Per la Lazio, per chi ne è tifoso, per chi ama questi colori, Giancarlo Oddi rappresenta un’icona. Un calciatore che ha segnato la storia del club capitolino e che è diventato, insieme al resto della banda Maestrelli, uno degli eroi del 1974. 12 maggio, per l’esattezza, la Lazio vince il suo primo scudetto. Difensore affidabile, un professionista vero, cresciuto calcisticamente con l’aquila sul petto, sin dalle giovanili. Per parlare del momento della Lazio, della prossima sfida di Udine e del derby, Oddi, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Lazio, l’Udinese e il derby, Oddi a Tag24

Archiviato il turno infrasettimanale di Coppa Italia, si torna immediatamente a pensare al campionato. La Lazio è pronta per partire, destinazione Udine, anche se a Roma già non si parla d’altro che del derby di mercoledì prossimo. La squadra di Sarri dovrà, prima di tutto, mantenere alta la concentrazione sulla sfida di Serie A. Ai biancocelesti serve continuità di risultati per rilanciarsi verso la corsa Champions, ma si sa, nella Capitale non esiste gara più importante della stracittadina. Appuntamento per il 10 gennaio, ore 18.00 allo stadio Olimpico, Lazio e Roma saranno nuovamente una di fronte all’altra, ma alle semifinali c’è posto per una soltanto. Gara secca, da dentro o fuori. Per parlare del momento della Lazio, della sfida di Udine e del derby, Oddi, ex calciatore e uomo simbolo per il popolo laziale, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Prima il campionato e poi il derby di Coppa Italia. Considerando che sarà a gara secca, ti aspetti un match diverso rispetto a quanto visto in campionato?

“Nel derby bisogna essere sempre al 100%, ma quando si tratta di una partita da dentro fuori, ancora di più. Penso che sarà una bella gara, ma come al solito è impossibile da pronosticare. Sono sicuro che la Lazio ci arriverà bene, ma resta una partita aperta a qualunque tipo di risultato”.

Prima del derby però c’è il campionato e la Lazio dovrà giocare contro l’Udinese. Il rischio principale è che la squadra possa già pensare alla sfida di mercoledì?

“Se la Lazio affrontasse l’Udinese senza la giusta concentrazione, commetterebbe un errore. So che il derby è la partita più importante per tutti, ma prima di tutto si deve pensare al campionato. I bianconeri non hanno vinto tantissimo, ma non hanno neanche perso troppo. È una squadra tosta da affrontare e la Lazio dovrà pensare una partita per volta. Il rischio è quello di caricare troppo il derby. È già capitato altre volte di caricarlo in maniera eccessiva, e si rischia di arrivare già stanchi all’appuntamento. Io credo, per esperienza vissuta, che è bene concentrarsi sulla sfida di domenica, e poi da lunedì si penserà ai giallorossi. Detto questo, penso che sarà un bel derby, perché sono due squadre che sulla carta si equivalgono. Mi aspetto una stracittadina molto dura e chiaramente mi auguro che la Lazio la possa spuntarla e passare il turno”.

Immobile Luis Alberto stanno recuperando; Felipe Anderson è sotto tono; Castellanos e Isaksen hanno fatto bene contro il Frosinone. Pensi che Sarri possa replicare con l’Udinese è la stessa formazione vista contro i gialloblù, per poi schierare i senatori con la Roma?

“Questa è una buona lettura. Al di là del fatto che in 20 minuti contro l’Empoli, si sono fatti male sia Immobile che Luis Alberto, le loro assenze hanno consentito ai nuovi di mettersi in mostra. Ora ci sono due partite importanti in tre giorni, e mister Sarri farà le sue valutazioni. Nella testa dei tifosi il derby è la partita più importante di tutto il campionato, ma adesso dobbiamo pensare alla Serie A. Se questi ragazzi stanno bene, è giusto metterli in campo dal primo minuto. Poi se Immobile e Luis Alberto dovessero stare al 100%, me li aspetto in campo con la Roma. Anche perché, avendo riposato per qualche settimana, potrebbero correre ancora di più”.

Scontato dire che il rischio più serio dei giallorossi è rappresentato dalla coppia Lukaku-Dybala?

“Beh certo. Sono due giocatori che si completano e la buttano dentro con facilità. Lukaku è un attaccante vecchio stampo, da area di rigore e fisicamente molto forte. Uno che tiene sempre in allerta tutta la difesa. Poi c’è la tecnica di Dybala, che è indiscutibile. Un calciatore bravissimo. Loro rappresentano il punto di forza della Roma”.

Sarri da una parte, Mourinho dall’altra. Due allenatori molto diversi, per metodo di gioco e strategia comunicativa. Cosa pensi dei due tecnici?

“Sono due personaggi completamente diversi, anche dal punto di vista caratteriale. Mourinho entusiasma i suoi tifosi, ha vinto tantissimo e questo è il suo biglietto da visita, e poi utilizza una strategia comunicativa grazie alla quale è riuscito a portare tutto il pubblico dalla sua parte. In campo però non può andare di certo Mourinho, ma ci vanno i giocatori. Nei confronti di Sarri invece ho grande fiducia. Spero solo che la Lazio stia bene fisicamente per potersela giocare alla grande”. 

Il calciomercato

Si è aperto il mercato, da parte della Lazio ti aspetti qualcosa?

“La Lazio potrebbe anche fare qualcosa, ma molto dipende dalla strategia della società e soprattutto dalle richieste del mister. Resto convinto che in estate, come ho già detto più volte, sia stato fatto un ottimo mercato. Adesso si potrebbe pensare di puntellare la difesa anche se Romagnoli è in ripresa. C’è stato un momento di grande emergenza, in cui entrambi i titolari erano fuori. Ora c’è da capire cosa vuole Sarri. I giocatori la Lazio li ha, ma se non hanno reso per quello che si sperava al momento dell’acquisto, lo può dire solo l’allenatore”.