Arriva il Reddito Alimentare 2024, con la spesa gratis a casa per le famiglie beneficiarie. Con la Legge 29 dicembre 2022, n. 197 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”, è stato istituito il Fondo per la sperimentazione del Reddito Alimentare.

Per sostenere questa misura, il governo italiano ha reso disponibile una dotazione finanziaria di 1,5 milioni di euro per l’anno 2023 e di 2 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2024. La misura si affianca ad altri interventi messi in campo per sostenere il potere di acquisto delle famiglie. Vediamo insieme quali sono i requisiti principali per ottenere il Reddito Alimentare nel 2024.

Reddito alimentare: spesa gratis a casa nel 2024

 Il Reddito Alimentare è un aiuto diretto alle famiglie in difficoltà economica. La misura rappresenta il primo veicolo nella distribuzione alimentare gratuita, coinvolgendo anche gli Enti del Terzo Settore, per la distribuzione di prodotti alimentari invenduti dai negozi della grande distribuzione alimentare.

Con Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 78 del 26 maggio 2023 è stata determinata la prassi attuativa della sperimentazione del Reddito Alimentare.

L’avvio della procedura è giunto a seguito dell’accordo raggiunto in sede di Conferenza unificata del 20 dicembre 2023, durante la quale sono stati individuati i Comuni di avvio della sperimentazione del Reddito Alimentare.

In particolare, il nuovo progetto per sostenere le famiglie in difficoltà economica parte dal capoluogo delle Città metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo per una durata triennale.

È importante notare che il 27 dicembre 2023 il Ministero ha siglato il Decreto direttoriale prot. n. 41/468, impegnando risorse per il triennio 2023-2025 da distribuire nelle città sopra elencate, per la presentazione e realizzazione del progetto di Reddito Alimentare.

Come funziona il Reddito alimentare nel 2024

Il Reddito Alimentare è il risultato di una collaborazione tra lo Stato, il Terzo Settore e i privati, creato con l’obiettivo di garantire un sostegno alimentare alle famiglie che necessitano di un tipo di assistenza diversa da quella di natura monetaria. Queste famiglie hanno il diritto di ricevere un aiuto alimentare.

Tutti coloro che rientrano nelle condizioni previste dalla legge avranno diritto a un pacco alimentare. In dettaglio, i beneficiari potranno prenotare i pacchi attraverso una semplice app e successivamente ritirarli in uno dei centri di distribuzione.

È anche possibile ricevere l’aiuto alimentare direttamente a casa, a condizione che il beneficiario rientri in una delle categorie fragili previste dalla legge.

L’organizzazione e la distribuzione dei pacchi alimentari saranno gestite nel seguente modo:

  • il Terzo Settore si occuperà del reperimento dei volontari locali e della gestione della distribuzione dei pacchi alimentari, fornendo esperienza e massimo supporto;
  • lo Stato metterà a disposizione risorse per un partner logistico e altri locali, occupandosi del ritiro e della consegna dai supermercati ai centri e dai centri a domicilio. Inoltre, fornirà assistenza ai volontari per coprire le spese principali, come ad esempio il carburante per le consegne e altre spese. Infine, garantirà le infrastrutture digitali indispensabili per la prenotazione del pacco alimentare.

Chi ha diritto al pacco alimentare?

I beneficiari del Reddito Alimentare sono le famiglie che vivono in condizioni di povertà assoluta, individuate dai Comuni in cui è stata lanciata la sperimentazione. Questo meccanismo è progettato per contenere i costi, evitando di gravare sulle casse dello Stato, ma allo stesso tempo assicurando un aiuto immediato alle famiglie bisognose.

Va sottolineato che questo strumento svolge un duplice ruolo: da un lato, è orientato al risparmio, e dall’altro, contribuisce allo smaltimento dei rifiuti. L’onere a carico dello Stato ammonta a pochi milioni di euro all’anno, distribuiti tra il partner logistico, le risorse, i volontari e la gestione dell’infrastruttura digitale.

Il Reddito Alimentare rappresenta un aiuto concreto per il Terzo Settore, con lo Stato che si impegna a fianco dei volontari nella gestione delle emergenze.

Inoltre, consente ai supermercati di ottenere maggiori vantaggi fiscali, oltre alla possibilità di rimettere in circolo prodotti che, se gettati, rappresenterebbero una perdita totale. Attraverso questo strumento, tali prodotti vengono recuperati e donati per contenere le perdite.