applicare la mensilità ulteriore di congedo parentale solo nel caso in cui i lavoratori abbaino terminato il periodo di congedo di paternità o di maternità dopo il 31 dicembre 2023. I due congedi, di paternità o di maternità, devono essere considerati in maniera alternativa.

Infine, l’Istituto di previdenza rimanda a future comunicazioni le indicazioni da seguire per conguagliare l’indennità del congedo parentale.