Cosa sono e come funzionano le comunità energetiche? Quali sono le novità previste per l’anno 2024? Facciamo chiarezza.
L’anno 2024 sarà l’anno del cambiamento per il mercato energetico nazionale: sarà l’anno della fine del mercato tutelato dell’energia e il passaggio a quello libero. Inoltre, arriverà un quadro normativo ad hoc per favorire lo sviluppo delle comunità energetiche. Si attende il parere della Corte dei Conti sul “decreto Cer” sottoscritto dal ministro dell’Ambiente.
Scopriamo in questa guida cosa sono e come funzionano le comunità energetiche e quali regole è necessario seguire.
Comunità energetiche: cosa sono
Le comunità energetiche sono un soggetto giuridico che si basa sulla partecipazione volontaria di persone fisiche, imprese ed amministrazioni comunali. La finalità è quella di creare benefici economici, ambientali e sociali a livello comunitario attraverso la produzione di energia collettiva.
Nel caso di comunità energetiche rinnovabili, l’energia collettiva deve provenire da fonti rinnovabili. L’obiettivo delle comunità energetiche è quello di raggiungere vantaggi economici, ambientali e sociali a livello comunitario e a singolo livello, piuttosto che fare profitti. I membri della comunità espletano un ruolo attivo nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Le comunità energetiche svolgono un ruolo di pubblica utilità.
Comunità energetiche: come funzionano
Le comunità energetiche sono vere e proprie associazioni che decidono di impegnarsi nella produzione di energia pulita, rinnovabile e green. Per costituire una comunità energetica è necessario creare un’entità legale tra diversi soggetti della comunità, individuare l’area dove poter installare l’impianto di produzione dell’energia, installare un contatore intelligente per misurare i consumi di energia in tempo reale e ottenere gli incentivi previsti dalla normativa.
La partecipazione alla comunità energetica è assolutamente libera, aperta e basata su criteri trasparenti e oggettivi. Gli impianti fotovoltaici devono avere una potenza che non eccede i 200 kW.
Comunità energetiche: quali sono i vantaggi?
Le comunità energetiche consentono di raggiungere determinati benefici di carattere ambientale legati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, benefici sociali, ovvero vantaggi che hanno un impatto positivo sullo sviluppo dell’area e sulla migliore vivibilità e benefici di natura economico. Tra i vantaggi economici ci sono: il risparmio in bolletta, il guadagno sull’energia prodotta e gli incentivi e le agevolazioni fiscali.
Comunità energetiche e piano di aiuti pubblici
Il piano di aiuti pubblici prevede lo stanziamento di quasi 6 miliardi di euro destinato a sostenere il consumo di energie rinnovabili. Il provvedimento è incentrato su una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile condivisa e su contributo a fondo perduto.
Per le comunità energetiche realizzate nei comuni con meno di 5mila abitanti è previsto un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili.