Quando l’amore si trasforma in ossessione. Un 30enne di Terni, in Umbria, ha perseguitato, pedinato e chiamato ripetutamente l’ex amica e collega di università fino a portarla all’esasperazione. Si erano conosciuti sul treno che dalla città portava a Roma e da quel momento era nato un timido rapporto amicale. Ma al ragazzo non bastava e ha cercato in tutti i modi di convincere la donna che fosse molto di più di una semplice conoscenza.

Terni, perseguita e pedina l’amica dell’università: cosa è successo

Lo stalker non riusciva ad accettare i continui rifiuti dell’amica e una volta che ha tagliato i ponti, ha tempestato di telefonate i genitori e i parenti della vittima. Una sola e semplice richiesta pedante: aiutarlo a riaprire le comunicazioni con lei fino ad arrivare a veri e propri appostamenti sotto casa o nei luoghi frequentati dalla coetanea.

Il 30 dicembre, ormai stanca delle continue attenzioni non richieste, la ragazza ha denunciato il persecutore, ed è stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte lesa.

L’arresto del 30enne di Terni

Poi la goccia che ha fatto traboccare il vaso: il giorno dopo la segnalazione, è arrivato l’ennesimo ed ultimo messaggio che ha provocato un forte stato d’ansia nella donna. Le forze dell’ordine hanno raggiunto la casa del 30enne e lo hanno arrestato per la violazione del provvedimento che imponeva il no contact con la giovane.

È stato processato con rito direttissimo e adesso si trova ai domiciliari con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico, onde evitare potenziali tragedie ed ulteriori atti persecutori nei confronti della ex collega universitaria.