In Libia il capo del governo ha riportato l’annuncio della notizia dell’arresto dell’emiro locale appartenete all’Isis, la cui identità è Hashim Busidra.

Libia, l’arresto dell’emiro appartenente all’Isis

Il capo del governo di unità nazionale della Libia, Abdulhamid Dbeiba, ha annunciato l’arresto dell’emiro locale dell’organizzazione terroristica dell’Isis identificato come Hashim Busidra. L’uomo sarebbe stato accusato dalle autorità di aver contribuito alla minacce avvenute per mani degli appartenenti al nucleo jihadista dello Stato islamico nel Maghreb.

I media locali riferiscono che:

“Busidra ha facilitato l’ingresso dei terroristi in Libia e il loro movimento tra le città, prima di essere nominato emiro dell’organizzazione nella cosiddetta provincia della Libia. Aveva intenzione di dirigersi da sud verso la capitale Tripoli”.

Le autorità hanno arrestato l’emiro due giorni dopo che il servizio di sicurezza interna della Libia aveva comunicato di aver catturato un membro dell’organizzazione jihadista di nazionalità siriana, noto come Abu Wael – un ragazzo di appena 20 anni – riuscito ad entrare nel Paese del Maghreb dopo aver cambiato il suo aspetto fisico, al fine di confondere le autorità internazionali ed eludere i controlli di sicurezza.

Chi è Hashim Busidra?

Sull’emiro arrestato dalle autorità della Libia, la cui notizia deriva dal governo del Paese, identificato come Hashim Busidra, al momento non circolano molte informazioni dettagliate. Il nome con cui è noto a livello internazionale è quello di “Jobaib“.

Busidra sarebbe originario di Derna, una città della Libia nord-orientale, capoluogo dell’omonimo distretto.  L’uomo aveva ricevuto la nomina di emiro dei confini della provincia di Wilaya.

Il Servizio di Deterrenza per la lotta contro il crimine e il terrorismo, affiliato al Ministero dell’Interno del GUN, che si è occupato dell’arresto dell’emiro legato all’Isis, sottolineano l’impegno nel contrasto alle organizzazioni legate alla jihad islamica, in una nota ha comunicato che:

“Rendere responsabili coloro che saccheggiano il sangue dei nostri bambini e perseguire coloro che diffondono il terrorismo nella nostra terra è un dovere nazionale da cui non ci allontaneremo”.

Di recente la Libia è stata teatro di un tragico naufragio nel mese di dicembre 2023, in cui hanno perso la vita 86 migranti.