Attualmente, c’è un’interessante dinamica che coinvolge i titoli di Stato italiani. Le condizioni sembrano propizie per un aumento delle quotazioni e, di conseguenza, per una diminuzione dei rendimenti, grazie a diversi fattori come il rallentamento dell’inflazione e la prospettiva di possibili tagli ai tassi di interesse da parte della BCE già entro quest’anno. Sorprendentemente, nell’ultima settimana, abbiamo assistito al contrario di quanto previsto: i prezzi dei BTP hanno registrato un’improvvisa discesa, nonostante le recenti salite.

Tuttavia, sembra trattarsi di una situazione transitoria che gli investitori potrebbero sfruttare a loro vantaggio. Attualmente, i rendimenti dei titoli di Stato sono più elevati rispetto a quelli riscontrati alla fine del 2023. Ad esempio, prendendo in considerazione il BTP 01ST44 (IT0004923998) con un tasso lordo del 4,75% e scadenza a settembre 2044, si è passati da un rendimento netto del 3,37% (dato aggiornato al 22 dicembre) al 3,68% (dato aggiornato alle 10:40 di oggi, venerdì 5 gennaio 2024).

Va tenuto presente che il prezzo di un’obbligazione e il suo rendimento sono legati in modo inverso. Quando il prezzo di un BTP diminuisce, il tasso di interesse aumenta e viceversa.

Investire in Btp nel 2024 conviene?

Sorge la domanda su quanto a lungo durerà questa fase e soprattutto fino a quando sarà vantaggioso attendere per massimizzare i rendimenti dell’investimento. Si ha l’impressione che questa situazione, come ampiamente previsto, sia circoscritta a poche settimane. È come assistere a un aumento all’inizio dell’anno, coinvolgendo sia il mercato azionario che le criptovalute, come nel caso del Bitcoin, spinto principalmente dalla tendenza di alcuni investitori a liquidare attività all’inizio dell’anno.

Dopo questo periodo di calo delle quotazioni, previsto dagli analisti per durare ancora un paio di settimane, ci si aspetta che i rendimenti dei titoli di Stato riprendano a diminuire.Per questo motivo, coloro che intendono investire nei BTP all’interno di una strategia di investimento bilanciata potrebbero considerare di farlo in questi giorni, monitorando costantemente l’andamento per individuare il possibile punto più basso prima della successiva ripresa attesa.

È probabile che non si raggiunga il picco dei rendimenti osservato nell’ottobre 2023, quando ad esempio il BTP-01ST44 offriva un rendimento netto del 4,74%. Tuttavia, potrebbero emergere comunque opportunità d’investimento interessanti.

Successivamente, è plausibile prevedere che nel corso del 2024 i rendimenti subiranno un calo, favorito sia dall’improvviso rallentamento dell’inflazione sia dai presunti tagli ai tassi di interesse annunciati dalle banche centrali. Come sottolineato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante una conferenza stampa, la prospettiva di un taglio dei tassi di interesse da parte della BCE “libererebbe diverse risorse che noi abbiamo da pagare sul debito italiano”, aprendo la strada a nuovi investimenti volti a stimolare l’economia.

Questa situazione inevitabilmente avrà un impatto sul mercato dei titoli di Stato, con la proiezione di un significativo calo dei rendimenti nei prossimi 12 mesi.

Su quali Btp investire nel 2024?

Se siete interessati a investire in BTP, il mercato offre condizioni favorevoli in questo momento:

  • il BTP 1FB37 (ISIN IT000393465) presenta una cedola lorda annua del 4% e scade tra 13 anni (febbraio 2037). Attualmente quotato a 100,02, il suo rendimento netto è del 3,5%, in aumento rispetto al 3,17% dell’ultima settimana di dicembre.
  • Allo stesso modo, il BTP 01OT53 (ISIN IT0005534141) offre una cedola annua lorda del 4,5% ed è ideale per coloro che cercano un investimento a lungo termine, con scadenza a ottobre 2053. Il suo rendimento netto attuale è del 3,85% (in salita dal 3,47% di fine dicembre), con una quotazione di 101,26.
  • Per coloro che mirano a guadagnare principalmente alla scadenza, il BTP Green 01AP45 (ISIN IT0005438004) risulta interessante, dato il suo prezzo attuale di circa 62, ben al di sotto del valore nominale. Questo titolo, con una cedola lorda annua dell’1,5% e scadenza ad aprile 2045, offre la possibilità di recuperare, alla scadenza, 3.800 euro in più rispetto all’investimento di 6.200 euro effettuato su un nominale di 10.000 euro, oltre agli interessi.

È importante tenere presente che l’acquisto di BTP al di sotto del valore nominale, cioè sotto la pari (inferiore a 100), comporta l’obbligo di pagare l’imposta sul capital gain con un’aliquota del 12,5%. Il capital gain si calcola sottraendo dal valore nominale il prezzo di acquisto (ad esempio, 100 – 62 in questa situazione). Questa tassazione garantisce a chi acquista questo specifico BTP un rendimento netto del 4,64%, rispetto al 4,13% registrato alla fine del 2023.