Uno sparo di Capodanno più letale che mai. Emanuele Pozzolo dopo quanto avvenuto nell’ultima sera dell’anno è vicinissimo come non mai all’espulsione da Fratelli d’Italia e, se non si dimetterà da parlamentare, si ritroverà nel Gruppo misto insieme, pensate un po’, ad Aboubakar Soumahoro. Sì, proprio lui.

Meloni caccia Pozzolo da FdI: per il deputato c’è il Gruppo Misto

Dopo lo sparo nella notte di Capodanno, Giorgia Meloni ha chiesto la sospensione da Fratelli d’Italia per Emanuele Pozzolo, che adesso potrebbe anche ritrovarsi “alleato” di Aboubakar Soumahoro. Si attende la pronuncia della Commissione di Garanzia del Partito che valuterà se cacciarlo o meno, ma è probabile, considerato l’input che ha dato il leader di Fratelli d’Italia, che poi è il presidente del Consiglio. Il deputato rischia di pagare a caro prezzo la vicenda dello sparo anche e soprattutto sul piano politico, nonché su quello personale. A gran voce l’opposizione ha chiesto le sue dimissioni, sebbene Pozzolo non ancora abbia optato per questa scelta. Una testimonianza di ciò viene dalla recente interrogazione parlamentare fatta dal Partito Democratico.

Il piemontese è dentro Fratelli d’Italia dal 2012

Il politico ha ammesso che il colpo che ha ferito Luca Campana sia partito dalla sua pistola smentendo tuttavia che sia stato lui l’autore del gesto. Il trentottenne originario di Vercelli, nel caso in cui dovesse restare alla Camera, non avrebbe altra scelta: aderire al Gruppo Misto. Proprio questo schieramento è necessario per i deputati che non hanno un gruppo e partito d’appartenenza.

Pozzolo-Soumahoro, un binomio possibile alla Camera

Questo per Pozzolo sarebbe un cambio di prospettive importante, visto che è membro di Fratelli d’Italia dal 2012. E proprio nel Gruppo Misto come “compagno di squadra” il piemontese potrebbe trovare Soumahoro, finito nell’occhio del ciclone per il coinvolgimento nella vicenda della cooperativa di braccianti. Una coppia discussa più e più volte al dentro e fuori le aule parlamentari, che in questo scenario si ritroverebbe a lavorare fianco a fianco.