Il triangolo sì, Antonio Conte lo considera e attende di capire chi tra Milan, Napoli e Roma possa avere la meglio. Il tecnico leccese ha una voglia matta di tornare in panchina, gli manca quell’adrenalina quotidiana, il lavoro a mille e la cura dei dettagli. Un anno sabbatico per dedicarsi agli affetti, ora basta così. Conte vuole tornare, e con ogni probabilità lo si vedrà allenare una squadra la prossima stagione.

Il desiderio è sempre lo stesso, la Serie A. Il legame con l’Italia è fortissimo, non può farne a meno, è casa. E di squadre interessate ce ne sono eccome, anche se il ragionamento deve essere approfondito.

Per Conte è sfida tra Milan, Napoli e Roma

Bisogna partire da una base di partenza ben solida, che è la voglia di Conte di tornare in Italia. E questo va bene. Poi bisogna andare a prendere quelle squadre che possono avere la possibilità di ingaggiarlo, ed ecco che il discorso si fa più arzigogolato. Le realtà in questione sono tre: Milan, Napoli e Roma in caso di mancato rinnovo di Mourinho. Con la Juventus che invece sarebbe pronta a continuare con Allegri in caso i bianconeri conquistassero la Champions e magari anche lo scudetto.

L’analisi però va fatta sotto due punti di vista, tecnico ed economico. Due cose non da poco, dato che chi punta su Conte lo fa sapendo di voler attingere nel piatto della vittoria praticamente subito. Partendo dal Milan, ad oggi sembrerebbe la scelta che più piace al mister leccese. Non solo, a spingere per l’arrivo di Conte sarebbe proprio Zlatan Ibrahimovic, che da dirigente vorrebbe lasciare subito il segno con questa mossa a cinque stelle.

Sta di fatto che al netto dei desideri di Conte ed Ibra, ad oggi la situazione non è semplice. Prima di tutto per l’ingaggio del tecnico, che al Tottenham guadagnava 15 milioni di sterline all’anno (17 milioni di euro), anche se da questo punto di vista ci si potrebbe incontrare a metà con uno stipendio tra i 6 e i 9 milioni.

L’altra questione è relativa al progetto tecnico. Conte ha sempre lavorato con grandi nomi, pretendendo il massimo sforzo in sede di mercato, ovvero grande spesa per nomi altisonanti. Questo sarebbe un bel problema, dato che questo ragionamento andrebbe a cozzare con la politica rossonera che punta sulla linea verde e su investimenti importanti ma dai costi non eccessivi. Tradotto, bisogna capire se questo ragionamento possa andare bene al Conte pensiero, altrimenti sarebbe un ostacolo non da poco.

Il Napoli non molla

Dall’altra parte c’è il Napoli, con De Laurentiis che continua a corteggiare il tecnico. Perchè non ha mai mollato la presa, lo dimostra il contratto di sette mesi fatto firmare a Mazzarri. Al netto di exploit clamorosi, l’obiettivo di DeLa è quello di raggiungere la Champions con il tecnico livornese per poi fare all in con Conte così da aprire un nuovo ciclo.

Ad oggi l’ex Juve non è ancora convintissimo di questa possibile scelta: in principio disse no perchè non voleva entrare a campionato in corso, ma è il progetto partenopeo a non convincerlo appieno, non tutti i giocatori sono funzionali al suo modo di giocare, vede nel Milan più possibilità di lavorare a modo suo.

E la Roma?

Infine la Roma. Una piazza che a Conte non dispiace come ribadito mesi fa, in casa giallorossa vede quella passione che a lui è sempre piaciuta. Il suo carattere gli permetterebbe di entrare subito nelle grazie del popolo romanista, che amano questo genere di profili carismatici, basti vedere ciò che ha fatto Josè Mourinho a colpi di sold out.

Proprio il portoghese è l’ago della bilancia. Per un semplice motivo: se Mou rinnova, strette di mano sincere e ognuno per la sua strada. Se invece i Friedkin dovessero dare il ben servito allo Special One arrivando a scadenza naturale, allora il discorso cambierebbe.

Nessun problema dal punto di vista contrattuale, Conte andrebbe ad ottenere anche a Roma una cifra importante. Il problema sono i paletti per il mercato, il mister non avrebbe modo di poter costruire la squadra a sua immagine e somiglianza visto che, ora come ora, la Roma è praticamente bloccata nello spendere cifre enormi.

Ecco perchè, in un’eventuale corsa a tre, il club capitolino partirebbe indietro a Milan e Napoli. Ma i cavalli si vedono all’arrivo.