Sulla cessione dei crediti d’imposta del superbonus e degli altri bonus edilizi, cambia ancora l’acquisto da parte di Poste Italiane, con novità che arriveranno già a partire da lunedì prossimo, 8 gennaio 2024. Infatti, dalla prossima settimana si andrà verso lo stop agli acquisti delle rate del 2024, mentre l’azienda limiterà le compravendite solo ai crediti che siano fruibili a decorrere dall’anno 2025. La stretta sulle operazioni di acquisto dei bonus edilizi servirà a Poste Italiane per poter gestire la lavorazione delle pratiche.
Cessione crediti superbonus, cambia ancora l’acquisto di Poste Italiane: ecco le novità in vigore dall’8 gennaio 2024
Cambia ancora la cessione dei crediti di imposta sul superbonus da effettuarsi verso Poste Italiane. Infatti, da decorrere da lunedì prossimo, 8 gennaio 2024, le cessioni dei crediti saranno vendibili solo per i crediti fruibili a decorrere dall’anno 2025.
Lo stop, quindi, riguarda il termine delle contrattazioni anticipate per le rate che si possano utilizzare nell’anno 2024. Lo stop agli acquisti dei bonus è stato annunciato da Poste Italiane mediante una revisione della guida messa a disposizione degli operatori per la cessione dei crediti d’imposta verso l’azienda stessa.
Cessione crediti Poste novità per bonus e superbonus: ecco cosa si può vendere dal 3 ottobre 2023
La società aveva riavviato le contrattazioni per acquistare i crediti d’imposta a partire dal 3 ottobre 2023. Nel giro di tre mesi, dunque, arriva questo dietrofront per i crediti utilizzabili nel 2024, giustificato da Poste Italiane con la necessità di aggiornare le procedure di lavorazione delle pratiche.
La riattivazione, peraltro, aveva avuto per oggetto i soli crediti di imposta di prima cessione per i beneficiari delle detrazioni, escludendo pertanto dai beneficiari gli sconti in fattura. Le quote annuali cedibili erano quelle dell’anno 2024, ammettendo pertanto alla vendita dei bonus solo quelli aventi spese sostenute nell’anno 2023 o per le rate residue i cui costi fossero stati sostenuti negli anni precedenti.
Un esempio di acquisto dei crediti d’imposta da parte di Poste Italiane è quello di spese del 2022, con prima rata nel 2023 oppure rate residue di costi sostenuti negli anni prima. Quindi, per completare l’esempio, l’acquisto di bonus maturati su spese con prima rata nel 2023 utilizzata in detrazione fiscale e le susseguenti rate oggetto di vendita.
Stretta sugli acquisiti dei bonus edilizi: le novità da lunedì prossimo
Dall’8 gennaio 2024 questo schema di acquisto dei crediti d’imposta da parte di Poste Italiane è soggetto a una variazione notevole. Infatti, da lunedì prossimo si potranno cedere le annualità fruibili solo a decorrere dall’anno 2025, per crediti relativi a spese sostenute nel 2024. Inoltre si potranno cedere le rate residue dei costi residui degli anni precedenti.
Pertanto, chi si accinge a chiedere all’azienda l’acquisto dei bonus edilizi, deve mettere in conto che debba trattarsi di spese sostenute nel 2024 (e utilizzabili dal 2025). In alternativa, Poste Italiane accetta l’acquisto di crediti d’imposte di spese inerenti gli anni precedenti ma fruite parzialmente con la detrazione fiscale e in parte con la cessione del credito.
Da tutto ciò, quindi, si evince che Poste Italiane non acquisterà più le quote dei bonus fruibili nel solo anno 2024. Per esempio, le spese del 2023 si potranno portare in detrazione per la quota del 2024 e procedere con la cessione delle quote relative all’anno 2025 e a quelli susseguenti.
Quali bonus edilizi si possono vendere oltre al superbonus?
Rimangono invariate le altre condizioni di acquisto dei crediti d’imposta del superbonus da parte di Poste Italiane. La quota di vendita massima è pari a 50.000 euro, conteggiando anche più cessioni. Il totale delle vendite all’azienda, considerando anche gli anni precedenti, non deve eccedere il tetto di 150.000 euro. Oltre al superbonus, Poste Italiane accetta i crediti relativi all’eco bonus, al bonus sisma e al bonus casa del 50 per cento.