Cos’è l’Isis Khorasan? Si tratta di una branca dell’Isis che ha rivendicato l’attacco terroristico compiuto in Iran Mercoledì 3 Gennaio 2024 e che ha provocato la morte di 80 persone.

L’attentato ha preso di mira la città di Kerman nel giorno del quarto anniversario dall’uccisione del generale Soleimani avvenuto nel 2020 su ordine dell’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump. 

La maggior parte delle vittime dell’attacco terroristico erano civili in pellegrinaggio alla tomba del generale.

L’Isis Khorasan ha rivendicato la paternità dell’attentato, rendendo anche noto il nome dei due terroristi morti suicidi nell’operazione: Omar al-Mowahid e Sayefulla al-Mujahid. 

Il braccio armato ha esaltato il loro gesto definendoli “due martiri”.

L’Isis Khorasan ha come principale obiettivo quello di destabilizzare l’area centro-meridionale dell’Asia ed in particolar modo in Afghanistan.

Cerchiamo allora di capire quando questa fazione terroristica sia nata e perché sia ritenuta un nemico sia dell’Iran che dei Talebani. 

Cos’è l’Isis Khorasan: origine del nome 

L’Isis Khorasan è un ramo regionale del gruppo armato Stato Islamico dell’Iraq e del Levante. È conosciuto anche con la sigla ISKP proprio per indicare che la flangia guerrigliera è radicata nella regione storico – geografica del Grande Khorasan.

Questa zona è situata nella parte settentrionale dell’Iran, oltre ad includere aree che oggi fanno parte dell’Afghanistan, del Tagikistan, del Turkmenistan e dell’Uzbekistan. 

Fino alla sua soppressione, avvenuta nel 2004 il Khorasan costituiva una provincia dell’Iran. Oggi è stata ufficialmente sostituita da altre tre macroaree.

Il gruppo armato dell’Isis Khorasan è dunque attivo in questa zona di delicati confini e ha l’obiettivo di destabilizzare i governi dell’Asia centrale. Sono infatti particolarmente operativi in Afghanistan e Tagikistan ma si contano numerose adesioni anche in Pakistan. 

Essendo una sezione dell’Isis, l’ISKP ha gli stessi principi di ideologia islamica fondamentalista. Lo scopo è infatti quello di riunire gli stati dell’Asia centrale in un unico califfato islamico.

Formazione

Nel 2014 alcuni esponenti dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante si sono recati in Pakistan per discutere i rapporti con il gruppo terroristico del Tehrik-i-Taliban che operava al confine del territorio con l’Afghanistan. La successiva propaganda militare in questa regione ha portato alcuni dei membri del Tehrik-i-Taliban a separarsi e fondare una fazione alternativa. 

Nel Gennaio del 2015 venne così comunicata la formazione dell’ISKP, con a capo Hafiz Saeed Khan, ex militante del Tehrik-i-Taliban.

Il gruppo terroristico negli anni ha accresciuto la propria forza grazie anche ad una copiosa azione di reclutamento. Ad appoggiare il movimento armato non erano solo abitanti di villaggi di estrazione umile ma anche docenti e studiosi dell’Università di Kabul.

Storia e attacchi terroristici

Fin dalla sua istituzione l’Isis Khorasan ha effettuato diverse azioni terroristiche di alto profilo all’interno di Afghanistan e Pakistan. Il modus operandi segue sempre l’ideologia islamica fondamentalista con gli attentatori che perdono anch’essi la vita nell’azione suicida.

Nella stragrande maggioranza dei casi gli attacchi hanno colpito la popolazione civile. 

Uno degli attentati di maggior rilievo è quello portato a termine nell’Agosto del 2021 a Kabul. L’azione provocò l’assassinio di 13 soldati statunitensi oltre a 169 civili afghani.

Nel Luglio del 2018 il gruppo ha rivendicato la doppia azione terroristica durante le manifestazioni elettorali in Pakistan che portò all’uccisione di 131 persone. Nello stesso mese del 2016 un attentato a Kabul provocò il decesso di 97 manifestanti Hazara.

Nonostante gran parte delle azioni terroristiche siano avvenute nel territorio orientale dell’Afghanistan e in quello occidentale del Pakistan, l’Isis Khorasan ha rivendicato azioni militari con il lancio di razzi contro la parte Nord dell’Afghanistan, del Tagikistan e Uzbekistan.

Attualmente è poi impegnato nel conflitto con il governo talebano. Dopo il ritiro delle truppe statunitensi, l’ISKP ha infatti iniziato un’accesa disputa contro i talebani, fino a quel momento alleati per combattere gli USA. 

Questo conflitto ha infatti l’obiettivo di screditare e soverchiare il regime talebano in modo da istituire  il califfato islamico.