L’Assegno di Inclusione (ADI) rappresenta un sostegno finanziario finalizzato a contrastare la povertà e favorire l’inclusione sociale e lavorativa. La richiesta per questa misura è stata resa disponibile dall’INPS dal 18 dicembre 2023, e le erogazioni hanno avuto inizio il 1° gennaio 2024.
Questo beneficio è destinato alle famiglie che includono almeno uno dei seguenti elementi:
- Una persona con disabilità, secondo la definizione stabilita nel regolamento del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 5 dicembre 2013, n. 159.
- Un minore.
- Un individuo con almeno 60 anni di età.
- Una persona in condizione svantaggiata e inclusa in programmi di assistenza sanitaria e sociale territoriali certificati dalle autorità pubbliche. Le categorie di soggetti da considerare in condizioni di svantaggio sono state individuate con il Decreto Ministeriale n. 154 del 2023, come stabilito nell’articolo 3, comma 5.
Assegno di inclusione per gli over 60 single
Spesso si fa riferimento all’Assegno di Inclusione per coloro oltre i 60 anni. Quando è concesso? Generalmente, l’assegno è destinato ai nuclei familiari che includono almeno un individuo di età superiore ai 60 anni.
Ma è importante sottolineare che l’Assegno di Inclusione è previsto anche per i single oltre i 60 anni, ossia per coloro che hanno superato tale età e vivono da soli. In questo scenario, considerando che la scala di equivalenza è fissata a 1, l’importo previsto ammonta a 500 euro al mese.
Per le persone sole al di sotto dei 60 anni, non è possibile ottenere l’Assegno di Inclusione, ma possono invece beneficiare del Supporto per la Formazione e il Lavoro. Dai 67 anni in poi, invece, si ha diritto all’assegno di inclusione per gli individui oltre i 67 anni.