Sarà più difficile andare in pensione a 63 anni nel 2024, poiché il requisito anagrafico per l’accesso all’anticipo pensionistico APE sociale è stato innalzato a 63 anni e 5 mesi, rispetto al precedente requisito di 63 anni. Succede, non è certo la prima volta, che il governo italiano cambia le condizioni di accesso alla pensione.

Nei primi giorni del 2024, le prospettive previdenziali non sono molto confortevoli. Per qualcuno, il futuro previdenziale è nero, che più nero non poteva essere, specialmente se ha maturato i requisiti per il diritto al trattamento, a poche ore dall’innalzo degli stessi. Analizziamo insieme le ultime novità sulla pensione a 63 anni introdotte per il 2024.

Pensione a 63 anni e 5 mesi

 Gli italiani ritardano sempre di più il momento del pensionamento; penalizzazioni e l’aumento dei requisiti emergono puntualmente a ogni rinnovo del sistema previdenziale. Alla fine, sembra che la responsabilità ricada interamente su “Freud”, che, a ben vedere, non ha colpe se non quella di essere citato in ogni circostanza.

 Concludendo questa breve parentesi, le preoccupazioni dei lavoratori riguardo alla possibilità di accedere alla pensione a 63 anni e 5 mesi sono reali, e sulle loro spalle si accentua il peso dell’equilibrio dei conti pubblici.

Pertanto, non resta che verificare complessivamente quali sono i requisiti e le condizioni previste per l’accesso all’anticipo pensionistico Ape sociale nel 2024.

Requisiti e quando fare domanda

A chi spetta l’Ape sociale 2024?

 L’Anticipo pensionistico Ape sociale è stato introdotto dall’articolo 1, commi da 179 a 186, della legge di bilancio 2017 e successive modifiche.

La pensione a 63 anni e 5 mesi è a carico dello Stato, mentre viene erogata dall’INPS, in favore delle categorie di persone meritevoli di tutele; pertanto, che si trovano in determinate condizioni previste dalla legge e sono prive di altri trattamenti previdenziali diretti sia in Italia che all’estero.

È importante notare che l’APE Sociale spetta fino al perfezionamento dei requisiti necessari per l’accesso alla pensione di vecchiaia o altro trattamento ordinario.

Come funziona la pensione a 63 anni e 5 mesi nel 2024?

Possono richiedere l’indennità APE Sociale i lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata, a condizione che rientrino in una delle seguenti categorie:

  • si trovano in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale, a patto che, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi hanno concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione (NASPI o altra indennità integrativa al reddito) e hanno maturato un accumulo contributivo di almeno 30 anni;
  • assistono, da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità (ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104), ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, a condizione che risulti maturata un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • sono in possesso di un’invalidità civile riconosciuta dalla commissione medica ASL – INPS che accerti la capacità lavorativa, superiore o uguale al 74%, a patto che risulti un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • sono lavoratori “gravosi” con un accumulo contributivo di almeno 36 anni e che abbiano svolto da almeno sette anni negli ultimi dieci ovvero almeno sei anni negli ultimi sette una o più mansioni gravose previste dall’allegato 3 della legge 234/2021.

Per le lavoratrici madri, il requisito contributivo viene ridotto di 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di due anni.

Quanto si prende di pensione con l’Ape sociale?

 Per l’uscita anticipata a 63 anni e 5 mesi, con un’iscrizione ad un’unica gestione, l’importo dell’indennità non supera 1.500 euro, non spetta la rivalutazione, né l’integrazione al minimo.

Con una contribuzione versata o accreditata in più gestioni, il calcolo dell’indennità viene effettuato pro quota per ciascuna gestione.

Nel periodo di fruizione del trattamento non spetta la contribuzione figurativa. Infine, l’indennità Ape sociale non è reversibile; pertanto, cessa in caso di decesso del titolare.

Quando presentare la domanda per l’accesso alla pensione a 63 anni e 5 mesi?

Le persone che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2024 e che soddisfino le condizioni previste dalla norma possono presentare la domanda preliminare per il riconoscimento del diritto al trattamento.

È importante notare che la domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso all’Ape sociale può essere presentata nelle seguenti date:

  • 31 marzo 2024;
  • 15 luglio 2024;
  • non oltre il 30 novembre 2024.