Via ai saldi invernali 2024: ecco i buoni consigli di Altroconsumo per evitare brutte sorprese. Facciamo chiarezza

Oggi iniziano i saldi in tutte le regioni italiane eccetto in Valle d’Aosta dove sono già iniziati il 3 gennaio. Quattro italiani su 10 hanno deciso di acquistare i capi invernali in saldo, ma per evitare brutte sorprese è bene seguire i consigli di Altroconsumo.

Ecco cosa devono sapere i consumatori italiani prima di acquistare i capi in saldo.

Saldi invernali 2024: i buoni consigli di Altroconsumo

Oggi 5 gennaio iniziano i saldi invernali in tutte le regioni italiane, eccetto in Valle d’Aosta dove sono iniziati da qualche giorno. Secondo i dati di Confcommercio il giro di affari stimato dovrebbe essere di quasi 5 miliardi di euro. Nonostante l’inflazione italiana, la propensione al consumo è piuttosto stabile.

Un sondaggio di Ipsos per Confesercenti ha messo in evidenza che 4 italiani su 10 hanno pianificato di acquistare i capi in saldo, sostenendo una spesa media di quasi 270 euro a persona.

Più della metà dei consumatori italiani acquisterà i capi ed i prodotti solo nel caso in cui il saldo sia davvero convincente. Per evitare brutte sorprese è bene conoscere i propri diritti da consumatore.

Prima dell’inizio ufficiale dei saldi era necessario visitare i negozi per capire cosa acquistare ed essere sicuri che il prezzo venga effettivamente scontato. Prima di acquistare un capo in saldo è bene provarlo: il rischio è quello di non vedersi cambiata la merce in saldo.

Ogni negoziante può discrezionalmente decidere se cambiare o meno i prodotti. Prima dell’acquisto dei capi in saldo, è bene chiedere al negoziante entro quanto tempo è possibile cambiare la merce.

Saldi invernali 2024: garanzia e prezzi

I prodotti in saldo beneficano della garanzia di due anni dall’acquisto: l’esercente ha l’obbligo di procedere con la sostituzione o la riparazione in un determinato lasso di tempo. Nel caso in cui non sia possibile, il consumatore ha la possibilità di ottenere la restituzione o la riduzione del prezzo pagato.

La garanzia ha una durata pari a 2 anni dal momento dell’acquisto del bene: il consumatore è tenuto a conservare lo scontrino fiscale per poterlo esibire all’esercente commerciale. Nel caso in cui lo scontrino sia stato smarrito è possibile dimostrare la data dell’acquisto esibendo l’estratto conto o la ricevuta della carta di credito o di debito.

Per quanto concerne il prezzo, è bene confrontare il cartellino del prezzo vecchio con quello scontato: i negozianti sono tenuti a mostrare il doppio prezzo, quello scontato e quello praticato nei trenta giorni precedenti.

La merce scontata deve essere esposta separatamente da quella non scontata. Se il prezzo praticato alla cassa è differente da quello indicato, è necessario farlo presente al negoziante oppure è possibile denunciare il fatto alla polizia postale.