È stata scoperta questa mattina, 6 gennaio 2024, una maxi discarica abusiva al confine fra Roma e Fiumicino, sulla Portuense. Secondo l’Ama saranno necessari almeno 100 autotreni per smantellare l’intera area e liberarla dai rifiuti. Il gip di Roma ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di una 52enne che pare essere affiliata al clan Spada.
Mega discarica Roma, arrestata una dipendente della Regione Lazio: “Io vicina al clan Spada”
La maxi discarica abusiva si trova a sud ovest di Roma, al confine con il Comune di Fiumicino, sulla Portuense, a poche centinaia di metri dalla Città del Commercio all’ingrosso e dall’aeroporto di Fiumicino. Sul luogo, in natura a cielo aperto vivano in pessime condizioni sanitarie circa 40 cani di varie razze, una folta colonia felina e tre cavalli. Le forze dell’ordine hanno sequestrato tutti gli animali.
L’Ama ha dichiarato che saranno necessari almeno 100 autotreni per sgomberare l’area dai rifiuti. La Polizia di Frontiera aerea di Fiumicino ha terminato le indagini, le quali hanno permesso al gip di Roma di emettere un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari a carico di una una 52enne.
La donna è una dipendente della Regione Lazio che affermava parentele con il clan Spada di Ostia. Gli agenti hanno arrestato altre altri undici persone, fra cui alcuni figli dell’arrestata e alcuni imprenditori. Le accuse sono, a vario titolo, di inquinamento ambientale, incendio doloso, calunnia, furto di energia elettrica ed acqua, abbandono e malgoverno di animali.
Le indagini
Era il marzo scorso quando alcune segnalazioni di piloti di linea hanno allertato le forze dell’ordine per alcuni fumi provenienti dal terreno sottostante la verticale di volo in fase di atterraggio. Tali fumi rendevano difficoltosi gli atterraggi, soprattutto con condizioni meteo avverse, e, quindi, i piloti erano costretti ad atterrare su una pista secondaria di Fiumicino.
Sono scattate, così, le indagini della Sezione di Polizia Giudiziaria della Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino in collaborazione con il Nucleo Tutela ambientale del XI Gruppo Marconi della Polizia Roma Capitale. A coordinare le operazioni la Procura di Roma. Oggi, 6 gennaio 2024, il blitz finale insieme alle guardie ecozoofile Norsaa.
Sul registro degli imputati il nome di una donna di 52 anni, dipendente della Regione, ora accusata per la gestione e lo smaltimento illegale di rifiuti. Infatti, il terreno risulta occupato abusivamente dalla donna e messo a disposizione di alcune ditte di traslochi, di ristrutturazione edilizie e di facchinaggio per occultare tonnellate di rifiuti.
La scoperta della maxi discarica abusiva
Le indagini hanno condotto gli inquirenti ha scoprire un sistema per cui le aziende evadevano i costi per lo smaltimento dei rifiuti, monopolizzando di fatto il mercato. La 52enne coinvolta pubblicizzava su Facebook le imprese “clienti”.
La donna, insieme ai figli e al compagno, vivevano nella proprietà occupata anche se i ragazzi risultavano assegnatari di un alloggio popolare. Le attività illecite vanno avanti dal 2014, quando la famiglia si è insediata nell’area e rendendola interdetta ai legittimi utilizzatori. Inoltre, la donna avrebbe minacciato gravemente e dichiarato parentele con il clan Spada di Ostia Antica.
Nella discarica abusiva venivano dati alle fiamme rifiuti speciali, chimici, sanitari, vernici, ferro, elettrodomestici, porte, mobili, arredi, spazzatura varia e altro tipo di rottami. Ciò comportava il rilascio nell’aria di un elevato quantitativo di sostanze tossiche e colonne di denso fumo nero. Gli agenti di polizia hanno sequestrato l’intera area, i casolari e tre automezzi utilizzati per il trasporto e lo scarico dei rifiuti.