Guadagnare soldi combattendo il cambiamento climatico e aiutando l’ambiente: questo è l’ambizioso obiettivo che si propone Chimpzee, uno degli ultimi meme coin arrivati a popolare un ambito sempre più concorrenziale.

Se già in Dogecoin e negli altri meme a tema canino traspariva una certa propensione green di coloro che sostenevano i vari progetti, con Chimpzee si verifica un vero e proprio salto di qualità in tal senso. Il suo modello di business, infatti, è volto in particolare a promuovere politiche in grado di dare respiro ad un ambiente sempre più stressato. Un obiettivo che ha subito fatto parlare del nuovo progetto, garantendogli una campagna promozionale a costo zero.

Chimpzee: di cosa si tratta?

Contrariamente a quanto accade per molte meme coin, Chimpzee ha iniziato la sua avventura, sulla blockchain di Ethereum, provvisto di un un ecosistema già in grado di fornire motivi di interesse. In particolare, gli sviluppatori hanno già presentato i primi tre pilastri su cui dovrà reggersi il sistema:

  • il Chimpzee Shop, al cui interno gli utenti hanno l’opportunità di guadagnare premi in token CHMPZ semplicemente procedendo ad acquisti. Una parte dei profitti che verranno generati in tal modo saranno devoluti ad organizzazioni che si battono per la salvaguarda dell’ambiente;
  • il marketplace NFT, che propone a sua volta un modello commerciale il quale prevede la condivisione degli utili generati. In particolare, gli utenti che mostreranno il maggior attivismo all’interno dell’ecosistema avranno diritto a partecipare alla divisione dei profitti collegati alla compravendita di Non Fungible Token, mese dopo mese;
  • il gioco Zero Tolerance, il cui funzionamento si ispira ad un sano spirito ambientalista, proponendosi in particolare di educare le giovani generazioni e indirizzarle verso un’idea di crescita economica più sostenibile.

La partecipazione ai possibili vantaggi finanziari di Chimpzee è regolata a sua volta da un sistema di passaporti. Ce ne sono quattro (Diamante, Oro, Argento e Bronzo) e proprio dal loro possesso va a dipendere il livello dei premi che è possibile ottenere. I token che vengono utilizzati per poter acquisire il proprio passaporto sono sottoposti a coin burn, ovvero immessi in un wallet sprovvisto di chiavi private, quindi inaccessibile a chiunque.

Per quanto riguarda la tokenomics, si prevede una fornitura totale pari a 26 miliardi di esemplari. Di questi, il 45% sarà venduto al pubblico, il 15% destinato alle iniziative di marketing, il 10% agli scambi e alla liquidità, alle iniziative di beneficenza e al piano di sviluppo, con un ulteriore 5% ciascuno destinato al team dei proponenti e alle ricompense.

Cosa c’è di concreto?

Naturalmente, come nel caso di tutti i meme coin, anche Chimpzee si propone di radunare una folta comunità di simpatizzanti. Il tema scelto sembra in effetti ideale, sotto questo punto di vista, considerata l’attenzione dell’opinione pubblica verso l’ambiente.

Basta in effetti navigare al sito di Chimpzee per notare come gli sviluppatori abbiano posto grande enfasi sulla necessità di salvaguardare il nostro ecosistema. A partire dallo slogan “Unisciti all’esercito di Chimpzee. Salviamo il pianeta insieme!”

Sin qui, possiamo dire che non c’è nulla di particolarmente stupefacente. considerato come tutti i meme coin cerchino di attirare la simpatia di determinate fasce di pubblico. Nel caso di Chimpzee, però, la strada seguita è quella di un vero e proprio ecosistema in grado di dimostrare la sua utilità anche da un punto di vista finanziario e tecnologico. L’aver predisposto una triplice gamba che prevede premi per chi acquista o gioca, segna in effetti un punto a favore dell’azienda.

Resta naturalmente da capire se ci sia ancora adeguato spazio per i meme coin, dopo il consolidamento di Dogecoin e Shiba Inu, ma il fatto che continuino a debuttarne sembra dare una risposta positiva in tal senso. Sarà quindi interessante seguire le gesta di Chimpzee, anche alla luce della funzione di salvaguardia ambientale che si propone.