Ultron ha sollevato grandi polemiche, sin dal suo debutto. Il modo in cui è stato reclamizzato, facendolo apparire come un prodotto di marketing in grado di generare reddito passivo, ha subito allertato i criptofans più avveduti, che non hanno esitato ad accusare il progetto di essere un semplice schema piramidale. Anzi, per essere precisi hanno indicato Ultron alla stregua di un vero e proprio schema Ponzi, con tutto ciò che ne consegue. Proviamo quindi a capire se siamo di fronte ad una truffa vera e propria o se, al contrario, ci sia un fraintendimento sui reali scopi dell’operazione.
Ultron: di cosa si tratta
Basta navigare al sito di Ultron per trovare la seguente definizione: “Ultron è la prima blockchain al mondo di livello 1 che possiede Dapp native. Ultron Blockchain possiede la COIN di governance, listata su Coinmarketcap, al contrario di moltissimi altri progetti che sviluppano un token su una blockchain esistente il cui valore è determinato semplicemente dagli scambi di mercato.”
Viene anche indicato con chiarezza quello che è l’obbiettivo del progetto, ovvero raggiungere decine di milioni di persone attraverso il programma di affiliazione con Mavie da un lato, e con lo sviluppo di Dapp, ovvero applicativi decentralizzati dedicati alle aziende.
E, ancora, Ultron fa rotta sul Metaverso, con un ecosistema interamente dedicato al football a livello mondiale, che è stato sviluppato in collaborazione con Devla. Al suo interno gli utenti potranno trasformarsi in un giocatore e disputare tornei con premi in denaro reale in palio.
Dal punto di vista tecnico, invece, la blockchain si propone una gestione veloce e conveniente delle transazioni. Per farlo è stato adottato il meccanismo di consenso Proof-of-Stake, in grado di garantire maggiori risultati in termini di velocità e convenienza, anche se minore centralizzazione, rispetto al Proof-of-Work su cui si regge Bitcoin.
Al PoS si vanno poi ad unire la tecnologia Lachensis Consensus Algorithm (LCA) e il Directed Acyclic Graph (DAG), algoritmi che stanno acquisendo sempre maggiore notorietà per il loro impiego nell’mbito di progetti come IOTA, Fantom e Nano. Inoltre, supportando la Ethereum Virtual Machine (EVM), è compatibile con il wallet Metamask.
Da rimarcare poi la presenza di un DEX al cui interno gli utenti possono scambiare token in modalità peer-to-peer (P2P) e utilizzare un bridge in grado di stabilire relazioni con altre blockchain. Senza contare la presenza di altri strumenti tipici della DeFi come lo staking e le liquidity pool.
Ultron e il multi level marketing di Mavie
Sin qui abbiamo visto le caratteristiche tecnologiche di Ultron. Il problema che ha messo in allarme la criptosfera sorge in seguito ed è rappresentato dal legame con Mavie Global. Si tratta di un’azienda che è stata creata nel 2022, ad appena un mese di distanza da Ultron. La sua creazione corrisponde ad un semplice intento: sponsorizzare il progetto, ma con una schema di multi level marketing.
Per capire meglio, occorre sottolineare che questa modalità commerciale, comunemente associata al classico schema Ponzi, è vietata nel nostro Paese sin dal 2005. Basterebbe questo per iniziare a nutrire qualche serio dubbio su Ultron e da qui ad una lunga sequela di articoli e post sui media tesi a mettere in guardia sull’azienda, il passo è stato realmente breve. Del resto, dopo la vicenda di OneCoin è sempre meglio muoversi coi piedi di piombo.
Ultron: le prospettive
Ultron è al momento al 2720° posto nella classifica di settore. Non ha quindi avuto grande successo, almeno sino ad oggi. Si tratta però di un progetto nella fase iniziale del suo percorso e che potrebbe quindi crescere nel futuro, anche in considerazione del fatto di muoversi in ottica DeFi.
Il problema è proprio quello di capire se Ultron possa avere un futuro. Il modo in cui viene presentato concorre non poco a seminare dubbi, rafforzando le accuse che da più parti sono state mosse nei suoi confronti, ovvero l’essere una semplice truffa. Non resta che attendere i prossimi mesi per capirne qualcosa in più.