Nel centrodestra sardo si respira odore di spaccatura, una vera e propria battaglia politica cominciata ieri a mezzogiorno a Cagliari. A Palazzo Tirso è andata in scena una maratona di più di nove ore conclusa con il nome dell’attuale sindaco di Cagliari Paolo Truzzu come nuovo candidato a presidente della Regione. Un messaggio chiaro della maggior parte del centrodestra, che tiene sotto scacco la Lega e il Partito sardo d’Azione, che spalleggiano l’attuale governatore Christian Solinas e puntano alla riconferma il 25 febbraio. Proprio il 27 dicembre c’è stata la visita in Sardegna di Matteo Salvini che ha ribadito la volontà di continuare con Solinas.

Larga maggioranza per Truzzu

Il comunicato, diramato due giorni fa dopo le 21 però è categorico:

“Il tavolo della coalizione di centro destra, civica, autonomista nella giornata odierna ha individuato, a larga maggioranza come proposta di candidatura alla carica di Presidente della Regione quella del Sindaco di Cagliari Paolo Truzzu che ha ricevuto il gradimento delle forze politiche che chiedono al primo partito della coalizione di assumere la responsabilità di indicare il candidato Presidente. 

Il lavoro odierno del tavolo regionale, importante e decisivo ai fini della scelta definitiva, giungerà nelle prossime ore alla formalizzazione della candidatura alla carica di  governatore su cui tutte le forze politiche nazionali e regionali del centrodestra convergeranno, condividendo assieme impegno ed energie a beneficio dei sardi e della Sardegna”. 

Giochi di partito, tra malumori e minacce di uscire dalla prossima coalizione

L’aria di voglia di cambiamento si percepiva già da diversi mesi, anche perché dalle scorse elezioni del 2019 Fratelli d’Italia è salito alla ribalta, è il primo partito d’Italia e Truzzu è un fedelissimo di Giorgia Meloni. La sua candidatura è stata agevolata dal fatto che negli ultimi mesi Solinas ha perso molto potere agli occhi dei suoi stessi alleati: in consiglio regionale il suo partito, il Psd’Az, ha perso diversi elementi importanti. Inoltre Sardegna al Centro 20Venti ha dichiarato che qualora Solinas dovesse correre per la riconferma, uscirebbe dalla coalizione del centrodestra. 

Il vertice nazionale a Roma 

Un sanguigno braccio di ferro, considerato anche il vertice andato in onda questa mattina a Roma. Il vicesegretario del Carroccio, Andrea Crippa, ha espressamente riconfermato Solinas come candidato governatore, spiegando che la Lega vuole mantenere la stessa linea anche con i governatori uscenti delle altre Regioni dove si andrà al voto, Piemonte, Abruzzo e Basilicata. 

Situazione di stand-by che crea malessere all’interno della coalizione. Bisognerà capire se il tavolo nazionale riuscirà a sovrastare quello regionale anche se sembra improbabile, proprio perché sembrerebbe confermare quanto deliberato a Palazzo Tirso a Cagliari. La posta in gioco è alta per tutti e in questo momento FdI sembra avere più potere decisionale sia a livello nazionale che sardo. 

“Se Lega e Psd’Az volessero tagliare i ponti, potrebbero benissimo farlo”

Antonella Zedda, coordinatrice regionale di FdI e senatrice, si è espressa innanzitutto soddisfatta per la nomina di Truzzu, aggiungendo che Lega e Psd’Az qualora volessero uscire dalla coalizione potrebbero benissimo farlo. Il rischio ci sarebbe, con Solinas che vorrebbe prima però interfacciarsi con gli organismi del suo partito. Mors tua, vita mea.