Alle 05:23 di oggi, sabato 6 gennaio 2024, è stata registrata una scossa di magnitudo 3.3 nel tratto di mare Tirreno compreso tra le coste di Sicilia e Calabria. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha reso noto che l’epicentro è stato individuato a 50 km da Messina e a 60 da Reggio Calabria. Lo scorso 20 dicembre un’altra scossa di magnitudo 3.6 è stata registrata a Samo, piccolo comune in provincia di Reggio Calabria. L’attività sismica nelle acque dello Stretto è causata anche da una profonda faglia individuata da uno studio internazionale nel 2022.
Terremoto nelle acque costiere tra Sicilia e Calabria: nessun danno a cose o persone
L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha inoltre indicato che l’ipocentro della scossa registrata all’alba si trova tra a 158 chilometri di profondità. Al momento, il sisma di questa mattina non ha fatto registrare danni a cose o persone. Ad aprile, una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 era stata registrata nello stesso tratto di mare tra Sicilia e Calabria alle 3:34 del mattino.
L’attività sismica nella zona è determinata anche dalla presenza di una faglia che percorre lo Stretto di Messina. La sua individuazione risale al 2022, quando uno studio internazionale condotto dalle università di Catania e di Kiel (Germania) in collaborazione con l’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ha determinato la presenza di una profonda spaccatura nel fondale. Lo studio attribuì a tale faglia, che corre a circa 3 km dalle coste siciliane, la causa del terribile terremoto tra Messina e Reggio Calabria del 28 dicembre 1908, di magnitudo 7.1, che provocò la morte di 100mila persone.